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Il vino novello tra i sapori dell’autunno

di Manuela Laiacona 19 Ottobre 2015 11:12

Il vino novello arriva in l’autunno e va bevuto presto: da poco riscoperto in Italia è un vino fresco, dai profumo di frutti di bosco e cannella.

Quando il vino riempie il calice, è arrivato il momento di festeggiare. Gli animi gioiscono e si lasciano andare a sorsi spensierati, cedendo a una celebrazione dal sapore antico e dal retaggio campestre. Per i francesi del Beaujolais, esiste un vero e proprio culto: è la trepida attesa che ottobre ceda il passo a novembre, per potere stappare la prima bottiglia del vino appena nato. Parliamo del vino novello portato dall’autunno. il vino novello arriva in tavola e va bevuto in autunno perché non è sottoposto ai tradizionali processi di invecchiamentoIn Italia sono solo pochi anni che abbiamo imparato ad apprezzarlo, ma oggi siamo pronti ad accogliere questo vino, troppo a lungo e a torto, considerato minore. Il novello è un rosso diverso, è fragrante, molto fruttato e floreale, di un colore che abbraccia sfumature di ciliegia, fino al porpora vivace; ha bassa gradazione alcolica (11 % vol.) e si lascia bere con facilità. Può essere tranquillo o frizzante. Scandisce un periodo di transizione, quello a cavallo tra la fine del raccolto e il periodo delle castagne, quando agli angoli delle strade comincia a levarsi il fumo dolce delle caldarroste. In molte regioni d’Italia, la tradizione vuole che il vino novello si degusti a San Martino, l’11 novembre. In occasione di questa ricorrenza, il novello fa capolino sulle tavole, in occasione di pranzi e grigliate.

caldarroste e novello

Il vino novello si ottiene tramite un processo di vinificazione particolare che prevede la macerazione carbonica. Interi grappoli non diraspati di uva a bacca rossa vengono lasciati a macerare, per un periodo che può variare dai 5 ai 18 giorni circa, all’interno di un contenitore di acciaio saturato di anidride carbonica. La massa che si forma è poi pigiata e portata a completare la fermentazione. il vino novello è caratterizzato da sentori speziati come cannella e chiodi di garofano Il procedimento, messo a punto dai francesi negli anni ’30, consente di estrarre il massimo degli aromi primari, che caratterizzano la varietà dell’uva, e degli aromi secondari, più raffinati e che compongono il bouquet, come i frutti rossi (in particolare lampone, fragola e marasca), la rosa, la viola o le spezie dolci quali il chiodo di garofano e la cannella (una delle note caratteristiche di questo vino). Il novello più rinomato è proprio il Beaujolais Nouveau, prodotto nell’area che abbraccia principalmente i dipartimenti del Rodano, a nord di Lione. Ma se i cugini d’oltralpe utilizzano solo l’uva Gamay, nel nostro Paese il disciplinare prevede diversi vitigni dal Merlot al Sangiovese al Montepulciano, in tutto 70 le varietà consentite, e almeno il 40% del vino deve essere ottenuto con macerazione carbonica.

macerazione carbonica
macerazione carbonica

Va gustato entro pochi mesi, non è adatto all’invecchiamento. È un vino giovane, schietto, senza pretese in grado, però, di appagare il gusto e l’olfatto. La filosofia di beva è diversa da quella contemplata da un vino invecchiato ma non meno affascinante. Il novello va apprezzato per ciò che è, per la sua freschezza e immediatezza e piacevolezza con cui restituisce tutto il sapore del frutto. Proprio per la sua giovinezza, non è necessario decantare; va servito a una temperatura tra i 12 e i 14 C°. È un vino che mette d’accordo tutti, trasversale anche a tavola, si abbina con molte pietanze dell’autunno.

merlot
uva merlot

Sorseggiarlo con le castagne fumanti è un must, ma anche con preparazioni a base di castagne e farina di castagne. Perfetto per accompagnare salumi, focacce, zuppe di legumi, funghi, risotti, formaggi semistagionati e piccanti, carni bianche, salsiccia, carni cotte allo spiedo ma può sposarsi persino con il pesce. Chi, poi, ama il vino all’ora dell’aperitivo, nelle prossime settimane, può trovare nel novello il diletto ideale: fresco, leggero e accessibile. Perché il novello è a portata di portafogli: la spesa si aggira tra i 4 e gli 8 euro. Pazientiamo qualche giorno e attendiamo le date di immissione nel mercato. In Italia sarà possibile acquistarlo dal 30 ottobre, mentre il celebre made in Beaujolais sarà disponibile dal terzo giovedì di novembre, che quest’anno cade il 19.

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