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L’osteria della scopa in piedi

di Max Plett • Pubblicato 28 Febbraio 2014 Aggiornato 9 Maggio 2022 12:17

A Gonars, in provincia di Udine, esiste un’osteria speciale frequentata con piacere da giovani e anziani, gestita da Giancarlo Candotto.

Non lontano da Udine, nel comune di Gonars, potete trovare un’osteria speciale. Speciale perché classica e al tempo stesso moderna, frequentata da giovani, da anziani, da chi può permettersi bottiglie alla gigiote vengono tutti, dai giovani agli anziani, per mangiare, bere o giocare a carte di vino molto costose e da chi ha solo voglia di trascorrere un’oretta di relax dopo una giornata di lavoro. Si possono fare molte cose: mangiare una semplice fetta di salame o una costata di manzo alla brace (poche alla volta e solo su prenotazione), si possono bere dei calici di vino, si legge, si chiacchiera, ma ciò che importa davvero è che qui si gioca a carte. Sempre. La Gigiote apre i battenti nel 1950 e da allora è sempre rimasta in gestione alla stessa famiglia: prima come circolo, poi come bar generico, ha ospitato i migliori chitarristi, contrabbassisti e fisarmonicisti locali. Spesso in Friuli i musicisti si muovono in tre e, per inciso, normalmente bevono un sacco di tagli (bicchieri di vino).

Da Gigiote
Nonna Gigjote e Giancarlo

Si stava meglio cinqunt’anni fa” dice con un po’ di nostalgia la signora Benita, l’energica mamma di Giancarlo, attuale titolare “c’erano più libertà e meno soldi, certo, ma la gente era più felice”. Da oltre quindici anni l’osteria ha trovato il suo equilibrio specializzandosi nella mescita di vini di qualità: tanti vini, molto spesso locali, ma anche del resto del mondo, etichette note, altre meno. 
Sarebbe un esercizio abbastanza banale citare i vini che qui vanno per la maggiore, perché il bello de La Gigiote è che Giancarlo applica alla lettera la filosofia del si apre tutto e quindi è possibile bere anche solo un bicchiere (tanto il bis è quasi automatico) delle moltissime etichette scelte con esperienza.

Scopa

Noto a tutti come Carlo o come Gigio, Giancarlo ha dalla sua una grande propensione all’accoglienza: indispensabile quanto rara dote di chi sceglie di dedicare la propria vita alla gestione di un esercizio pubblico di questo genere. Ti fa sentire a tuo agio in men che non si dica, propone vini, ricorda tutto, dirige il traffico di chi entra e chi esce a colpi di grida in friulano e sorrisi, e in tutto questo non rifiuta mai una sfida a carte. Come fa? Gioca in piedi: Giancarlo è il Re della scopa in piedi. Riconosciuto come tale dai frequentatori più affezionati, passa da uno sfidante all’altro con la velocità di chi vuole dimostrare che tutto è possibile. Pochi centimetri del banco di mescita sono dedicati a questa attività, e guai a chi appoggia il bicchiere sul campo di gioco. D’altra parte, anche quando si ha molto da fare, tagli e carte non si rifiutano mai.

  • IMMAGINE
  • Claudio Fabbro
  • Regole del gioco