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Ajo Blanco, il gusto della cucina andalusa

L’Ajo Blanco è una zuppa fredda tipica della cucina andalusa. L’originale abbinamento delle mandorle con l’aglio le conferisce un sapore fresco e ricercato.

di Alessia Dalla Massara • Pubblicato 18 Giugno 2017 Aggiornato 27 Aprile 2020

La cucina spagnola e in particolare quella andalusa si caratterizza per gli ingredienti genuini e i gustosi abbinamenti. L’ajo blanco è una ricetta che nonostante la sua estrema semplicità delizia il palato con un gusto intenso. Questa zuppa tipica delle città di Granada e Malaga è composta da ingredienti poveri come: pane raffermo, mandorle, aglio, e acini di uva bianca. La preparazione dell’ajo blanco ricorda molto un’altra ricetta tipica della cucina spagnola, il gazpacho, dal quale si differenzia per il colore bianco e l’assenza di verdure. Le umili origini di questa ricetta vengono confermate dai racconti della tradizione, secondo i quali quando le mandorle non erano disponibili, si usava impiegare dei fagioli secchi ridotti in farina. Vi basta ammorbidire il pane raffermo nell’acqua (o nel latte), aggiungere l’aglio, l’olio, le mandorle e frullare il tutto per ottenere una consistenza setosa e vellutata dal sapore originale.

Ingredienti per 4 persone

  • Preparazione 15 min
  • Tempo di riposo 180 min
  • Calorie 150 Kcal x 100g
  • Difficoltà molto bassa

Come preparare: Ajo Blanco

  1. Mettete la mollica del pane in ammollo nell’acqua o nel latte. Trascorse almeno sei ore in ammollo, mettete nel contenitore del mixer il pane ammorbidito, le mandorle tagliate a scaglie, l’aceto, gli spicchi d’aglio e il sale.

  2. Aggiungete poco alla volta l’acqua e l’olio extravergine di oliva fino e azionate il mixer a intervalli regolari fino ad ottenere una consistenza omogenea e cremosa. Conservate la vostra zuppa in frigorifero coperta con della pellicola per almeno un’ora.

Variante Ajo Blanco

Si può servire l’Ajo Blanco con patate al forno o al cartoccio, o guarnire con sottili fette di melone.

Servite la zuppa rigorosamente fredda e guarnite con acini di uva bianca (potete spellati e privarli dei semi).