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Il Cellaio di Don Gennaro, Vico Equense

Il Cellaio di Don Gennaro a Vico Equense, in provincia di Napoli, è un ristorante dove gustare le specialità della Campania e i suoi Presìdi Slow Food.

consigliato da
  • Tel: 081 8798713
  • domenica e lunedì (solo in inverno)
  • entro i 30€
di Dora Sorrentino 24 Gennaio 2018

Questo locale ha una bellissima storia alle sue spalle. Nasce grazie a don Gennaro Toscano che, tornato dall’America con la sua famiglia, aprì questa cantina perché amava produrre vino. Tra i suoi ospiti più affezionati c’era il pittore Antonio Asturi che ritrasse con una matita, su un piccolo foglio bianco, l’entrata di quello che chiamò Il cellaio di don Gennaro. Oggi questo luogo è diventato un ristorante che dà molto valore ai prodotti del territorio ed ai presidi Slow Food. Si trova nella località San Vito, a Vico Equense, ed è appunto scavato in questa roccia dove un tempo c’era una fessura da cui proveniva una corrente fredda, che all’epoca serviva appunto a mantenere costante la temperatura della cantina. grandi classici campani e un menu che varia a seconda delle stagioni La calorosa accoglienza e l’eleganza di Franca Di Mauro sono fondamentali per la riuscita ed il successo di questo ristorante. All’esterno, dove è molto gradevole mangiare in estate, troverete molte piante ed alberi, dagli agrumi ai kiwi, ed una parte dedicata all’allevamento degli animali da cortile. Il menu varia a seconda dei prodotti di stagione. Non mancano mai i grandi classici: tra gli antipasti ci sono pizzette fritte, crostatine di salsiccia e friarielli, frittelle di fiori di zucca, zuppetta di fagioli con biscotto di sbriciolato, insalata di polpo, alice ripiena e polpettine di zucca. Mentre tra i primi trionfano la genovese, sia di terra che di mare, il risotto alla pescatora, gli gnocchetti con funghi porcini e fonduta di provolone del Monaco, davvero sublimi, e gli spaghetti alla colatura di alici. Per i secondi vanno forte i piatti a base di carne, soprattutto la grigliata mista, ma non mancano anche quelli a base di pesce. Lasciatevi coccolare dai suggerimenti di Franca e non ve ne pentirete. Inoltre, sarete ben guidati anche nella scelta dei vini, la cui carta prevede soprattutto etichette campane.

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  • Papaccella napoletana