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Alla scoperta gastronomica di Caserta e provincia

di Dora Sorrentino • Pubblicato 18 Luglio 2016 Aggiornato 24 Marzo 2022 16:39

Caserta e la sua provincia è ricca di siti storici ma anche di luoghi dove mangiare davvero bene: ecco una breve guida per orientarvi.

La Reggia, il Belvedere di San Leucio, l’acquedotto Carolino, sono solo alcuni dei siti storici più belli che appartengono a Caserta. Ma Caserta e la sua provincia è anche un territorio ricco di eccellenze enogastronomiche, di prodotti che le hanno dato una identità ben definita, come ad esempio la mozzarella di bufala, giusto per citarne uno. Tra Caserta e provincia sono tanti i posti in cui mangiare bene, in particolar modo ad Aversa per l’abbondanza di locali nel centro storico, così proviamo a delineare una guida alla scoperta del mondo enogastronomico casertano.

Ristoranti e trattorie

Le Colonne, Caserta

Le Colonne (viale Giulio Dohuet 7-9, Caserta): la curiosità è l’elemento principale che ha sempre spinto Rosanna Marziale a cercare, a conoscere tutto ciò che la circondava soprattutto nella cucina del ristorante di famiglia. È diventata ambasciatrice della mozzarella di bufala, infatti molti dei suoi piatti sono ispirati a questo prodotto. La sua grinta l’ha portata a ottenere la considerazione della guida Michelin che le ha assegnato una stella.

Vairo del Volturno (via IV Novembre 60, Vairano Patenora): una cucina d’autore che valorizza il territorio, questo lo slogan che descrive il ristorante. È stato fondato nel 1964 da Renato Martino, nel 1990 è stato trasformato dal nipote Renato che gli ha dato un’impronta innovativa. Nei suoi piatti c’è sempre un elemento che racconta il territorio, dal maialino nero casertano alla mozzarella di bufala. Anche qui nel 2007 è arrivata la stella Michelin.

gli scacchi
locanda battisti

Locanda Battisti (via Cesare Battisti 97, Caserta): il locale è molto semplice ed è adatto soprattutto per i pasti veloci. Il rapporto qualità/prezzo è ben equilibrato. Sono proposti sostanzialmente piatti della tradizione, come la parmigiana di melanzane e la zuppa di fagioli. C’è anche il pesce, sempre fresco e cucinato a regola d’arte. Da considerare i crudi di gamberi, ma anche gli spaghetti con i cannolicchi, il polpo saltato in padella, il trancio di tonno rosso.

Gli Scacchi (Strada Provinciale per Casertavecchia, Loc. San Rocco): qui predomina il discorso a km 0 e presidi Slow Food. Il locale si trova nel borgo medievale di Casertavecchia ed è gestito da Marilena e Gino Della Valle. È considerato un punto di riferimento per la cucina casertana buona, pulita e giusta. Tra i piatti da segnalare il Babà rustico farcito con ricotta di bufala e salame di bufalo, il Biscotto con crema al conciato romano e pera candita e i Ravioli di farina di castagne con suino nero razza casertana su crema di patate.

Tabernola Il Clanio (via del Lavoro 39, Teverola): la Tabernola è il piccolo regno di Angelo Fabozzo, trentunenne appassionato di cucina sin da piccolo. Ha lavorato presso alcuni ristoranti della zona, si è formato alla scuola del Gambero Rosso e ha fatto esperienza in alcuni ristoranti stellati. Nel 2015 ha aperto il suo ristorante in quella che era la stanza da letto di sua nonna. Nel menu propone vari percorsi di gusto che vanno dai 35 ai 70 euro.

agriturismo le campestre
le campestre

La Contrada (piazza G. Marconi 14, Aversa): questo locale è molto elegante e si trova in un antico palazzo del 1400. D’estate si può mangiare tranquillamente in giardino dove sono allestiti tavoli esterni. La cucina proposta è quella tradizionale, con piatti fatti di ingredienti ben selezionati. Da assaggiare la ricotta di fuscella condita e la parmigiana di melanzane. Il ristorante è dotato di una buona cantina con ottimi vini.

