A Cultural Paris, al Bastille Design Center di Parigi dal 2 al 4 aprile, parteciperanno molti chef italiani: scopriamoli insieme.
La cultura alimentare italiana arriva al Bastille Design Center di Parigi dal 2 al 4 aprile e vedrà una parterre di chef, pizzaioli, panificatori, sommelier, enologi esprimersi al meglio in più di 30 eventi atti ad esplicare l’importanza della dieta mediterranea. Ci riferiamo, ovviamente, a Cultural Paris. Chi saranno gli chef italiani dell’evento ideato da Mauro Bochicchio? Scopriamoli insieme.
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Eugenio Boer è uno chef pellegrino. Nella sua cultura culinaria si amalgama il DNA della Liguria, della Sicilia e dell’Olanda, intarsiato a dovere da una passione che scorre veloce oltre il grembiule infarinato della nonna per poi innalzarsi a sana ossessione per l’arte del buon gusto, quello rigoroso, elegante ed esteticamente appetibile.
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Sergio Preziosa si esprime al meglio a Parigi presso il Caffè Stern della famiglia Alajmo. Mani sapienti, talento e tanta passione fanno dello chef il fiore all’occhiello della famiglia Alajmo e in particolare modo del 3 stelle Michelin Massimiliano, col quale ha lavorato per oltre 4 anni.
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Michele Farnesi ha lo spirito e il cuore aperto dei toscani e, come i suoi compatrioti poeti, anche lui sa far sognare, ma attraverso una scrittura che passa dalle mani, ai fornelli, al piatto. Dopo l’esperienza a fianco di Massimo Bottura presso l’Osteria Francescana, in cui ha perfezionato l’arte della panificazione, ha lasciato il Bel Paese per recarsi a Parigi dove è al timone del suo ristorante, Dilia.
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Giuseppe Iannotti è un mix di caparbietà, perseveranza, talento e capillare conoscenza delle materie prime. Uno chef autodidatta che dalla tradizione trae spunto senza rimanerne schiavo, bensì avventurandosi continuamente nella giungla dell’inventivo culinaria, nella ricerca maniacale della miglioria applicata a tutte le sfumature della ristorazione, racchiuse nel suo regno, il Krèsios.
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Oliver Piras e Alessandra Del Favero sanno avvolgere il loro operato in un involucro d’amore. Coppia dietro i fornelli e nella vita, la loro espressione culinaria è in perenne equilibrio e interseca adagio le rispettive esperienze che vanno a concretizzarsi nel ristorante Aga. Il risultato è una cucina che pullula di contrasti, in cui i sapori si accarezzano vicendevolmente creando modulazioni affascinanti e audaci.
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Christian Milone è artefice di una cucina istintiva, futuristica, variegata. Dalla velocità delle due ruote (è un ex ciclista) il suo spirito si è traslitterato in arte culinaria, col risultato entusiasmante di piatti spettinati sotto le cui creste si celano emozioni e sapori ancora da svelare. Al comando della Trattoria Zappatori e della sua Gastronavicella, dove coltiva ortaggi di ogni fattezza per farne capolavori.
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Denny Imbroisi è, secondo Le Figaro, lo chef italiano migliore di Parigi. Nativo di Mantova, ma con origini calabresi, ha una preparazione classica e uno spiccato talento che lo conduce fino alla cucina di Alain Ducasse e, infine, nella sua avventura da protagonista come patron del bistrot Ida a Parigi. La sua cucina si ispira ai grandi maestri, si dilata sui tempi di cottura diversi, sulla consistenza e l’uso delle spezie e su una creatività sfrenata in cui Francia e Italia vanno d’amore e d’accordo.
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Cristoforo Trapani, originario della Campania, avvolge i suoi piatti della tradizione dalla quale è stato forgiato, senza evitare i colpi di testa della creatività e della sperimentazione. A 27 anni ha già avuto modo di apprendere l’arte della ristorazione dai più grandi maestri del nostro tempo, quali Heinz Beck, Moreno Cedroni, Antonino Cannavacciuolo e Davide Scabin. Verace, sincero e autentico.
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Angelo Sabatelli ha fatto tesoro della sua esperienza in Asia (Jakarta, Hong Kong, Shanghai) e l'ha saputa infondere nelle pietanze del suo ristorante in Puglia, unendo la tecnica e i sapori orientali alla cucina tradizionale pugliese.
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Vitantonio Lombardo: 10 anni passate nelle cucine di tutta Italia, lo chef Lombardo è l'anima della Locanda Severino di Caggiano, in provincia di Salerno.
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Floriano Pellegrino ha aperto a Lecce il ristorante Bros insieme ai fratelli Francesco e Giovanni. Insieme ai suoi inseparabili compagni di avventure ha fatto esperienza nelle cucine di tutta Europa, imparando da Redzepi, Atxa, Gagnaire e molti altri.
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- Luciano Pignataro