A Milano lo street food è molto amato ma, al contrario che nel resto d’Italia, la maggior parte del cibo di strada proposto non ha origini cittadine.
Forse per il clima inclemente o forse perché non ci sono grandi mercati come nel resto delle città europee, lo street food a Milano in passato non ha avuto grande successo. a milano lo street food proviene spesso da altre regioni o paesi I traghettatori sui navigli, in servizio fino a qualche decennio fa, preferivano sedersi a una delle trattorie sulla darsena e ordinare un piatto caldo; gli operai erano abituati alla schiscetta portata da casa. Oggi alle due opzioni si sono aggiunti i pasti a domicilio che, in confezioni esteticamente gradevoli e biologicamente sostenibili, raggiungono direttamente le scrivanie degli uffici. Per chi vuole uscire dalle quattro mura, anche e non solo per la pausa pranzo, le alternative sono quindi limitate e sì, si basano quasi tutte sul cibo da strada, ma di altre regioni o paesi. Non resta che ringraziare il cosmopolitismo milanese e provare cosa c’è di buono:
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Il primo e più noto caso è quello di Luini (via Santa Radegonda, 16): la signora Giuseppina, trasferitasi al nord nel 1949, ha portato dalla Puglia i suoi amati panzerotti. Oggi il locale è considerato uno dei più tipici di Milano: ci si va per i panzerotti fritti e per quelli al forno, per i dolci e per i salati. La fila è sempre lunga, il servizio veloce.
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Se proprio non tollerate le code, potete ripiegare sulla vicina Antica Focacceria S. Francesco (con sedi in via San Paolo 15, via Piero della Francesca 56 e via Panfilo Castaldi 37). La catena è arrivata a Milano nel 2009, figlia di una storica bottega palermitana, e propone cibi di strada tipici del capoluogo siciliano: panini con la milza, schietti o maritati, arancine di vari ripieni e dimensioni, focacce palermitane e panelle.
- Per chi preferisce la focaccia genovese, l'indirizzo giusto è in via Santa Croce 1: alle Focaccerie Genovesi Gregorio Barbieri sforna da quindici anni le sempre apprezzate farinate di ceci e focacce di Recco con ingredienti rigorosamente liguri.
- Un assortimento più variegato, che comprende anche panzerotti, pizza con il pomodoro o le verdure, arancine, dolci e torte salate si trova invece da Come una volta (corso Buenos Aires, 88), dove si offre qualche posto a sedere ma si incentiva il consumo di strada.
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Più insolita è l'offerta del Kiosko di piazza XXIV maggio: a fianco del banco pescheria si preparano al volo fritti di calamari e crostacei. I prezzi non sono a buon mercato, ma regalano la soddisfazione di mangiare pesce fritto dal cartoccio passeggiando lungo i poco distanti navigli.
- Il fritto si può trovare anche da Mangiari di strada (via Lorenteggio, 269). Questo locale però, nonostante proponga cibi poveri provenienti da ogni angolo della penisola, è un vero e proprio ristorante: ci si viene apposta, perché è lontano dal centro e dalla maggior parte degli uffici e, per mangiare le piadine, le bombette di Alberobello e perfino il pastrami rumeno, ci si siede ordinatamente ai tavoli.
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Molto più informale è un pranzo consumato da Giannasi (piazza Buozzi): il chiosco di gastronomia più noto di Milano propone, fra le altre cose, polenta fritta e al forno, pollo piccante e altre specialità da mangiare direttamente dalle vaschette di alluminio, seduti sulle panchine nelle vicinanze, ungendosi con soddisfazione le mani.
- Ci sono poi i locali stranieri: i negozietti con kebab e felafel abbondano in tutta la città. Fra i migliori ci sono Anatolia Döner Kebab (via Giambellino, 15) e Mekan Kebap (via Carlo Troya, 10 e piazzale Baiamonti, 2), che preparano entrambi in proprio sia il rotolo di carne sia il pane per piadine e panini, con l'aggiunta di felafel, polpette di verdure e anche piccoli dolci.
- Per variare sul tema e provare qualcosa di più leggero c'è Mythos (via Maurizio Quadrio, 23), dove si prepara il miglior gyros della città, in pita o in piatto, povero di condimenti ma insaporito dal rinfrescante tzaziki.
- IMMAGINE
- Mangiari di Strada
- Foursquare
- Nanopress
- The Chic Fish