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Pane carasau, il pane sardo

Il pane carasau è un pane tipico della Sardegna, anche chiamato carta musica si mantiene fragrante molto a lungo.

di Alessandra Rosati 6 Aprile 2022

Il pane carasau, considerato uno dei pani più antichi al mondo, è un pane tipico sardo, originario della Barbagia Il pane carasau si presenta come una sfoglia tonda molto sottile e croccante, simile ad un ostia. È il pane dei pastori, l’assenza della mollica infatti rende questa preparazione conservabile a lungo e quindi adatta alla transumanza. L’intera fase di lavorazione che in dialetto sardo si dice sa cotta, era un tempo considerata un rito familiare e veniva eseguita da 3 donne, amiche o parenti, che si aiutavano a vicenda o venivano ricompensate con olio o ricotta. Si può gustare in tantissimi modi, i due più famosi sono il pane guttiau e il pane frattau, ma anche al naturale è buonissimo, accompagnato da salumi e formaggi.

Come si fa il pane carasau?

Possiamo riassumere tutta la lavorazione del pane carasau in quattro fasi: la preparazione dell’impasto, la lievitazione, la cottura e la carasatura (da qui il nome del pane) che sarebbe la seconda cottura del pane che serve a tostarlo. Il pane carasau, fornisce un elevato apporto energetico per il suo ridotto contenuto di acqua, è privo di grassi e ha una buona quantità di proteine vitamine e sali minerali, la presenza del glutine lo rende non adatto alle persone che soffrono di celiachia.

Ingredienti per 4 persone

  • Preparazione 60 min
  • Tempo di riposo 105 min
  • Calorie 365 Kcal x 100g
  • Difficoltà bassa

Come preparare: Pane carasau

  1. Versare l’acqua in una ciotola capiente o nella ciotola dell’impastatrice, aggiungete il lievito di birra, la semola e iniziate ad impastare, dopo qualche minuto inserite il sale e continuate a lavorare fino a quando l’impasto risulterà liscio ed elastico.             Riponetelo in un contenitore a lievitare per circa 30-45 minuti.

  2. pane carasau (1)

  3. Capovolgete l’impasto su un piano di lavoro, dividetelo in 3 panetti da 250 g ciascuno, arrotondateli, formando 3 palline. Copritele con un telo e lasciatele riposare per 30 minuti circa.

  4. pane carasau (2)

  5. Ora aiutandovi con un piccolo mattarello, stendete ogni pallina, formando un disco dal diametro di circa 40 cm. Mettete ogni disco a lievitare su un telo di cotone per 30 minuti. Accendete il forno e scaldate la refrattaria alla massima potenza, per chi non ha la possibilità di utilizzare una pietra refrattaria, andrà bene la placca (o leccarda) del forno capovolta.

  6. pane carasau (3)

  7. Quando il forno è pronto, iniziate a cuocere il primo disco di pane. Dopo poco i dischi iniziano a formarsi le prime bolle e a rigonfiarsi da un lato.

  8. pane carasau (4)

  9. Dopo pochi secondi diventa quasi del tutto gonfio.

  10. pane carasau (5)

  11. Quando è ben gonfio, sfornatelo.

  12. pane carasau (6)

  13. Facendo attenzione a non scottarsi e, aiutandovi con un coltello ben affilato, dividete in due parti il pane.

  14. pane carasau (7)

  15. Ricavate 2 sfoglie. Impilatele e pressatele leggermente per evitare che i bordi si ripieghino su se stessi.

  16. pane carasau (8)

  17. A questo punto, avviene la fase della carasatura. Per un minuto circa, rimettete a tostare ogni sfoglia nel forno, sfornate e di nuovo impilate e pressate leggermente. Questa operazione rende il pane croccante e dona con una lunga conservabilità.

  18. pane carasau (9)

Variante Pane carasau

Se amate il pane potete realizzare una delle nostre tantissime ricette

Cosa vuol dire carasau?

Il nome carasau si riferisce alla croccantezza che il pane assume e dal rumore caratteristico quando si spezza, da qui deriva anche il nome carta musica. Carasare infatti è l’atto del tostare.