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7 cose che abbiamo imparato sulle gare di BBQ

di Lorenza Fumelli • Pubblicato 6 Luglio 2015 Aggiornato 10 Novembre 2015 12:19

Nella distilleria di Bonavenutra Maschio, il 4 e il 5 di luglio si è tenuta la prima gara di barbecue internazionale a inviti, in pieno stile American BBQ.

In Italia non c’era mai stata nessuna gara Invitational di American BBQ fino a due giorni fa, quando la Distilleria Bonaventura Maschio è scesa in campo organizzando una delle più incredibili convention tra grillers che si sia mai vista nello Stivale: il 4 e 5 luglio si è tenuto nella distilleria maschio la Prime uve invitational bbq championship la Prime Uve Invitational Barbecue Championship. Con altri giornalisti siamo arrivati a Gaiarine (Treviso) per assistere alla due giorni di gara all’interno della distilleria Maschio, vessati da un caldo impietoso ma coccolati da assaggi eccellenti e rinfrescati da fiumi di bevande, acqua e birra messi a disposizione dagli sponsor. L’accoglienza, impeccabile come sempre, è stata quella di Anna e Andrea Maschio. Un “Mille Grazie” quindi è obbligatorio e sentito verso organizzazione (Bonaventura Maschio) e sponsor (Menabrea, San Pellegrino, Nespresso).

Prime uve Invitational BBQ

Ma cos’è una gara di American BBQ? Non avrei saputo immaginarla così intensa, faticosa, emozionante, ma allo stesso tempo divertente e conviviale. Non avrei saputo immaginare la severità delle regole da rispettare, la complessità del voto, la rivalità affettuosa ma determinata tra i team in gara. Durante le lunghissime ore di preparazione dei rubs e delle carni – durata tutta la notte – abbiamo avuto occasione di immergerci nell’atmosfera infuocata di braci, tra ricette segrete, grandi vini e boccali di birra. Per spiegarlo a voi nel modo più chiaro possibile, ecco cosa abbiamo imparato su una gara di American BBQ attraverso il racconto in 7 punti del Prime Uve Invitational Barbecue Championship.

1. AMERICAN BBQ

BBQ
L’American BBQ ha sempre a che fare con grandi pezzi di carne cotti lentamente e a temperature non troppo elevate, in gergo si dice: LOW and SLOW. In una competizione di BBQ all’americana si può accedere solo su invito e l’invito avviene sulla base del punteggio ottenuto dalle squadre nei contest ufficiali. In questa occasione, le 15 squadre che hanno partecipato sono state scelte tra le migliori squadre europee secondo il punteggio ottenuto l’anno prima al European Barbecue Challenge Cup la gara più rilevante nel continente tra le KCBS (Kansas City Barbecue Society).

2. Kansas City Barbecue Society

Kansas City Barbecue Society

La KCBS è una società no profit dedicata alla promozione delle gare di barbeque, è la più grande organizzazione al mondo di appassionati del genere, con oltre 19.000 membri in tutto il mondo. La KCBS forma la giuria che poi segue oltre 450 gare di barbecue ed è l’organo ufficiale a garanzia della qualità di carne e attrezzature.

3. Categorie

Brisket

Ogni campionato di BBQ vede impegnati i team su diverse tipologie di scontro. Durante il Prime Uve Invitational Barbecue Championship sono state selezionate 7 categorie: le prime 4 dedicate al tipo di carne –  sono le categorie ufficiali della KCBS – e  le atre 3 legate ai distillati Prime Uve (Prime uve Bianche, Nere e Oro). Nel dettaglio:

  1. Brisket: si tratta della punta di petto di manzo cotta intera e affumicata, forse il pezzo più prestigioso della gara e quello della foto qui sopra.
  2. Pork: è la carne di maiale realizzata con una porzione di spalla e una di coppa, il nome del taglio è Boston Butt.
  3. Ribs: le famosissime costolette di maiale affumicate, qui richieste nello stile di Kansas City (ovvero affumicate e laccate con salsa barbecue) o nello stile di Memphis (con un mix di spezie a secco).
  4. Chicken: carne di pollo, chiara e scura.
  5. Dessert: il dolce, rigorosamente cotto al barbecue
  6. Sauce: gara dedicata a una salsa barbecue realizzata con un distillato Prime Uve
  7. Barrel Smoke: o chef Choice, ovvero un’affumicatura presentata liberamente dalle varie squadre ma eseguita rigorosamente con pezzi di legno di una botte utilizzata per l’invecchiamento di Prime Uve (tra quelle affinate in botte).

