3 tonnellate e mezzo di cagliata da Germania e Irlanda sono state sequestrate in un caseificio della Murgia barese in pessimo stato di conservazione.
Tre tonnellate e mezzo di cagliata proveniente da Germania e Irlanda, con valore di circa 90mila euro, sono state sequestrate in un caseificio della Murgia barese perché in pessimo stato di conservazione e congelata in modalità non conforme alle corrette procedure. L’indagine è nata dopo un’analisi sui prezzi di vendita al dettaglio, notevolmente superiori al costo della materia prima. Un cittadino barese di 59 anni, titolare dell’attività, è stato deferito dall’Autorità Giudiziaria.
Sul caso è intervenuta anche la Coldiretti: “Sono questi i comportamenti – dichiara il presidente Roberto Moncalvo – che provocano una distorsione del mercato, deprimono i prezzi pagati agli allevatori italiani e causano la chiusura degli allevamenti. Di fronte a questa escalation di truffe e inganni per salvare il made in Italy non c’è più tempo da perdere e occorre rendere subito obbligatoria l’indicazione di origine del latte in tutti i prodotti lattiero caseari per garantire la trasparenza dell’informazione e la salute dei consumatori”. In Italia, infatti, una mozzarella su quattro in vendita è ottenuta dalle cagliate e non direttamente dal latte.
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