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Olio di semi di lino, usi e benefici

di Francesca Spadaro 11 Gennaio 2016 12:44

L’olio di lino ha la più elevata concentrazione di acidi grassi come gli omega 3 e gli esperti consigliano di assumerne 2 cucchiai al dì sempre a crudo.

Il lino è una pianta annuale appartenete alla famiglia delle Linaceae, ha stelo esile e fragile, di lunghezza media (dai 30 ai 60 cm) e alla fioritura sbocciano petali di un azzurro intenso, tanto da farle guadagnare, tra i tanti, anche il titolo di pianta ornamentale. Dai fiori nascono frutti capsulari al cui interno sono contenuti i semi: questi a seconda della varietà, possono assumere da colori bruni fino al giallo paglierino. Dalla lavorazione dei semi di lino si ricava sia la farina che l’olio di lino. Mentre dalle altri parti delle pianta cui facciamo riferimento, ovvero il lino comune o Linum usitatissimum, si ricavano fibre tessili. L’olio di lino, se ottenuto dalla spremitura di semi cotti (essiccati e tostati) è largamente impiegato nella cosmesi, in particolare per la cura dei capelli e della pelle, e nell’industria delle vernici. Quando risulta dalla spremitura dei semi a crudo, diventa un prodotto vegetale commestibile dalle molteplici proprietà benefiche.

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L’olio di semi di lino è particolarmente ricco di acidi grassi polinsaturi o essenziali, quegli acidi grassi estremamente benefici per l’organismo ma che l’uomo, come altri animali, non produce naturalmente per cui necessita di integrarli attraverso la dieta. L’olio di lino, nello specifico, ha la più elevata concentrazione di acido α-linoleico, appartenente alla famiglia degli omega 3, contribuendo così alla regolazione dei livelli di colesterolo nel sangue e al corretto funzionamento del sistema cardiovascolare. Grazie alle sue note proprietà emollienti, l’olio di lino, apporta diversi benefici all’intestino favorendo la sua regolarità. Alcuni studi sostengono l’importanza di assumere quest’olio durante la gravidanza: pare che stimoli lo sviluppo del sistema nervoso del feto. Un altro importante fattore protettivo è determinato dalla presenza di vitamina E: le sue proprietà antiossidanti aiutano a combattere i radicali libri, rallentando i processi di invecchiamento dei tessuti.

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In ambito culinario, gli esperti consigliano di assumerne due cucchiai al giorno e va consumato sempre a crudo: l’olio di semi di lino ha un sapore molto delicato che ricorda quello delle noci appena sgusciate, se riscaldato si rischia di alterarne non solo le qualità organolettiche ma anche le proprietà benefiche e nutrienti. Può essere utilizzato per condire insalate, o per completare zuppe. Se si desidera integrarlo nell’alimentazione quotidiana, lo si può aggiungere allo yogurt per la colazione oppure ad un frullato di frutta fresca di stagione. Per uno spuntino completo e nutriente, lo si può versare su una fetta di pane ai cereali. Può essere utilizzato come integratore anche durante lo svezzamento dei bambini: aggiungetene un cucchiaino alle prime pappe e ricordando di utilizzarlo sempre a crudo.

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