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Come conservare sottovuoto in casa in 2 metodi

di Aldo Lissignoli • Pubblicato 24 Maggio 2016 Aggiornato 30 Ottobre 2017 15:20

Conservare sottovuoto in casa senza adoperare le macchine apposite? Vi spieghiamo come fare in 2 metodi molto semplici.

La tecnica del sottovuoto è una modalità di conservazione molto conosciuta sia in ambito domestico, sia professionale. Essa permette, attraverso l’impiego di apposite attrezzature e contenitori, espellere l'aria realizzando un vuoto consente di inibire i processi degradativi correlati all'esposizione all'aria di espellere l’aria realizzando così un vuoto che in genere è attorno al 99.9%. Se abbinata ad altre modalità di conservazione (refrigerazione, surgelazione, cottura), consente di mantenere l’alimento in ottime condizioni per più tempo, preservando soprattutto le caratteristiche organolettiche e gustative che, si sa, col tempo e a causa di numerosi fattori vanno alterandosi. Naturalmente può e deve essere utilizzata anche per la conservazione di quei prodotti che teniamo comunemente in dispensa (come alimenti secchi e spezie). La tecnica del sottovuoto permette in sostanza, attraverso l’eliminazione quasi totale dell’ossigeno, di inibire i processi degradativi correlati all’esposizione delle materie prime a questo elemento tanto prezioso per la nostra sopravvivenza, quanto pericoloso per la vita delle derrate alimentari.

sottovuoto alimenti

Negli ultimi anni si è diffusa anche, prima a livello professionale e poi casalingo, la tecnica di cottura sottovuoto che permette attraverso l’abbinamento di assenza di ossigeno e basse temperature di cottura, di preservare le caratteristiche gustative e nutrizionali dei prodotti. Chiaramente anche a casa attraverso l’utilizzo di appositi apparecchi è possibile conservare sottovuoto. Cosa pensereste però se vi dicessimo che si può praticare questa modalità di conservazione anche senza macchine? Per chi non vuole spendere soldi nell’acquisto di apparecchi specifici o più semplicemente vuol fare da sé, vi sono alcuni stratagemmi che consentono di fare un sottovuoto (chiaramente non con un livello di assenza di ossigeno come con una normale macchina). Subito un’importante precisazione: se si parla di alimenti cotti, vi sono già delle tecniche conosciute per la creazione del vuoto nei vasetti, ne citiamo solo alcune: combustione alcolica, capovolgimento e bollitura. Per la materia prima cruda vi sono 2 metodi casalinghi che danno buoni risultati.

  1. sottovuoto casalingoUn metodo consiste nel porre il cibo nei sacchetti da freezer con la chiusura a clip e inserire una cannuccia che dovrà uscire per metà dal sacchetto. Poi chiudere quest’ultimo e aspirare l’aria dalla confezione avendo cura di estrarre la cannuccia lentamente dal sacchetto; infine chiudere quest’ultimo completamente e all’interno si sarà creato un vuoto.
  2. bottiglia di plasticaPer il secondo metodo tutto quello che vi serve è un sacchetto per alimenti e una bottiglia in plastica del latte. Questo sistema è efficace sulla verdura fresca ma anche su affettati, salse e prodotti secchi. Dopo aver lavato e asciugato per bene la vostra verdura, ponetela nel sacchetto. Tagliate la parte superiore della bottiglia del latte, appena sotto il tappo. Svitando quest’ultimo otterrete due componenti: una sorta di anello in plastica e il tappo vero e proprio. Fate passare la parte superiore del sacchetto attraverso il primo avendo cura di premerlo con forza fino in fondo in modo da eliminare più aria possibile; avvitate il tappo sull’anello e avrete ottenuto un sottovuoto casalingo.

Il risultato non sarà come quello di un sottovuoto fatto attraverso un’apparecchiatura apposita e la conservabilità non sarà la stessa. Tuttavia, per chi non vuole spendere soldi e desidera che i prodotti che acquista (pensiamo per esempio all’insalata che una volta comprata va lavata, asciugata e conservata) durino un tempo maggiore rispetto alle normali modalità di conservazione, queste tecniche, se fatte con precisione, possono offrire buoni risultati.