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Il grano saraceno in 5 ricette da provare

di Francesca Panozzo 12 Gennaio 2016 15:36

Il grano saraceno, conosciuto anche come grano nero, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Poligonacee, la stessa del rabarbaro, anche se commercialmente è considerato un cereale. Arrivato in Italia nella metà del XVI secolo, il grano saraceno oggi è un presidio Slow food della Valtellina. Ha un fusto cilindrico, glabro, di colore verdognolo con

Il grano saraceno, conosciuto anche come grano nero, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Poligonacee, la stessa del rabarbaro, anche se commercialmente è considerato un cereale. Arrivato in Italia nella metà del XVI secolo, il grano saraceno oggi è un presidio Slow food della Valtellina. Ha un fusto cilindrico, glabro, di colore verdognolo con sfumature rossastre; foglie laceolate e fiori bianco-rosati. I frutti, commestibili, hanno una forma particolare: sono piccoli, triangolari di colore verdastro-marroni con sfumature violacee. Per 100 g di prodotto, il grano saraceno sviluppa circa 343 kcal; è ricco di sali minerali, in particolare ferro, di amidi e proteine. Inoltre è completamente privo di glutine, ciò lo rende adatto a chi soffre di celiachia.

Grano saraceno

La raccolta avviene a ottobre, ma il grano saraceno è disponibile tutto l’anno sotto forma di farina o di chicchi. Una porzione media è di 70 g; ricordatevi, prima di cuocerlo, di sciacquarlo ripetutamente fino a ottenere un’acqua limpida; va poi tostato in padella per un paio di minuti prima di aggiungere tanta acqua calda pari al doppio del suo volume. Deve cuocere almeno 20/25′. Se non lo avete mai mangiato, vi proponiamo 5 ricette per cominciare a conoscerlo:

  1. 01.GranosaracenoStillLife01Insalata di grano saraceno. Cuocete il grano saraceno in acqua salata. Una volta pronto, raffreddatelo e mettetelo in una ciotola. Aggiungete pomodori a dadini, feta sbriciolata, fettine di scalogno e olive taggiasche ripassate in padella seguendo la ricetta di Agrodolce. Condite con sale e olio extra vergine e servite.
  2. Polenta taragnaPolenta taragna. Il grano saraceno è un in gradiente essenziale della polenta taragna che differisce dalla polenta classica proprio perché ottenuta da un mix di due farine: mais e grano saraceno e ha quindi un colore più scuro. La si può servire accompagnata da carni o sughi, ma noi per la presentiamo con burro e fontina.
  3. PizzoccheriPizzoccheri. I pizzoccheri sono un piatto tipico della Valtellina. Si tratta di una sorta di tagliatella più spessa e corta, fatta di farina di grano saraceno, condita con verza e patate e arricchita da strati di formaggio, casera e parmigiano. Solitamente vengono serviti ben caldi in cocci dai bordi alti.
  4. GalettesGalettes. Le gallettes sono crepes fatte di farina di grano saraceno, tipiche della Bretagna. Di colore più scuro rispetto alle normali crepes, sono quasi esclusivamente ripiene di farce salate. La farcitura classica è infatti quella a base di prosciutto, formaggio e uovo, ma poi ognuno si può sbizzarrire in base ai propri gusti. Noi intanto vi insegniamo a fare una crepe con tutti i crismi, alla farcia ci pensate voi!
  5. Grano saraceno al forno con le verzeGrano Saraceno al forno con la verza. Lessate il grano saraceno aggiungendo nell’acqua del rosmarino. Una volta cotto conditelo con olio e parmigiano. Stendete su una placca da forno unta e spolverizzata di pangrattato, delle foglie di verza precedentemente sbollentate in acqua salata e ricopritele con il saraceno. Formate degli strati alternando il cavolo e il grano e assicuratevi di finire con quest’ultimo. Ricoprite l’ultimo strato con della besciamella aromatizzata al timo e mettete in forno per un quarto d’ora, azionando la funzione grill negli ultimi minuti per gratinare la superficie.