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10 modi per riciclare il pandoro avanzato

di Lorella Fabris • Pubblicato 27 Dicembre 2015 Aggiornato 19 Novembre 2020 10:27

Come riutilizzare tutto quel pandoro che, per un motivo o per un altro, è rimasto in dispensa? Ecco 10 idee invitanti.

Il pandoro è uno dei grandi lievitati che non mancano mai sulle tavole natalizie degli italiani. La sua è una storia offuscata e dalle origini non ben definite. Si pensa che sia una ricetta molto antica e che risalga ai tempi della Repubblica Veneziana del 1500, è buono al naturale o farcito, ma il pandoro può anche diventare una base per dolci ma anche che sia l’evoluzione del Nadalin, dolce veronese a 5 punte, oppure che derivi dall’asburgico Pane di Vienna. Certo è che, nel 1884, Domenico Melegatti presentò alla Camera dell’Agricoltura e Commercio del Regno d’Italia, il brevetto di un dolce lievitato ricco di uova e burro dalla forma di piramide tronca a 8 punte, disegnata dal pittore Angelo Dall’Oca Bianca. E fu con la rincorsa di chi riuscisse a prepararlo il più uguale possibile all’originale che il pandoro iniziò la sua scalata verso il successo.

pandoro

È buono sia gustato al naturale, sia accompagnato a salse cremose o alla frutta, o anche utilizzato, dopo le abbuffate natalizie, come base per dolci. Largo spazio alla fantasia e, se volete, Agrodolce vi suggerisce 10 modi diversi per poter riciclare il pandoro.

  • I muffin al pandoro sono prontiMuffin al pandoro. Per ottenere questi deliziosi dolci da colazione, con il frullatore riducete in farina dei cubotti di pandoro tostato. In una ciotola mescolate delle uova con latte, olio di semi, cannella e buccia d’arancia grattugiata e in un’altra la farina di pandoro, della farina integrale di farro e il lievito. Unite il composto umido alle polveri e dividete l’impasto nei pirottini. Infornate a 180 °C per 15 minuti e spolverizzate con zucchero a velo.
  • Tartufini al cioccolato. Lasciate riposare il pandoro nel latte finché non sarà ben imbevuto. Strizzatelo bene, aggiungete della farina di nocciole, dell’arancia candita, qualche goccia di rum e formate delle palline. Dopo il riposo in frigo, passatele nel cioccolato fuso e spolveratele, alternando, con granella di nocciole, mandorle e pistacchio.
  • pudding pandoroPudding di pandoro. Ammollate l’uvetta nel liquore all’arancia e sistemate tutto nel fondo di uno stampo. Adagiate, leggermente sovrapposte, le fette di pandoro tagliate a triangoli, aggiungete della crema inglese e infornate a bagnomaria fino a che la superficie non risulti dorata. Spennellate con della marmellata di arance diluita con un po’ di acqua e spolverizzate con zucchero a velo.
  • Tortine di mele. Imburrate degli stampini monodose da muffin, sistemate una fettina di pandoro sul fondo, spruzzate con un po’ di rum e disponete sopra dei cubotti di mela, un po’ di uvetta ammollata, dei pinoli e un pizzico di cannella. Montate uova e zucchero, aggiungete del latte, dei semini di vaniglia e versate il tutto sul composto. Infornate a 175 °C per circa mezz’ora. Lasciate intiepidire il dolce e spolverizzate con zucchero a velo.
  • Mini soufflé di pandoro. Preparate una crema con latte speziato (lasciato in infusione con stecca di cannella, chiodi di garofano e anice stellato), zucchero, e frumina. Aggiungete delle scorzette di agrumi canditi, unite il pandoro sbriciolato e amalgamate bene. Incorporate dei tuorli e poi le chiare montate a neve con lo zucchero. Imburrate degli stampini da soufflé, cospargeteli con lo zucchero e riempiteli fino a 3/4. Infornate a 175 °C per 25 minuti. Spolverizzateli con zucchero a velo e serviteli subito.
  • Cassata siciliana. Preparate la crema amalgamando la ricotta di pecora, ben sgocciolata, con zucchero, canditi di arancia e scaglie di cioccolato. Foderate il fondo e i fianchi di uno stampo con il pandoro tagliato a fette regolari dallo spessore di 1 cm. Inzuppate con bagna di sciroppo aromatizzato al maraschino e farcite con la crema di ricotta. Chiudete con dell’altro pandoro e mettere in frigo per qualche ora. Capovolgete il dolce, spalmate la superficie col una glassa di zucchero e decorate con frutta candita.
  • Torta al vino passito e fichi. Ammorbidite il pandoro con del vino passito. Sbattete i tuorli con lo zucchero fino a che non saranno spumosi, incorporate dei fichi secchi tagliati grossolanamente, degli aghi di rosmarino tagliuzzati e il pandoro leggermente strizzato. Aggiungete gli albumi montati a neve facendo attenzione a non smontarli. Imburrate e infarinate uno stampo a cerniera, versate il composto e cuocete a 200 °C per una mezz’oretta. Quando la torta è completamente fredda, sformate e spolverizzate con abbondante zucchero a velo.
  • zuppa ingleseZuppa inglese. Preparate una crema pasticcera, dividetela in due parti e in una fate sciogliere delle scaglie di cioccolato nell’altra aggiungete delle nocciole tostate. Foderate il fondo di un contenitore concavo e trasparente con del pandoro, spruzzate di Alkermes e versate mezza crema alle nocciole. Aggiungete delle amarene, coprite con dell’altro pandoro imbevuto e spalmate la crema al cioccolato. Mettete il contenitore in frigo per qualche ora, quindi spolverizzate con cacao e decorate con fettine sottilissime di pandoro tostato e spolverata di zucchero a velo.
  • Torretta di mele caramellate con crumble croccante di pandoro. Caramellate dei dadi di mela, sfumate con del rum e lasciate evaporare. Tostate dei cubetti di pandoro nel forno e componete il dolce in un coppa pasta, stratificando le mele con castagne e un po’ di rapatura di arancia. Alla fine appoggiate il crumble di pandoro.
  • Budino di pandoro. Scaldate assieme latte e panna con una scorza di limone e bacca di vaniglia. Montate i tuorli con lo zucchero e quando la crema è bella spumosa, aggiungete il latte un po’ alla volta. Imburrate uno stampo, adagiate le fette di pandoro e coprite col composto liquido. Infornate a 175 °C per 25 minuti, quindi sfornatelo e lasciatelo intiepidire prima di spolverizzarlo con zucchero a velo e decorarlo con frutti rossi.