Agriturismo Le Campestre (via Buonomini 3, Castel di Sasso): il nome Le Campestre lo associamo subito al conciato romano, perché grazie alla famiglia Lombardi questo antico formaggio è stato recuperato e diffuso nei ristoranti e nelle pizzerie di tutto il territorio nazionale. Oggi Manuel ed Eulalia si occupano anche della gestione dell’agriturismo di famiglia, dove è possibile assaggiare non solo piatti a base di conciato romano, ma anche altri ingredienti tipici del territorio circostante.

Morsi & Rimorsi – Terroni in cucina (via G. M. Bosco 132 – 136, Caserta): Morsi & Rimorsi è un bistrorante, così come è stato definito, tutto dedicato al Sud ed ai suoi prodotti. Un’idea originale che nasce dalla collaborazione di tre fratelli: Peppe, Luca e Paolo Capece. In cucina c’è lo chef Antonio Tedesco, allievo di Giuseppe Daddio, maestro della scuola Dolce & Salato. Morsi & Rimorsi è anche pizzeria, che viaggia con la consulenza del pizzaiolo Gianfranco Iervolino.

Pizzerie

Pepe In Grani
pepe in grani

I Masanielli (via A. Lincoln 27, Caserta): chi conosce Francesco Martucci sa bene che è un vero cultore della pizza. Si sta facendo conoscere a piccoli passi, non ha grandi esigenze di mettersi in mostra, perché una volta che hai conosciuto la sua pizza, non la abbandoni più. Al momento, infatti, è considerato uno dei migliori pizzaioli in tutta la Campania. Dopo un lungo lavoro di ricerca sull’impasto e sugli ingredienti giusti da utilizzare, Martucci è arrivato ad un risultato strabiliante. La pizza, infatti, è molto soffice, si scioglie quasi in bocca.

Pepe in Grani (vicolo San Giovanni Battista, Caiazzo): in alcuni casi sembra quasi inutile descrivere dei luoghi che sono talmente rinomati, da non avere più parole da esprimere. La pizza di Franco Pepe, considerato l’artigiano della pizza, è la massima espressione del territorio dell’alto casertano. L’impasto viene realizzato ancora a mano, così come Franco ha imparato da suo padre e così come vuole ancora realizzarlo, trasmettendo la stessa tradizione al figlio Stefano. Il punto di pasta, così come spiega ai suoi clienti, va sentito con mano. Dopo un lungo lavoro di ricerca sul territorio, svolto insieme all’agronomo Vincenzo Coppola, Pepe è arrivato a selezionare solo prodotti provenienti dalla sua terra d’origine per condire le sue pizze.

pizzeria elite
pizzeria elite

Pizzeria Elite (corso Umberto I 168, Alvignano): la famiglia Rossi esprime solarità e accoglienza già dal primo incontro. Pasqualino è il pizzaiolo, mamma Rita comanda in cucina e Gianluca si occupa della sala e del bar. Alvignano è un territorio di eccellenze: qui ci sono molti caseifici, alcuni noti per la produzione di mozzarella di bufala che Pasqualino utilizza per le sue pizze. Le montanare sono ottime, il fritto è leggero e asciutto. Da consigliare le pizze che celebrano i prodotti del territorio, come la margherita con il salame di nero casertano.

