21 domande veloci e dirette per scoprire qualcosa in più sullo chef e giudice di MasterChef Carlo Cracco.
Un uomo determinato, ma generoso, con la famiglia al centro del proprio mondo e che fa fatica a trovarsi un difetto: le risposte alle domande in stile questionario di Proust, in due righe, sembrano dire questo di Carlo Cracco. 21 domande veloci e dirette per scoprire qualcosa in più sul giudice di masterchef, carlo cracco Il più sexy degli chef italiani ha decretato ieri sera, insieme agli altri due moschettieri della cucina in tv – Barbieri e Bastianich, interrogato la scorsa settimana – il vincitore della terza edizione di Masterchef: Federico. Lui, in verità, è già indaffarato da tempo su altro, ovvero sul nuovo ristorante milanese Carlo e Camilla in segheria: chissà se punta ad altre stelle, il cuoco che voleva farsi prete. Intanto strizza l’occhio dalle pagine dei giornali in veste modello Diadora. A Cracco le copertine piacciono, non vi è dubbio, ma ha sempre il pregio di quel distacco un po’ ieratico (forse merito dei cenni di vocazione) che lo salva dall’egoriferimento insopportabile. Si è sempre circondato di collaboratori bravissimi (qualche maligno dice anche migliori di lui), ma questo è un segno inconfutabile di un narcisismo che scende a patti con l’idea della squadra che vince.
Le risposte di Carlo Cracco al nostro questionario
Il tratto principale del mio carattere
“La tenacia”
L’ingrediente preferito
“Il riccio”
La qualità che desidero in un uomo
“La lungimiranza”
Cosa non mangerei mai
“Tutto ciò che non è fatto con amore”
La qualità che preferisco in una donna
“La determinazione”
Quel che apprezzo di più nei miei amici
“L’allegria”
Il vino del cuore
“Troppi per citarne uno”
Il mio principale difetto
“Mmm…”
La mia occupazione preferita
“Cucinare per i miei cari”
Un piatto non mio che avrei voluto creare
“Non mi sono ancora pentito di nulla”
Il mio sogno di felicità
“Rendere felici gli altri”
Il colore che preferisco
“L’azzurro”
I miei eroi nella vita reale
“Sono tutte persone comuni che fanno parte della mia quotidianità”
La cosa più bella e quella più brutta del mio mestiere
“Bella il rapporto con la gente; brutta il dormire poco”
Quale sarebbe per me la più grande disgrazia
“Non poter condividere ciò che faccio con la mia famiglia”
Il paese dove vorrei vivere
“L’Italia ovviamente”
Quel che detesto più di tutto
“La saccenza”
Il dono di natura che vorrei avere
“Saper disegnare”
Come vorrei morire
“Felice!”
Stato attuale del mio animo
“Indaffarato”
Il mio motto
“Vince solo chi è convinto di poterlo fare“
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