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Calendario Lavazza 2014: cosa ispira i grandi chef?
Non sarà quello Pirelli, affollato di top model, ma è The Cal per eccellenza del mondo del food. Soprattutto quest’anno: per l’edizione 2014 infatti i protagonisti del Calendario Lavazza sono sette chef fra i più importanti al mondo. Già il titolo, in un momento in cui lo chef è diventato l’oscuro (ma mica tanto) oggetto del desiderio, è tutto un programma: Inspiring Chef. E voi amiche, giù a dire “Beh, che Cracco, Oldani, Adrià e Bottura mi ispirassero già si sapeva, cosa cambia?”. La novità sta nell’averli posti al centro delle foto del calendario, nell’aver ritratto nelle immagini, per ciascuno di loro, le ambientazioni, i simboli, gli elementi, che forniscono agli chef stessi l’ispirazione per la loro cucina; una shakerata con una buona dose di ironia completa il tutto.
Così Carlo Cracco è un novello falconiere che, mentre con una mano guantata regge una gallina, nell’altra tiene un uovo di cui osserva la perfezione sferica (il famigerato uovo di Cracco). In cucina il suo ingrediente è il mare: Antonino Cannavacciuolo occhieggia sornione sotto lo sguardo di una sirena che fra triglie e orate sorseggia un caffè. La cultura come ispirazione: questa è la filosofia di Massimo Bottura che nello scatto si trova infatti nella biblioteca Ambrosiana di Milano, un po’ Harry Potter, un po’ alchimista. E se Michel Bras è quasi avvolto dalle piante del suo orto provenzale come un guru natural-style, Davide Oldani si trova invece in una risaia, perché la sua cucina è a km 0 (l’unico attorniato da mondine-top model, che neanche la Mangano in Riso Amaro). Michel Bras nell'orto, Bottura alchimista, Oldani attorniato da mondine sexy: così li ha visti il fotografo Martin SchoellerI fratelli Adrià sono ritratti come acrobati del gusto: l’alchimista Ferran, nell’immagine che apre il calendario, mentre beve una tazzina di caffè si diverte a far fluttuare materie prime e ingredienti nella bolla del suo pensiero. Nell’ultimo quadro invece il catalano siede su una torre di sedie in bilico, mentre il fratello Albert è l’equilibrista che percorre la sottile linea dei sapori . Evocative, visionarie e divertenti, le immagini del Calendario Lavazza 2014 sono state realizzate da Martin Schoeller, allievo della grande Annie Leibovitz: il risultato è divertente e ironico ma al tempo stesso capace di raccontare l’essenza filosofica di ogni chef. Però, va detto: se si sfogliano velocemente le pagine, questi master & commander dell’alta cucina internazionale ci appaiono come figure immerse in un’aura di santità (non è un caso che per il Natale 2013 siano diventati personaggi del Presepe napoletano). E allora sorge inevitabile la domanda: a quando un ritorno all’essere umani?
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
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