Giro del mondo in 18 spiedini
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Gli spiedini sono bastoncini di legno o acciaio da infilzare con ogni tipo di ingredienti: ecco 18 idee provenienti dalle cucine di tutto il mondo.
Intanto non si può usare il singolare: non si accende la griglia per fare uno spiedino, uno solo, guardarlo triste nel piatto e finirlo prima ancora di essersi seduti a tavola; gli spiedini devono essere molti, magari diversi, sorprendenti, insaporiti con ogni tipo di salsa. A rigore, lo spiedino può comprendere qualunque ingrediente: col termine ci si riferisce infatti al bastoncino di legno o acciaio in cui i vari alimenti sono infilzati. Prendete allora l’amico meno simpatico del gruppo e mettetelo alla griglia. Ecco 18 spiedini dal mondo da assaggiare.
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Spiedini di gamberi e mango. Chi non crede che l’Australia abbia una sua cultura gastronomica, può provare a ricredersi con questi spiedini in cui grossi gamberi appena scottati sono alternati a polpose fette di mango. Per dare ai crostacei un gusto inconfondibile, marinateli con olio, limone, sale, pepe, coriandolo; se vi piace il piccante, anche qualche spolverata di peperoncino in polvere.
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Chicken Satay. Ricetta thailandese in cui il pollo è immerso in una elaborata marinatura, a base di salsa di arachidi, salsa di soia, cipolla, aglio, curcuma, coriandolo, pepe, succo di limone, zucchero di canna. Sulla griglia, bisogna poi irrorare gli spiedini con latte di cocco.
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Chuanr. Anche agli spiedini la gastronomia cinese ha conferito la consueta minuzia: la carne di agnello o capra deve essere tagliata in bocconcini precisi e arrostita su carbone, con fiocchi di peperone, cumino e sesamo. Alla ricetta originaria si sono aggiunte molte varianti: dalla carne di pollo e maiale, alle versioni spettacolose per turisti, con insetti e rettili.
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Yakitori. Se non amate troppo il sushi, quando vi trascinano al ristorante giapponese ordinate questi gustosi spiedini di pollo in cui la carne è fatta marinare con salsa di soia, sakè e zucchero. Se poi i vostri amici amano tanto il sushi da volerlo mangiare proprio in Giappone, scoprirete di poter ordinare, a prezzi diversi secondo la prelibatezza, yakitori composti da differenti tagli di pollo: coscia, ala, cartilagine, fegato e via discorrendo.
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Atsuage tofu. Se al ristorante giapponese abbiamo accontentato gli amanti del sushi e chi non riesce a rinunciare alla carne, rischiavano di rimanere insoddisfatti i vegetariani. Ecco invece un’altra ricetta nipponica a base di tofu tagliato a cubetti e fritto in olio di sesamo. Gli spiedini sono poi guarniti con porro tagliato fine e zenzero grattugiato.
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Frigarui: sono ricchi spiedini romeni in cui si alternano bocconi di carne (maiale, montone, manzo, pollo) e verdure (peperoni, pomodori, cipolle, funghi). Le spezie, come gli ingredienti principali, sono tante e variegate: rosmarino, maggiorana, alloro, santoreggia, aglio, pepe.
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Saslyk. Si usano spiedi molto grandi, davanti ai quali molti di voi avranno la nefasta tentazione di far la battuta: “Si dovrebbero chiamare spiedoni”. Sono un piatto tipico russo, particolarmente diffuso in Polonia e in tutti i paesi dell’Ex Unione Sovietica. La carne usata è generalmente quella di montone, fatta marinare per 2 giorni in acqua minerale con tanto sale e tanta cipolla.
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Pinchos morunos. Tanta paprika, tanto peperoncino: chi non sopporta il piccante passi direttamente al punto 11. In gran parte della Spagna si fa così: la carne di pollo e maiale è insaporita con una miscela di spezie che, oltre alle già citate, comprende: cannella, pepe di Cayenna, origano, coriandolo, cumino, noce moscata. Per stemperare un po’, perché evidentemente gli Spagnoli si sono resi conto, sono spesso serviti con tè alla menta.
