Top Chef Italia: le anteprime in esclusiva
Tof chef arriva in Italia, venite a scoprire le anticipazioni sull’edizione 2016, che andrà in onda sul canale Nove.
Siete amanti dei coltelli e dell’alta cucina? È in arrivo il programma che aspettavate. Dal 2006 al 2016. Arabia, Canada, Chile, El Salvador, Finlandia, Francia e Belgio, Grecia, Idonesia, Messico, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia, Stati Uniti, Vietnam top chef sbarca finalmente in italia: siamo stati all'anteprima negli studi del programma e dulcis in fundo anche l’Italia. Di un paio di mesi fa l’annuncio, negli Usa, del rinnovo del programma per la 14esima stagione. Per chi ancora non sapesse di cosa stiamo parlando, per chi non fosse aggiornato su rumors e notizie che il piccolo schermo offre agli appassionati di reality a tema food, il 2016 sarà l’anno in cui Magnolia lancia sul Nove Top Chef Italia. #sapevatelo. Se siete curiosi di sapere di cosa si tratti, le 13 stagioni Usa ci vengono prontamente in aiuto. Qualche golosa indiscrezione l’abbiamo carpita durante il tour che la produzione ha riservato a pochi fortunati giornalisti. Tra cui noi. Pregustate quello che abbiamo potuto scoprire per voi. Quali sono le differenze rispetto ai format che conosciamo?
Concorrenti
I concorrenti (sempre più di una dozzina) sono selezionati tra chef professionisti, si contendono, sfida dopo sfida, un ricco bottino. Un premio in denaro e la possibitá di migliorare il proprio ristorante. Nessun stellato tra i banchi, solo giovani tenaci e di talento che sanno come si lavora in brigata. Non si indugia in eventuali scontri o liaisons tra i concorrenti. L’unico momento in cui potremo spiare nel dietro le quinte sarà quando i concorrenti ormai salvi, potranno guardare gli avversari lottare per rimanere in gara.
Location
La location. Si sa, gli Stati Uniti sono luogo di commistioni enogastronomiche e influssi coloniali. Ogni anno il programma si sposta per approfondire le tradizioni di una città in particolare. Alcuni concorrenti ne risultano agevolati, altri devono fare i conti con tradizioni e tecniche lontanissime dalle proprie capacità. Nella fase finale, quando sono in gara solo una manciata di chef, la location cambia e le prove si fanno man mano più ardue. Elemento di sicuro interesse: in Italia il legame con il territorio non mancherá. Molti i professionisti del settore ospiti delle 8 puntate: chef e non. Sicuramente una delle caratteristiche più interessanti del programma.
Prove
Le prove, 3 per ogni puntata, portano ad assottigliare il numero di quanti ambiscono alla vittoria. Nella prima prova -di abilità, tecnica, creatività- la Quickfire Challenge, si decreta lo chef migliore. In palio l’immunità per la successiva prova ad eliminazione o un grosso vantaggio per arrivare indenne alla fine della puntata. A seguire il cook off e il final blade, a decretare chi lascerà la puntata. Ma non aspettatevi episodi statici, il colpo di scena è dietro l’angolo. E le prove avranno complessità incrementale. Gli aspiranti Top Chef saranno costretti a massimizzare il poco tempo a loro disposizione, correndo qua e là per lo studio (zona di taglio, forni e piani cottura sono distanti tra loro ), dividendo i compiti e ottimizzando le materie prime a disposizione. D’altronde sono già chef, questo dovrebbe essere il loro lavoro quotidiano. A decretare il migliore, nella versione US, una pletora di nomi altisonanti della ristorazione che di tanto in tanto si arricchisce di un giudice ospite.
I giudici
Non temete! Non sentirete la mancanza del carismatico e rassicurante Tom Colicchio (di origini italiane lo chef è co-fondatore di Gamercy Tavern, ristorante di New York, oltre che giudice imparziale di numerosi food-reality) né degli altri esponenti blasonati della ristorazione americana. la versione italiana vanta un numero maggiore di stelle Michelin rispetto alle edizioni estere, ben 9. L’alta ristorazione, la professionalità, la lungimiranza e l’estro.
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Annie Féolde: origini francesi, grande charme, 3 stelle Michelin appuntate sul petto. Dall'incontro con Giorgio Pinchiorri nasce L'Enoteca Pinchiorri e niente possono il fuoco e le fiamme che nel 1992 devastano la cantina, il ristorante rimane tra i più interessanti e prestigiosi di Italia dagli anni '70 fino ad oggi. Il programma sarà impreziosito da questa presenza elegante, professionale e discreta, o il ruolo di giudice mostrerà il piglio della chef nizzarda?
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Mauro Colagreco: tra Italia, Argentina e Francia, lo chef di Mirazur estende la propria cultura gastronomica tra le origini italiane e i colori caldi dell'America del Sud. Tutti gli elementi tradizionali vengono resi ancora più preziosi in territorio francese. Di certo ha tanta Italia nei suoi piatti. Puntiamo su di lui per il ruolo di giudice enigmatico, severo ma giusto.
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Giuliano Baldessari: dai grandi alberghi alpini, alle navi da crociera, dalla Francia continentale alla corte degli Alajmo. Il percorso che ha forgiato la mano dello chef trentino si concretizza nel 2013 nel ristorante Aqua Crua, e solo due anni dopo con la prima stella Michelin. Uno chef di sostanza e dedizione, tra i quattro il meno noto al grande pubblico. Senz'altro la rivelazione al tavolo dei giudici.
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Moreno Cedroni: e non ci sarebbe altro da dire. La Madonnina del Pescatore a Senigallia è porto in cui attraccano la sua fantasia e il gusto per la genuinità degli alimenti. Di una frizzantezza da cogliere al primo incontro, possiamo ipotizzare sia il più diretto tra i giudici.
Chi sarà il primo a intimare “Metti via i coltelli e lascia lo studio“?
Se siete curiosi di vedere altre foto dello studio, scorrete la nostra galleria fotografica.
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