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Cos’è il Jackfruit?

di Walter Farnetti • Pubblicato 3 Ottobre 2015 Aggiornato 7 Settembre 2017 11:20

Il jackfruit è il più grande frutto esistente in natura: su Agrodolce vi spieghiamo dove trovarlo e come utilizzarlo in cucina.

Quanto a denominazioni, avrete molte libertà. Potete chiamarlo jaca, come in Portogallo, o con la sua derivazione italiana: giaca; dall’hindi katahal deriva invece il nome catala. I latinisti potranno ricorrere alla classificazione botanica: Artocarpus heterophyllus; per gli anglofoni sarà semplicemente jackfruit. L’albero appartiene alla famiglia delle Moraceae e il frutto può raggiungere dimensioni davvero sorprendenti: fino a 40 centimetri di diametro e un peso di oltre 25 chili. La buccia verdognola, a maturazione avvenuta, raggiunge una colorazione giallo scuro, mentre l’interno, composto da bulbi commestibili, è giallo-aranciato.

Diffusione

jackfruit

Pare che la pianta si sia originata nelle foreste pluviali indiane in tempi antichissimi, per diffondersi poi in tutto il sud-est asiatico,  nella fascia atlantica del Brasile, in alcuni stati africani, in parte dell’Australia. Sebbene si tratti di un frutto tropicale, ha recentemente mostrato un adattamento anche a climi subtropicali.

Gusto e proprietà nutritive

jackfruit

Il jackfruit si distingue per un aroma ricchissimo, dolce e fruttato; la sua polpa è un ottimo apportatore di fibre, mentre il sapore rimanda all’ananas, alla mela, alla banana,al mango, con sentori di vaniglia. È considerato un’eccellente fonte di vitamine A, B e C, ma anche una ricca riserva di ferro, potassio, magnesio e manganese. Per quel che riguarda le calorie, se ne contano circa 90 ogni 100 grammi.

Usi in cucina

jackfruit fritto

Il frutto può essere gustato fresco, a maturazione avvenuta. I semi crudi risultano indigesti, ma possono essere mangiati dopo averli bolliti oppure arrostiti. Thailandia e Vietnam sono tra i massimi produttori di jackfruit e lo conservano generalmente in fette sottili sotto sciroppo. In Indonesia si preparano due versioni molto sfiziose: jackfruit tagliato in piccole porzioni e fritto, oppure tritato e unito a ghiaccio e zucchero. In Bengala si dà vità a due leccornie: quella salata vede il jackfruit arrostito e poi condito con sale, peperoncino e altre spezie a scelta, con l’estratto del frutto invece si produce una sorta di caramella gommosa molto zuccherina. In generale, può diventare la base gustosa per zuppe o curry, o rappresentare il contrappunto croccante, quando fritto o grigliato, di molti piatti.