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Esotismi: perché la giaca può sostituire la carne

di Nadine Solano • Pubblicato 6 Settembre 2017 Aggiornato 8 Settembre 2017 17:14

Il jackfruit, anche noto come giaca, ha un sapore davvero particolare quando è cotto: ecco perché può sostituire in parte la carne.

Diciamolo subito: il jackfruit, chiamato anche giaca, non ha un bell’aspetto. Qualcuno lo paragona all’armadillo, quel simpatico mammifero la cui schiena e testa sono protette da un rivestimento corneo. E non ha nemmeno un buon odore, anzi. In compenso è ricco di sostanze benefiche, la polpa contiene vitamina B e C e i semi rappresentano una preziosa fonte di ferro, calcio, potassio e proteine. Per questo motivo i vegani lo considerano un ottimo sostituto della carne.

Il frutto più grande del mondo

jackfruit

Il jackfruit è anche il frutto più grande del mondo, cresce su un albero e può raggiungere un peso pari a 30-40 kg. Originario dell’Asia, sta conquistando l’Occidente: al mercato di Chinatown a New York lo si trova sia intero che a fette e costa circa 5 dollari al chilo. consumato fresco sa di ananas, mela, fragola e vaniglia; cotto ricorda la carne di maiale Ancora non è stata trovata la formula per coltivarlo in aree con clima continentale o mediterraneo e in Europa, Italia compresa, è poco diffuso. Lo si può reperire, con un bel po’ di fortuna, nei negozietti specializzati nella vendita di prodotti esotici. Oppure è possibile acquistarlo online, ma questa non è una grande idea in quanto il jackfruit tende a deteriorarsi facilmente e velocemente. Il suo sapore non è facile descrivere. Se consumato fresco, sembra un mix di ananas, mela, fragola e vaniglia; cotto, ricorda per molti versi la porchetta (ebbene sì). Prima di aprirlo, chi lo conosce bene si unge le mani e il motivo è presto spiegato: la parte interna della buccia contiene una sostanza molto appiccicosa che non si toglie neanche con acqua e sapone.

Come si mangia: un sostituto della carne

jackfruit

Il paese natale del jackfruit è l’India, tuttavia è coltivato pure in tutto il Sud-Est asiatico e in diverse zone tropicali comprese quelle appartenenti al Sudamerica. Lo si apprezza non solo per le sue proprietà nutritive ma anche per la sua versatilità in cucina. La parte commestibile si trova al centro del frutto ed è piuttosto piccola, però si possono mangiare anche i semi: il consiglio è cuocerli e prepararli come se fossero castagne. La polpa fresca dona un tocco di originalità alle insalate oppure diventa una sorta di dessert se tagliata a fette e ricoperta di sciroppo dolce. Provate a friggerla oppure arrostirla e servitela con delle spezie: il risultato è molto particolare e vale la pena provare. Con il giaca si fa la farina e la pasta, così come il gelato. E molto apprezzate sono le papad, una sorta di chips croccanti che fungono da snack o contorno.

pulled pork vegano

È utilizzato per la preparazione di hamburger, pulled pork, polpette e come ripieno dei tacos. Nelle terre in cui è diffuso lo commercializzano anche in scatola oppure ne ricavano marmellate e chutney, cioè un condimento agrodolce che accompagna egregiamente carne, verdure e formaggi. Ancora, con l’estratto di jackfruit si prepara una base da aggiungere alle zuppe e dal succo fermentato si ottiene una bevanda alcolica.