Emergente Sud 2014 ha proclamato i vincitori dell’edizione. Noi abbiamo assaggiato tutti i piatti e stilato la nostra personale classifica dei più buoni.
Campania caput mundi nell’edizione Emergente Sud 2014. Sono entrambi campani, infatti, i vincitori del Premio Chef Emergente e del Premio Pizzaiolo Emergente nella manifestazione organizzata da WItaly. Luigi Cremona è il talent scout per eccellenza del mondo della gastronomia, a lui si devono numerosi eventi del settore. Negli ultimi anni è riuscito a tirar fuori dalle cucine e a dar lustro a molte giovani promesse della cucina italiana. Anche quest’anno Emergente Sud ha riservato sorprese, fino all’ultimo istante la gara è stata contesa. Piatti e presentazioni studiati nei minimi dettagli, con risultati sempre eccellenti, sono stati presentati a una giuria competente che è stata ben lieta di assaggiare e decretare i vincitori.
Cristoforo Trapani, del ristorante Piazzetta Milù di Castellammare di Stabia è il rappresentante degli chef emergenti del Sud che gareggerà nell’edizione nazionale. Il giovane cuoco ha alle spalle una lunga gavetta al seguito di chef rinomati: Antonino Cannavacciuolo e Davide Scabin, per citarne qualcuno.
Una donna è la vincitrice del Premio Pizzaiolo Emergente. Si tratta di Francesca Gerbasio, della pizzeria Pietra Azzurra di Caselle in Pittari, nel cuore del Cilento. Una giovane promessa che è riuscita a sbaragliare la concorrenza maschile mostrando notevole capacità sia nella preparazione dell’impasto che nella fattura della pizza. Abbiamo assaggiato tutti i piatti in gara e abbiamo stilato la nostra personale top 5 con i piatti migliori degli chef emergenti.
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La Margherita di Andrea Godi, della pizzeria Checco Pizza di Lecce. La margherita è il metro di giudizio per chiunque voglia testare una pizzeria e Andrea Godi ha realizzato una pizza dall’impasto gradevole che ben sposava gli ingredienti.
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La Pizza Menaica di Francesca Gerbasio. La vincitrice del Premio Pizzaiolo Emergente del Sud, col suo impasto a lunga lievitazione, ha saputo catturare l’attenzione della giuria della finalissima. Una pizza che valorizza i prodotti del territorio, con alici di Menaica, fave, mozzarella e pecorino.
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Il Panino fritto, con triglia, erbette selvatiche e fiori eduli di Caterina Ceraudo, del ristorante Dattilo. Unica donna in gara tra gli chef, ha saputo dimostrare abilità e competenza, dando un tocco di femminilità al suo piatto.
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Galletto con varianti di mais di Luigi Salomone, del ristorante Marennà di Sorbo Serpico. Un piatto da manuale: la carne è stata cotta in maniera magistrale e le varie consistenze del mais hanno dato il giusto equilibrio al piatto.
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Il Soufflè di spaghetti con ragù e fonduta di provolone del Monaco dello chef vincitore, Cristoforo Trapani: un piatto che ha conquistato giurati e non per l’idea coraggiosa e, soprattutto, per l’interpretazione in chiave innovativa di sapori tradizionali.
- IMMAGINE
- Witaly
- Dora Sorrentino