Michela Vittoria Brambilla ha depositato alla Camera nei giorni passati una proposta di lette per l’abolizione della macellazione dei conigli.
Che i conigli siano animaletti simpatici e teneri non c’è dubbio alcuno, come si possono sollevare poche questioni riguardo la prelibatezza del coniglio all’ischitana o fritto alla maniera toscana; la brambilla propone di abolire la macellazione del coniglio in quanto animale da compagniavederli saltellare in giardino è divertente per i bambini, seguirli e coccolarli altrettanto. Alla stregua di altri animali domestici, sono in grado di fare compagnia e indubbiamente occupano meno spazio di un cane di grande taglia. Da qui alla proposta di legge firmata da Michela Vittoria Brambilla e depositata alla Camera nei giorni passati ce ne passa. La proposta era stata anticipata durante la manifestazione Conigliando&Friends, organizzata a Milano nella Cascina Cuccagna da AAE, l’Associazione Animali Esotici che si batte nella tutela di tutti gli animali considerati non convenzionali.
Quale sia la differenza tra convenzionale e non pone dei quesiti sottili a cui rispondere. Vero che in casa siamo abituati a convivere convenzionalmente con animali d’affezione, come cani, gatti, pappagalli, criceti o pesci rossi; vero anche che siamo abituati a mangiare agnello, pollo, vitella e maiale. La differenza tra queste due categorie di animali non risiede nel convenzionale o meno, quanto semmai nell’abitudine a coccolarli teneramente.
La Brambilla chiede che venga abolita la macellazione dei conigli, che se ne impedisca l’allevamento per la vendita di pelliccia e carne. Senza entrare nel merito delle questioni di scelta alimentare, vegetariana o flexitariana, la domanda che si affaccia per prima nella mente di chi legge la notizia apparsa oggi sui quotidiani è: ma perché i cavalli non sono animali a cui affezionarsi? Raccontatelo a George Clooney che ha convissuto con un maialino vietnamita Max, che peraltro ha pure volato sul jet privato di John Travolta.
I conigli sono animali docili e belli da vedere, pure da accarezzare, ma allora chi ha nella bolla un pesce rosso dovrebbe chiedere la soppressione degli allevamenti di carpe? D’accordo, il pesce rosso non è molto collaborativo ma ci si affeziona pure a lui, vero anche che le carpe non sono bellissime esteticamente ma la bellezza è negli occhi di guarda, diceva qualcuno. Sono solo questioni geografiche e culturali quelle che ci spingono a non mangiare cani o gatti; tanti bambini della mia generazione sono cresciuti con un porcellino d’India (volgarmente, cavie) eppure la cucina peruviana li elegge a ingrediente prelibato come gli istrici o i porcospino.
Un pulcino dalle tenere piume giallicce prima o poi diventa pollo o gallina, a qualcuno è mai venuto in mente di chiedere l’abolizione della pollicoltura? Ora solo perché i maiali grugniscono nella sporcizia non potrebbero essere animali a cui affezionarsi? Senza voler asservire la natura a meri scopi commerciali, siamo ragionevoli: ogni animale è bello e tanti sono anche buoni da mangiare, a ciascuno di noi la scelta.
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