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Unti e Bisunti 2: cartoline da Chef Rubio

di Francesca Martinengo • Pubblicato 27 Marzo 2014 Aggiornato 15 Gennaio 2015 12:36

Le riprese della seconda stagione di Unti e Bisunti: un’occasione per scoprire la migliore cucina etnica marocchina sotto la Mole. Con i consigli dello chef più alternativo e tatuato della tv.

Torino non è solo la città sabauda tutta gianduiotti-grissini-caffè storici. Non è solo la porta dell’enogastronomia piemontese delle Langhe tartufo-barolo-ravioli. Torino è anche una delle città più multietniche d’Italia e ha una pancia in cui batte il cuore dell’Africa. Lo sa bene Chef Rubio, qui per le riprese della nuova stagione di Unti e Bisunti, che dopo il successo della prima torna dal 21 aprile in onda su DMAX (canale 52 del digitale terrestre) con una seconda serie di dodici puntate, sempre dedicate al cibo di strada. Lo street food di Rubio riporta alla luce sapori tradizionali e svela l’anima più vera del territorio in cui il cibo di strada nasce.

Rubio sul set a Torino
Rubio sul set a Torino

In questa nuova serie ben tre puntate saranno dedicate al cibo etnico, e Gabriele Rubini aka Chef Rubio non poteva lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione di raccontarci la cucina marocchina proprio qui a Torino, dove vive la comunità più numerosa e importante d’Italia, partendo dal mercato di Porta Palazzo (il più grande d’Europa) e da Piazza della Repubblica. “La cucina marocchina – racconta Rubio – è la più antica del Nordafrica, così come la cucina cinese lo è per l’Asia: perché allora perdere l’occasione di raccontare una delle più antiche cucine codificate presenti nel nostro Paese? Fra l’altro in una città dove è difficile trovare del vero street food: ho puntato allora sull’etnico, focalizzandomi sui piatti marocchini che trovo andrebbero comunicati e valorizzati maggiormente”.

Cosa ci consigli di assaggiare?
“Rimanendo all’interno del mercato, sicuramente le Msmen, una specie di crêpes sfogliate, poi punterei alle Kofta (polpette di alici o di manzo con cipolla, menta fresca e salsa di yogurt) e  la Harira (zuppa di ceci, pasta e lenticchie) . Finirei con un dolce: Sfenji, delle ciambelle da mangiare con zucchero e miele”.

La seconda serie sarà dedicata al cibo da strada del Nord. Quali differenze hai notato con il Sud?
“Dal punto di vista geografico quello che cambia sono solo le modalità e i luoghi di consumo: nel Nord Italia lo street food c’è ed esistono i cibi più popolari e legati al territorio. Semplicemente bisogna fare i conti con le temperature diverse:  si mangia soprattutto negli interni, come nei rifugi di montagna, o qui a Torino nelle piole, le trattorie d’antan torinesi ”.

A Torino, le telecamere di Unti e Bisunti 2 hanno filmato non solo le atmosfere speziate tra i banchi del mercato di Porta Palazzo, ma hanno anche fatto visita  al ristorante Le Grand Maghreb di Piazza della Repubblica e al forno Stella 25. Chissà se tra questi c’è il prescelto della prima e segretissima sfida etnica ai fornelli di Chef Rubio…