Carlo Sammarco Pizzeria 2.0 (via Antonio Gramsci 60, Aversa): anche questa è una delle recenti novità nel mondo pizzaiolo casertano. Da La cantina dei Mille di Piazza Garibaldi, ad Aversa è approdato Carlo Sammarco, giovane promessa del mondo della pizza napoletana. Il locale ha un arredo moderno e può ospitare anche cento persone. L’impasto ha un’altissima idratazione, tanto da essere solo lui, insieme alla sua squadra, capace di gestirlo. Oltre alle pizze, anche le fritture sono molto buone.

pizzeria da lionello
pizzeria da lionello

Libro’s Pizza e Tradizione (viale Kennedy 5, Aversa): Valentino Libro è stato campione mondiale di pizza nel 2014. Da allora il suo percorso è in continua ascesa. La pizzeria si trova all’interno di un palazzo d’epoca ristrutturato. L’impasto, manco a dirlo, è ad alta idratazione e a lunga lievitazione. Ha svolto un lungo lavoro di ricerca sui prodotti da utilizzare insieme ai due nutrizionisti Carmine Del Giudice e Teresa Zannella. Il locale è provvisto di ben due forni e si realizzano anche pizze per celiaci.

Pizzeria Da Lioniello (Via S. Salvatore 9, Orta di Atella – Ce): è sulla cresta dell’onda mediatica Salvatore Lioniello, fa parte della nuova generazione di pizzaioli che man mano si sta facendo conoscere. Essendo un vegetariano, le luci dei riflettori si sono accese su di lui per la Pizza Vegana. In realtà è stato creato proprio un menu di pizze vegane per accontentare tutti i palati. L’impasto delle vegane è composto da farina di grano duro Senatore Cappelli, rimacinata in maniera artigianale. Una delle pizze vegane è con melanzane, hamburger di soia, mozzarisiella fumè alla curcuma, scaglie di formaggio vegetale, olio di sesamo.

Pub e paninoteche

public house

Public House Burger Gourmet (via Gasparri 30, Caserta): un pub nel centro di Caserta, facilmente raggiungibile, a pochi passi dalla Reggia. Un luogo ideale, messo su da Ornella Buzzano, Tullio Diglio e Gianni Santoro. Un pub attento soprattutto ai prodotti e alle loro combinazioni giuste. Proprio seguendo quest’ottica, da poco è nata la collaborazione con alcuni chef importanti napoletani, come Domenico Iavarone del Maxi Capo La Gala, che insieme a Public House ha realizzato il panino Terra Mia, con fave fresche saltate in padella, hamburger di maiale nero casertano, ricotta fresca, mostarda di limoni di Sorrento e cipolle rosse marinate.

Lelena Burger (Viale Giovanni Giolitti 7, Aversa): quattro fratelli hanno messo insieme le proprie risorse per dar vita ad un nuovo progetto, quello di Lelena Burger. Stiamo parlando di Vittorio, Gennaro, Danilo e Luca Girasole. Se siete alla ricerca di un buon hamburger, è il posto giusto. I bun, ossia i panini, sono realizzati in maniera artigianale. Se il panino vi arriva aperto, in due parti, non preoccupatevi perché non è un errore: sarà vostro compito richiuderlo, dopo aver ammirato gli ingredienti, e farlo diventare un panino unico da addentare.

Cucù (via Gaetano Andreozzi 45, Aversa): perché si parla spesso di Aversa, perché Aversa in questo momento rappresenta il centro gastronomico più attivo di tutta la provincia di Caserta. Si trova tra Caserta e Napoli, quindi facilmente raggiungibile da entrambe le province. Qui si trova Cucù, burger & fish. Gli hamburger rappresentano il punto di forza del locale, cotti sulla brace ed una delle novità che sta prendendo sempre più piede sono gli hamburger di pesce.

burger house seggio 99

Trincanotte (piazza Marconi 18, Aversa): questo pub, birreria, birrificio oltre che ad Aversa, si trova anche a Sant’Arpino in via Rotondella 41 e il birrificio è a Crispano in via Piave 16. L’avventura comincia nel 2005 quando tre fratelli decidono di unirsi in collaborazione per la creazione di un pub. Ma sono appassionati soprattutto di birre di qualità ed è così che nasce il progetto del birrificio nel 2014. Una birra di qualità autoprodotta che viene proposta nei loro locali.

