Nuove aperture a Roma: Litro
Litro è una vineria di Roma con una proposta incentrata sui vini naturali, cocktail e formaggi e salumi artigianali. L’abbiamo provata per voi.
Le vie del signore sono infinite, le vie del vino sono sicuramente di meno, ma più divertenti. L’ultima svolta in tema enoico la offre un nuovo locale nato sotto la piacente stella di Monteverde Vecchio, in quell’angolo di Roma che si ritrae nella sua paciosa riservatezza. Apre questa settimana Litro (via Fratelli Bonnet, 5), nuova vineria nata dalla passione di Maurizio Bistocchi, già creatore del bel Caffè Propaganda che da via Claudia si affaccia sul Colosseo, e da quella di due appassionati, Andrea Baroni e Alessio Ceccotti. Mi dicono però che vineria sia un termine limitante: Litro è un locale ispirato ai tempi moderni, quindi apre come caffetteria la mattina per preparare qualche cappuccino da accompagnare alle bombe e ai cornetti caldi che arrivano dal forno di Bonci, o per spremere le arance necessarie alla colazione all’americana. Poi, in pausa pranzo, s’impilano panini e taglieri per il rifocillamento di metà giornata. Si unisce la vineria al bistrot e parte l’attesa per l’aperitivo, la cena e il dopo cena: arrivano i cocktail miscelati da Pino Mondello, che si accinge a giocare con 12 vermouth e 30 mezcal dietro un bel bancone foderato di specchi.
La filosofia del locale è tutta tesa all’artigianalità: forse non s’è detto, ma i vini serviti saranno tutti naturali. Litro infatti vuole essere un rifugio non solo dalla routine quotidiana, ma dalla piattezza del palato, dalla scontatezza del bicchiere: solo vini naturali, solo pochi salumi e formaggi artigianali, solo magnum da un litro e un litro e mezzo, solo venti posti al coperto. Tutto italiano lo schieramento enoico in apertura: Carussin, Baricchim Stefano Bellotti, Le Coste, Maciocca, Principiano, Casè, Marabino, Praesidium, Dottori, Terpin, Podere Pradarolo, Tedeschi, Croci, Quarticello e Furlani i produttori che proporranno una bottiglia da litro personalizzata, con tappo a corona. In mescita, le magnum di Baricchi e Marabino di Eureka, Luna Rossa e Luna Bianca, attenzione particolare verso i vini naturali, accompagnati da salumi e formaggi artigianali. al bere miscelato pensa Pino Mondello; la birra artigianale è di Clan!Destinooltre alla birra prodotta da Clan!Destino e targata Litro. Carta popolata di qualche champagne, orange wines e e da dessert. In arrivo a dicembre, poi, qualche intrusione franzosa grazie alla collaborazione con Giovanni Bietti sui vini naturali d’oltralpe. Cucina ridottissima: una zuppa al giorno, bruschette, mozzarella di bufala, sottolio e insalate entro i 10 euro, affettati e formaggi selezionati, Parmigiano Reggiano 24 mesi e dolci in costante evoluzione. Per tutto il resto, meglio consultare la lavagna e giocare nell’attesa con il wifi a disposizione. In breve: lo scopo dichiarato di Litro è quello di essere luogo di rifocillamento e di approccio amichevole al vino. Ci sarà una carta più strutturata, ma l’idea è quella di proporre un vino comprensibile e compagno della tavola, prodotto cercando di intervenire il meno possibile e proposto ad un prezzo contenuto. Sembra riaffacciarsi un’idea di vineria anni ’50 più che di winebar anni ’90, più di condivisione che di degustazione, più di serata con gli amici che di happening. E ne siamo ben contenti.
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