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Spiedini di carne agli agrumi. I portoghesi sfruttano il gusto vivo degli agrumi per insaporire i classici spiedini di carne. I bocconcini sono di pollo e vitello, alternati a pezzetti di salsiccia; una volta sistemata sullo spiedo, la carne va infarinata e passata in padella con un po’ di burro e il succo di arance e limoni. Da servire con un rametto di rosmarino.
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Espetada. Specialità tipica dell’isola di Madeira, consiste in un grosso spiedo pendente da un gancio e provvisto di tutto ciò che può rendervi felici. Per la carne si usa soprattutto bovino, da alternare saltuariamente con chorizo e maiale; oltre all’aglio è indispensabile ricoprire i bocconcini con foglie di alloro. Nel piatto sottostante troverete patate, verdure e salse di ogni tipo.
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Sosaties. Sono i classici spiedini sudafricani; si possono comporre con molti ingredienti, ma le ricette più diffuse prevedono carne di agnello e montone, peperoni, cipolle, albicocche disidratate o prugne. Prima di essere infilzata, la carne va fatta marinare nel succo di tamarindo, condito con molte spezie.
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Khorovats. Orgoglio della cucina armena, protagonista di un festival internazionale che si svolge a Akhtala. La carne utilizzata è preferibilmente di montone o agnello, ma si può usare anche il maiale. Rigide norme scandiscono la cottura: la carne è prima tostata su carbone con la propria pelle, poi infilzata con l’osso; la distanza tra il fuoco e gli spiedini deve essere di 12 centimetri.
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Shish Kebab. Tra i tantissimi modi di servire il kebab, la regione turca di Andana propone spiedini a base di carne sminuzzata a mano (nel misto, anche grasso di coda d’agnello), condita con molto peperoncino e peperone dolce.
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Shish Taouk. Specialità diffusa in Israele, Giordania, Siria, Iraq, risulta particolarmente amata in Libano. Il pollo, prima di essere infilzato, è marinato con yogurt e limone, a cui talvolta si aggiunge passata di pomodoro e molto aglio. È accompagnato con tabbouleh e hummus.
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Souvlaki. I greci più pignoli distinguono il kalamaki, la versione originale, dalle numerose riletture. Per il kalamaki si usano bocconcini di carne di due centimetri, lasciati a marinare per una notte in olio e limone e conditi con molte spezie. Il souvlaki (con cui si intende in generale lo spiedino) è poi diventato un diffusissimo cibo da strada, aperto a ogni rivisitazione: per la carne, si spazia dal maiale all’agnello, ma sono diffuse anche ricette di pesce, soprattutto col pesce spada. Può infine essere impiattato e servito con salse, contorni di verdure, riso e pita: Pita Souvlaki e Souvlaki Merìda.
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Kofta. Si tratta di speziatissime polpette mediorientali da cuocere sullo spiedo e servire bollenti; per la carne, si privilegia l’agnello; tra le spezie, cumino, timo, aglio, menta, peperoncino. Da servire con una rinfrescante e acidula salsa allo yogurt.
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Spiedini di pollo Tandoori. È la versione da spiedo della nota ricetta indiana: il pollo deve essere tagliato a cubetti regolari e marinato in olio, limone, zenzero, aglio e miscela per tandoori. Al momento di infilarli nello spiedo di bambù, i bocconcini vanno alternati con ananas e cipolla.
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Corn dogs. Emblema della cucina americana, sono unti al punto giusto, facilissimi da mangiare e incredibilmente ghiotti. Bisogna prendere dei grossi wurstel, passarli in una densa pastella, infilzarli in uno spiedo, coprirli di farina: saranno pronti per essere immersi nell’olio bollente e fritti. Da servire con tutte le salse che riuscite a farvi venire in mente.
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