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Dieta alcalina: il menu da usare per farla correttamente

di Silvia Cutolo • Pubblicato 10 Luglio 2016 Aggiornato 28 Aprile 2020 15:40

Se volete seguire la dieta alcalina ideata da Robert Young, di seguito trovate un menu tipo e suggerimenti per capire cosa mangiare e perché.

La dieta alcalina è un regime alimentare ideato da Robert O. Young e finalizzato a impedire che nel sangue si sviluppi una concentrazione troppo alta di sostanze acide. A tale scopo, young consiglia di consumare 70-80% di cibi alcalini e 20-30% di cibi acidi Young consiglia di consumare ogni giorno il 70-80% di alimenti alcalini e il 20-30% di alimenti acidi, basandosi sulla considerazione che un’alimentazione ricca di cibi acidi può disturbare il bilancio acido-base dell’organismo, promuovendo la perdita di minerali essenziali, come il calcio ed il magnesio contenuti nelle ossa. Inoltre tali alterazioni favorirebbero la comparsa di un’acidosi cronica di grado lieve, che a sua volta sarebbe un fattore predisponente per alcune malattie e per un senso di malessere generale. Infatti, secondo Young, l’eccesso di peso, la ritenzione idrica e malattie quali i calcoli renali, l’ipercolesterolemia e il cancro sono tutti riconducibili all’acidificazione del sangue.

Alimenti alcalinizzanti e alimenti acidificanti

cibi alcalini

Tra gli alimenti alcalinizzanti troviamo le verdure (specialmente gli ortaggi consumati crudi, e in particolare, gli spinaci); le patate; la frutta secca (mandorle, noci brasiliane, fichi, datteri, uvetta), anche i condimenti, come zenzero, peperoncino e curry, possono essere alcalinizzanti tranne noci e nocciole; la frutta fresca, compresa quella acida. Entrando più nello specifico, tra gli alimenti alcalinizzanti è possibile inserire spinaci, sedano, carote, fichi secchi, cetrioli, germogli di fagioli, lattuga, ravanelli, cavolini di Bruxelless, cavolfiori e funghi. Sono condimenti alcalinizzanti: zenzero, peperoncino, curry, salvia, rosmarino, semi di finocchio e semi di cumino. Infine sono cereali (o pseudo-cereali) alcalinizzanti la quinoa, il miglio e l’amaranto. Invece i principali alimenti acidificanti, e quindi da evitare, sono: carni grasse, pesce e crostacei, salumi e affettati, uova, formaggi, prodotti da forno e di pasticceria, pizza, cereali e pasta, caffè, tè, cioccolata, cacao, aceto, spezie, dolcificanti artificiali, fritti, birra, alcolici e bibite gassate.

Menu esempio per la dieta alcalinizzante

In base a quanto detto, ecco un esempio di menu giornaliero per una dieta alcalinizzante.

 

  1. acqua e limoneColazione: un bicchiere di acqua con mezzo limone spremuto; una tazza di tè verde e una macedonia di frutta fresca o un frutto di stagione.
  2. estrattoreSpuntino: un centrifugato o estratto di mela e carote.
  3. quinoaPranzo: un’insalata fredda di quinoa condita con verdure a piacere e un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
  4. spremuta d'aranciaMerenda: una spremuta di arancia.
  5. salmoneCena: salmone alla griglia con un contorno di verdure, il tutto condito con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.

Consigli

Questa è una giornata tipo e, all’interno di un menu settimanale, possiamo modificare giornalmente i vari pasti con delle possibili alternative. Ad esempio lo spuntino di metà mattina può essere sostituito con altre tipologie di centrifughe, ecco alcuni esempi: cetriolo e avocado; spinacino, cetriolo e sedano; mela, arancia e zenzero; kiwi, limone e sedano. La merenda di metà pomeriggio può essere alternata con un frutto di stagione o con una spremuta di agrumi (pompelmo, arancia e limone); oppure possiamo spezzare la fame con una manciata di mandorle o di noci brasiliane.

insalata di avocado

Per quanto riguarda il pranzo possiamo sostituire la quinoa con il miglio o l’amaranto, ottimi anch’essi per preparare insalate fredde con verdure o per la preparazione di zuppe e minestre nelle quali sono sempre le verdure a fare da protagoniste. Infine il salmone della cena può essere sostituito con un’insalata con avocado o tofu oppure con una zuppa di fagioli. È importante ricordare di accompagnare sempre il piatto principale con un contorno di verdure, come un’insalata di lattuga, cetriolo e radicchio o una porzione di verdure cotte.