La rivincita delle zuppe surgelate
Oggi al capo non andava bene nulla, vi siete fermati fino a tardi, l’autobus vi ha inzaccherato i pantaloni puliti prima di lasciarvi ad aspettare il prossimo, la buca delle lettere è piena di bollette, e piove. la zuppa calda è la ricetta vincente per rasserenare l'animo dopo una giornata pesante Poi, come un faro nella notte, vi balena nella mente la pentola di zuppa calda che vi aspetta a casa e il mondo non sembra più così cattivo. Com’è ovvio, dopo una giornata del genere a nessuno verrebbe mai in mente di arrivare a casa, rimboccarsi le maniche e mondare, affettare, cuocere, passare tutto il ben di dio di verdure che si trovano in questo periodo (a patto anche di averle già in casa). Come fare allora per rassicurare animo e stomaco, come procurarsi quella famosa chicken soup for the soul?
Le soluzioni sono due. Per la prima dovrete mettere da parte i vostri preconcetti (se ne avete) sui surgelati e sul cibo più o meno industriale. Come avrete intuito si tratta di armarsi di passamontagna (per il freddo, non per stare in incognito) e ispezionare con cura il banco dei surgelati in cerca di quella che diventerà la zuppa di salvataggio, adeguatamente vivacizzata da erbe aromatiche, oli particolari e generose nevicate di pepe macinato; oppure mangiata al naturale, come freezer l’ha fatta. Al contrario di quanto possiate pensare, queste zuppe possiedono numerose qualità: sono buone, si preparano velocemente, sono confezionate in comode pastiglie o cubetti per facilitarvi la porzionatura e di norma non contengono ingredienti dal nome strano.
Per l’altra soluzione invece sacrificherete parte dei vostri weekend a pulire verdure e sorvegliare casseruole, ma vi sentirete degni di sedere alla destra di Carlin Petrini (fondatore di Slow Food) anche solo per una scodella di zuppa. Il bello del DIY (Do It Yourself) è poter creare nuove ricette e sperimentare accostamenti arditi, ma soprattutto girare per i farmer’s market della città, annusare verdure, testare peperoncini, immergersi nei colori. E questo è solo il livello base. Per il livello avanzato, esiste anche l’orto personale.
Esiste anche una soluzione trasversale: zuppe sì surgelate, ma realizzate da voi, quando c’è tempo. E se voleste immergervi anima e corpo nella produzione di un assortimento personale, ecco qualche idea: potete arrostire in forno della zucca e delle carote, passarle e aggiungere dello zenzero fresco alla fine. Oppure: patate dolci e cipolle dorate cotte lentamente in brodo di verdure, passate e poi condite con pepe macinato fresco e yogurt greco sono un’ottima zuppa da servire senza pasta. Se preferite sapori più decisi potete preparare una minestra a base di cavolfiori e patate condita con del curry; oppure scegliete dei fagioli neri da cuocere con cipolla, sedano e carota come di consueto: schiacciatene una parte per ottenere una crema, unite di nuovo i fagioli interi e guarnite con peperoncino verde fresco a fettine e foglie di coriandolo fresco.
Avete altre zuppe vincenti al vostro arco? Condividetele con noi.
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