Burger House Seggio 99 (via Seggio 99, Aversa): una delle garanzie di questo locale è la qualità delle carni utilizzate, fornite dalla macelleria napoletana Io Sono la Chianina. Il locale non è molto grande ma è ben attrezzato. Ottimi gli hamburger, interessanti le polpettine con le patate così come le preparavano le nostre nonne. Buona scelta anche di birre e da non perdere il PanGraffa, un panino dolce fritto farcito con Galamella, crema alle nocciole napoletana senza olio di palma.

Pasticcerie e gelaterie

polacca
pasticceria mungiguerra

Pasticceria Mungiguerra (via Giuseppe Garibaldi 11, Aversa): la Polacca è un tipico dolce aversano e sono tante le pasticcerie che lo producono. Una di quelle più note è Mungiguerra ad Aversa, luogo in cui è nata la Polacca, da un’idea proprio di Nicola Mungiguerra nel 1930, che si è ispirato a una ricetta di una suora di origine polacca. Si tratta di un dolce farcito con crema pasticcera e amarene. I nipoti di Nicola hanno aperto anche altri punti vendita a Caserta.

Pasticceria Marino (piazzetta San Paolo 23, Aversa): uno dei protagonisti della storica battaglia sul tema Polacca è la Pasticceria Marino, anch’essa nota per la produzione di questo dolce. Si trova nel centro storico della città e negli anni si è affermata come una vera e propria istituzione. Altri dolci noti della pasticceria Marino sono la Pietra di San Girolamo e una delle ultime novità: la CioccoPolacca.

Oliva Cioccolaterie (viale Kennedy 82, Aversa): ci sono ben due punti vendita ad Aversa di questa cioccolateria. Giuseppe Oliva è il maestro cioccolatiere. C’è una grande cura nella selezione delle materie prime, soprattutto del cacao, e si utilizzano gli ingredienti migliori per realizzare cioccolatini, tavolette di cioccolato, ma anche panettoni artigianali come il Bruno, prodotto con grani antichi.

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Il Giardino di Ginevra (via Giacomo Stroffolini 31, Casapulla): Anna Chiavazzo è una pasticciera molto attenta alla ricerca di materie prime di qualità. La sua produzione spazia dal cioccolato ai dolci tipici della tradizione fino ad arrivare alla sua grande passione, i lievitati. Suo, infatti, è il Pan(n) di Bufala, un panettone realizzato con panna di bufala, nato in collaborazione con il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop.

Vanilla Ice (via Caprio Maddaloni 134, Loc. San Clemente, Caserta): dopo un lungo peregrinare tra Caserta e provincia, Pina Molitierno sembra essere riuscita a trovare di nuovo una fissa dimora per la sua gelateria artigianale. Il suo gelato conquista perché è un prodotto naturale, lavorato secondo le regole dell’arte gelatiera. Oltre ai gusti classici, propone gusti che sono frutto di sue sperimentazioni, dai gusti a base di liquori al cioccolato puro, fino a giungere al sorbetto di limone e basilico.

Casa Infante e Leopoldo dal 1940 (all’interno del Bco-Outlet a Caserta Sud): la pasticceria e la gelateria napoletane sono sbarcate da poco anche a Caserta. A testimoniarle la famiglia Infante, proveniente dalla lunga tradizione di Leopoldo. Patrizio, Marco e Fabio hanno voluto portare un po’ di Napoli a Caserta attraverso i dolci della tradizione ma anche grazie ai gelati artigianali che hanno conquistato un notevole pubblico.

Pasticceria Sparono (Via Cattabeni 34-36, Caiazzo – Ce): inizia la sua attività a soli 16 anni Giuseppe Sparono, il fondatore di questa pasticceria. Prodotti artigianali, materie prime di qualità sono i segreti del successo. Si reintepretano ricette classiche e, grazie alle sperimentazioni, si arriva il più delle volte a delle vere e proprie invenzioni. Il successo è dovuto, ad esempio, al Sospiro d’Angelo, un semifreddo a forma di cupola con pan di Spagna, crema bavarese con scaglie di cioccolato fondente, crema con nocciole delle Langhe e cacao amaro.