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Milano: dove mangiare vicino alla Stazione Centrale

di Mas Silleni • Pubblicato 30 Ottobre 2014 Aggiornato 3 Maggio 2017 14:49

La stazione Centrale di Milano è uno dei nodi principali del trasporto italiano: ecco alcuni ottimi indirizzi per mangiare nei dintorni della ferrovia.

Pendolari e manager, studenti e top-model, in arrivo da Malpensa o in partenza per Venezia, Firenze, la Svizzera o la Germania: a chi non è capitato di passare, anche solo per una coincidenza, dalla Stazione centrale di Milano? la stazione centrale è uno dei nodi principali del trasporto italiano e non mancano luoghi in cui mangiare nelle vicinanze E dopo un lungo viaggio, ora che è tramontato il fascino del vagone ristorante, appena si poggia il piede sulla banchina si comincia ad avvertire un certo languorino. All’interno della stazione, inaugurata nel 1931 e recentemente ristrutturata, si possono trovare senza problemi panini e focacce, gelati, e persino bistecche e presìdi Slow Food. Ma per dare un assaggio anche alla città vale la pena di uscire dalla monumentale stazione, di fare due passi e di scoprire qualcosa di buono. Ecco qualche indirizzo da non perdere: tutti a non più di un chilometro dalla stazione di Piazza Duca d’Aosta.

Colazione

pavè

Una dolce pausa è sempre indicata: soprattutto per chi è in partenza o in arrivo di primo mattino o a metà pomeriggio. Percorrendo fino in fondo via Napo Torriani, si arriva a via San Gregorio: qui, al numero 1, si trova una delle pasticcerie tradizionali più rinomate della città. La Pasticceria San Gregorio è apprezzata soprattutto per il panettone, disponibile tutto l’anno; ma provate anche le brioche appena sfornate o i tortini generosamente ripieni di crema al cioccolato.

Per chi ama gli ambienti informali, qualche passo in più e si arriva da Pavè (via Felice Casati, 27): con i mobili in legno, le sedie scompagnate e il laboratorio a vista appena dietro al bancone vi sentirete subito a vostro agio. Anche qui si sono fatti una certa fama, in appena 2 anni di attività, e il panettone classico e quello al cioccolato hanno già molti estimatori; ma che vi sediate su una sedia rossa o sulle poltrone in vetrina, non rinunciate a un piccolo plumcake, ai biscotti della casa o al pan meino di farina di mais.

Pausa pranzo veloce

piada

Da Pavè si servono anche panini e qualche piatto freddo e caldo, ma se volete uno spuntino salato, il consiglio è di spostarvi dall’altro lato di via Vittor Pisani, fino a scoprire C’era una volta una piada, in piazza San Gioachimo. Preparatevi a una vera esperienza multiculturale: ordinerete a personale con costumi romagnoli una piada preparata con farina e acqua di Riccione, ma potrete farcirla con ingredienti internazionali come salmone, roastbeef, speck, Nutella e scaglie di cocco. Ovviamente non mancano i classici squacquerone, rucola e prosciutto crudo: si garantisce in ogni caso una piada cotta al momento, croccante e riccamente farcita.

Se il locale è pieno, potete decidere di ordinare da asporto e di accomodarvi nei giardinetti antistanti, nel nuovo complesso di grattacieli e villette delle Varesine; oppure, potete andare da Mama Burger (via Vittor Pisani, 14) per un enorme panino con polpetta di manzo di qualità, formaggio Cheddar, cipolle e cetrioli, e patatine fritte in abbondanza.

Ristoranti

Joia, Milano

Per chi preferisce mangiare con tranquillità, lasciando al cameriere il compito di servire al tavolo, nelle vicinanze della Stazione Centrale le trattorie non mancano: in piazza Carbonari, Casa Fontana 23 Risotti serve il piatto più milanese di tutti, in 23 varietà diverse e a variazione stagionale. Invece nel vecchio dopolavoro dei ferrovieri, in via San Gregorio 46, si gustano prodotti dop preparati secondo ricette regionali: è l’Osteria del Treno, che da 25 anni offre la qualità della tradizione, a prezzi contenuti a pranzo e con proposte più elaborate a cena.

Se volete viziarvi anche a pranzo, il ristorante stellato Joia vi aspetta in via Panfilo Castaldi al 18. I piatti sono rigorosamente vegetariani, quando non vegani o senza glutine: ma lo chef Pietro Leemann sa trasformare in un percorso suggestivo e sensoriale anche i più freddi vegetali. Più tradizionale è l’offerta di Acanto, il ristorante dell’hotel Principe di Savoia: pasta di Gragnano, filetto di manzo in crosta di nocciole e tarte tatin, per una cena ricercata prima o dopo un treno ad alta velocità.

Pizza

Spontini

Forse invece preferite la pizza, più concreta e forse adatta ai frequentatori delle stazioni: basta spostarsi verso corso Buenos Aires per trovare la sede originale della pizza al taglio alla milanese di Spontini. In via Spontini 4 si serve solo pizza, in tranci normali o abbondanti, con pomodoro e mozzarella: l’ideale sia per il pranzo sia per una cena veloce. Chi ama indugiare di più di fronte ai fritti e a un alto cornicione napoletano apprezzerà invece Frijenno Magnanno (via Benedetto Marcello, 93): ambiente e accoglienza partenopei, con una curiosità appetitosa come la pizza ai frutti di mare.

Cucina etnica

Lon Fon, Milano

Anche chi ama la cucina asiatica troverà a pochi passi diverse alternative. Da Lon Fon, in via Lazzaretto 10, si prepara cucina cantonese di prima qualità: i ravioli si chiudono a mano di fronte agli occhi dei clienti. Ta Hua, in via Fara 15, propone invece i più cosmopoliti piatti di Hong Kong: dim sum al vapore di carne, crostacei, pesce e verdure, spaghetti saltati e zongzi di riso ripieno avvolti nelle foglie di bambù; non mancano neanche i dolci, fritti all’orientale o con morbide mousse alla frutta.

Per la cucina giapponese recatevi da Miyako (via San Gregorio, 23), con una carta sempre vasta di specialità tradizionali e un ambiente elegante e tranquillo, o da Arigatò (viale Vittorio Veneto, 32), per un all you can eat di buona qualità e servito al tavolo.

Gelato

sartori

Dopo un ricco pasto non può mancare il dolce e il gelato è sempre una valida opzione. In via Adda, all’angolo con via Fara, dal 1930 si trova la gelateria Paganelli. Cremoso e rinfrescante il cono con crema agrumata, fico o cioccolato, ma sono da provare anche i sorbetti al vino, specialità della casa. Anche Sartori, in piazza Luigi di Savoia, è una gelateria di fama, ma i gusti tradizionali come il pistacchio, la nocciola e i sorbetti sono serviti in un piccolo banco vicino al sottopasso Martirolo. Non avrete difficoltà a trovarlo: la fila di clienti in attesa è la più efficace indicazione.

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