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L’arte del riciclo arriva anche ai cocktail: Vesper ad Amsterdam

di Marta Manzo 19 Settembre 2017 15:30

Troppo spreco nella preparazione dei cocktail: il mixologist Jules Bayuni del Vesper, premiato cocktail bar di Amsterdam, svela come contenere gli sprechi.

Che lo spreco alimentare sia una piaga che miete circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo all’anno vi sarà capitato di sentirlo. Meno chiacchierato è, invece, lo scarto generato dai barman durante la preparazione di un cocktail all’ultimo grido. Scorze, bucce, ombrellini e cannucce non si contano al sabato sera. Questo è l’oggetto dell’intervista rilasciata a Vice da Jules Bayuni, mixologist creativo del premiato Vesper di Amsterdam. Oltre a lamentare la poca attenzione della categoria nella gestione dei rifiuti alimentari e decorativi, Bayuni è convinto di poter riutilizzare gran parte di ciò che viene buttato via.

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Nel suo cocktail bar, infatti, ha dato vita all’iniziativa Trash the Place, nel tentativo di far migrare i barman di tutto il mondo verso un approccio più ecologico e consapevole. Originario di Londra, Bayuni ha spiegato a Vice che l’obiettivo è “ridurre drasticamente la quantità di spreco che il nostro bar produce spingendo gli altri baristi a fare lo stesso – senza pressarli troppo ovviamente”. Così, al Vesper non troverete cannucce di plastica, visto che i più le gettano nel momento in cui ricevono il drink. Piuttosto, se proprio qualcuno le vuole, ci sono soluzioni più sostenibili, di metallo o di bamboo, che possono essere riutilizzate una volta lavate. “Anche i bucatini – spiega – sono un’alternativa: questo spaghetto con il buco al centro funziona perfettamente come una cannuccia”.

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In più, Trash the Place vuole riciclare creativamente gli scarti della frutta. “La seccatura più grande – spiega – sono gli agrumi. Spesso spremi un lime solo per il succo e butti la buccia direttamente nel bidone della spazzatura. Un vero spreco”. il frankenstein è un mixed drink di ciò che è avanzato, per non sprecare nulla Così nasce il Frankestein, un mixed drink di ciò che è avanzato. Altro esempio interessante, è l’utilizzo dell’ananas (di cui al Vesper usano molto il succo nei cocktail). La polpa è asciugata e utilizzata per guarnizione, le foglie sono usate per farne uno sciroppo e, infine, la buccia è impiegata per realizzare una specie di brodo di frutta. “Puoi farlo con qualsiasi frutto – chiarisce ancora Bayuni a Vice – per esempio noi usiamo le fragole per il nostro Campari fragola. Una volta che raggiungiamo il sapore per infusione, filtriamo la frutta e mischiamo con il Campari, mango, pomodoro fresco, coriandolo, cipolla, per creare una salsa fermentata che serviamo con le nostre tortilla chips”.

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Oltre al Vesper, già altri 12 cocktail bar di Amsterdam hanno aderito all’iniziativa. “Abbiamo iniziato questo progetto ad Amsterdam – conclude Bayuni – dal momento che il mondo dei baristi è piccolo, speriamo che funzioni e si diffonda in tutti i Paesi Bassi, in modo da ispirare gli altri a fare qualcosa per la quantità di rifiuti che producono. Ovviamente non tutto può essere cambiato in un giorno, ma si può vedere chiaramente che qualcosa sta accadendo”.

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