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5 cose da non fare mai a un panettone di qualità

di Silvia Fratini • Pubblicato 14 Dicembre 2015 Aggiornato 19 Novembre 2020 10:18

Una volta comprato un buon panettone, magari dalla vostra pasticceria preferita, non fate mai nessuna di queste 5 cose, se non volete rovinarlo.

A Natale siamo tutti più buoni: nonni, bambini, zie di terzo grado. Pure il cane del vicino ha smesso di lagnarsi per una notte, il che da solo meriterebbe di essere celebrato con tutti i crismi. gli accorgimenti da mettere in pratica per non rovinare un panettone di qualità Il panettone, il dolce che ci vuole per sentirsi davvero in sintonia con le feste, ha il ruolo fondamentale di allevare docilmente la ciambella di grasso sul vostro girovita. Per farlo al meglio, i prodotti di qualità sono i più indicati: l’abbondanza di burro, uova, uvette e canditi ricorderanno alle vostre arterie che per fortuna le feste natalizie vengono solo una volta l’anno. Una volta scelto il forno che vi servirà l’agognato panettone, privo di conservanti e aromi chimici e pagato il giusto prezzo per un prodotto che richiede 3 giorni di lavoro, vi suggeriamo tutti gli accorgimenti da mettere in pratica per esaltare questa meraviglia dell’arte pasticcera italiana. Ecco 5 cose da non fare mai a un panettone di qualità.

  1. panettoneMai servirlo freddo. Il panettone è fatto in primis di burro e poi di farina, zucchero e compagnia cantante. Se lo servite freddo, appena recuperato dalla macchina o dal balcone, i profumi e la fragranza del burro, assieme alla paziente lavorazione, saranno imbrigliati in una maglia di ghiaccio. Basta qualche minuto sul termosifone per restituire la giusta cedevolezza alla vostra fetta di felicità lievitata.
  2. coltello affilatoMai tagliarlo con coltelli piatti. Il panettone è un pane lavorato a lungo, dall’architettura quasi miracolosa. A tagliarlo con una lama piatta si perde due volte: prima perché le fette, specialmente dalla seconda in poi, saranno irrimediabilmente schiacciate; la seconda perché i canditi e le uvette saranno divise come il Mar Rosso: o da una fetta o dall’altra, mai correttamente in mezzo ma piuttosto sul fondo. Peggio per voi.
  3. mini panettoneMai mangiarlo con coltello e forchetta. Nessun milanese avrebbe il cuore di mangiarsi una fetta di panettone con le posate, ma fuori dai bastioni non si sa mai. A meno che il panettone non sia stato servito con una colata di crema liquida, non provate a martoriare le fette con il coltello. I bocconi vanno staccati con le dita in formato monoporzione, assaporando il piacere di tastare l’elasticità della pasta e la fragranza dei profumi sprigionati. E giù quel mignolino da Signorina Silvani.
  4. still_life(panettone_farcito)Mai farcirlo di mascarpone o altre creme. Aver investito un quinto dello stipendio per acquistare un buon panettone dovrebbe farvi desistere da qualsiasi tentativo di rovinarvi il pasto, ma gli amanti delle creme grasse sono nascosti dietro insospettabili farine macinate a pietra. Altolà a mascarponi, panne montate, spalmate di crema al cioccolato, coperture di zucchero colorato e bagne di improbabili liquori: al massimo optate per una semplice crema inglese, ma solo se proprio la ritenete la vostra coperta di Linus.
  5. PanettoneMai conservarlo aperto. Nel malaugurato caso in cui i vostri commensali non riuscissero a finire il panettone al primo giro, adoperatevi per ottimizzarne la conservazione (e accelerarne il consumo, ovviamente). Non lasciatelo all’aria aperta, non mettetelo al fresco e non pensate al calorifero: una zona nascosta e a temperatura costante farà al caso vostro, almeno fino a quando non lo scopriranno i familiari. Lì vi rimarranno solo le briciole.