4. La giuria

La giuria BBQ

I giurati, come già detto, sono selezionati e formati dalla KCBS. I criteri di giudizio sono 3: l’aspetto, il gusto e la tenerezza. Ognuno di questi criteri ha un diverso coefficiente (variabile che concorre al risultato finale): 0,5 per l’aspetto, 1,7 per la tenerezza e 2,7 per il gusto. Il voto più basso viene sempre scartato, se ne tiene conto solo in caso di parità. Per quanto riguarda il valore più importante, ovvero il gusto, è naturalmente soggettivo ma essendo la giuria preparata dal medesimo ente, il giudizio seguirà standard comuni. A partire dalle 11 di domenica 5 luglio, ad orari precisi, i team hanno consegnato i piatti nelle diverse categorie, la giuria ha assaggiato ed espresso un voto, senza sapere in nessun caso a quale team corrispondesse il piatto.

5. I TEAM

I team bbq

I team sono formati da grillers non professionisti e composti da 1 o più elementi, fino a 5/6 per squadra. La non professionalità è una caratteristica comune anche alle ben più famose squadre di BBQ americane. Nessuno in realtà riesce a vivere di grilling e la caratteristica comune a tutti i partecipanti è l’indomabile e incontrollata passione. I costi sono elevati e auto-gestiti, la fatica è davvero tanta, ma il legame che si crea nelle squadre e tra le squadre è unico. Il primo Team italiano, vincitore del Italian Barbecue Championship di Perugia – lo scorso 20 e 21 giungo – è il BBQ4ALL International, Gianfranco Lo Cascio è l’esperto team leader. Da solo un anno gli italiani hanno iniziato a partecipare alla gare europee, non c’è traccia ancora di spagnoli e francesi. Molti gli olandesi, i danesi, i tedeschi, i cechi e naturalmente gli inglesi.

6. Combustibile

McBrikett

Se l’attrezzatura è quella tipica del BBQ, al netto di chi se la costruisce direttamente con le proprie mani, per il combustibile ci sono regole precise: sono ammessi solo legna, carbone e pellet di legno. Per quanto riguarda il carbone da BBQ, la tendenza del momento è il Coconut Charcoal. Realizzato senza utilizzo di sostanze chimiche e ricavato dai gusci delle noci di cocco, sembra avere diversi vantaggi, dal fumo all’odore fino alla durata di combustione. Al Prime Uve Invitational Barbecue Championship abbiamo conosciuto il carbone di cocco dell’azienda McBrikett, sponsor tra gli altri del team campione, il BR.BQ tedesco di John Clement.

7. I Vincitori

clement win

Ed eccolo qui il vincitore assoluto del PrimeUve: è John Clement, americano di origini ma di stanza in Germania, cantate professionista e griller per passione. Sua la frase: “Sometimes you have to be low and slow, sometimes you have to be hard and heavy”. Ha portato avanti la sua gara completamente da solo aggiudicandosi il titolo di Grand Champion, ma ci sono stati anche altri premi. Il Reserve Grand Champion, ossia il secondo classificato, è andato ai nostri BBQ4All International, e questi i premi per ciascuna categoria: BBQ Wiesel per il Pork, Smoke it all per il Brisket, BBQ + per le Ribs, i cechi Sticky D’s BBQ per Chicken, BBQ Wiesel per Sauce, Smoke it All per il Barrel Smoke, BBQ4ALL per il Dessert. Li vedremo tutti nella galleria fotografica che Agrodolce dedicherà all’evento.