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Cucinare in campeggio: tutto il necessario

di Mas Silleni

Il campeggio è un modo di viaggiare molto in voga, ma come fare a cucinare in mezzo alla natura senza doversi caricare di utensili e cibo?

Il canto delle cicale, la via lattea nel cielo, le chiacchierate serali davanti al falò: le vacanze in campeggio sono le più distanti dalla routine quotidiana, e quindi le più spensierate e rilassanti. A contatto con la natura i bisogni dell’uomo civilizzato sembrano ridursi drasticamente: in una notte stellata il sacco a pelo potrebbe essere tutto ciò che serve per vivere una delle migliori esperienze dell’anno. Eppure, mangiare fa decisamente parte delle necessità essenziali, e quanto più il luogo del campeggio sarà ameno e tranquillo, tanto più sarà complicato farlo soddisfacendo anche la propria golosità. Un fornelletto o un fuoco da campo può rivelarsi fonte di grandi scorpacciate o di borbottii insoddisfatti: che si campeggi sulla scogliera amalfitana o nei fiordi d’Islanda, per quanto riguarda il cibo (ma non solo) è importante iniziare a prepararsi prima della partenza.

  1. shutterstock_154558049Il fornello: a meno che non abbiate pianificato di trascorrere tutta la vacanza in un campeggio perfettamente attrezzato con cucina in comune, dovrete portare con voi tutto l’occorrente per mettervi ai fornelli – partendo proprio dai fornelli. Se vi muoverete in auto e progettate un campeggio stanziale, potrete acquistare nei negozi specializzati fornelli portatili molto simili a quelli domestici, con una piccola bombola a gas integrata: una volta arrivati, vi basterà trovare una superficie piana su cui appoggiarli, per poi dedicarvi a spacchettare le stoviglie. Ma se invece vi recherete sul posto in aereo o se pensate a un viaggio zaino in spalla, avrete bisogno di un fornelletto più leggero e spartano: i più piccoli si collegano direttamente ad apposite cartucce di gas, che spesso fungono anche da base, altri, più costosi ed efficienti, funzionano con ogni tipo di combustibile liquido (benzina compresa), grazie a serbatoi ricaricabili. In ogni caso, in aereo non potrete portare né gas né combustibile: dovrete fare acquisti sul posto, accertandovi eventualmente che gli attacchi di cartuccia e fornelletto siano compatibili – un problema che non si pone con i serbatoi da ricaricare con i liquidi.
  2. shutterstock_311960099Le stoviglie: se viaggiate zaino in spalla avrete bisogno di ridurre peso e ingombro al minimo, quindi date spazio a piatti e tazze in alluminio, che possono trasformarsi in pentole senza nessuno sforzo. Esistono appositi manici a pinza in plastica che vi eviteranno il rischio di scottature. Non dimenticate comunque una pentola più profonda, essenziale per cuocere riso, zuppa o persino pasta. Inoltre, se vi sposterete all’estero, portare la moka (e una piccola scorta di caffè macinato) potrebbe essere una buona idea: può sembrare superflua, ma per molti è l’unico modo di iniziare la giornata con il sorriso. Per tutti gli altri, un’ottima scusa per attaccare bottone con i vicini di tenda.
  3. shutterstock_184979150Alimenti. Con un po’ di spirito di adattamento su un fornello da campeggio si può cucinare quasi di tutto. Se non avete limiti di trasporto, o se contate di campeggiare vicino a un centro abitato dotato di un negozio di alimentari, potrete preparare gli stessi piatti della cucina di casa. Altrimenti, puntate su alimenti leggeri e nutrienti, che non vadano a male. La pasta potrebbe sembrare la candidata ideale, ma considerate che richiede una pentola capiente per la cottura; riso e cous cous sono facili da cuocere e da condire con qualunque tipo di verdura o carne. Anche i salumi sono una risorsa da non sottovalutare: un salame ben stagionato si conserva a lungo fuori dal frigo, e può servire a preparare panini, per uno spuntino o per insaporire una zuppa liofilizzata – una scorta d’emergenza poco golosa ma che potrebbe salvare la serata in un parco nazionale in cui l’unico negozio chiude alle diciotto.
  4. shutterstock_376511425Condimenti: possono migliorare ogni pasto ed essere difficili da trovare: non è raro dimenticarsi il sale, e poi dover scegliere se mangiare sciapo o acquistarne non meno di un chilo in una piccola bottega locale. Prima di partire procuratevi zollette o bustine di zucchero, un piccolo barattolo con il sale che riterrete necessario, una bottiglietta riempita con olio d’oliva.
  5. shutterstock_421323520Dove cucinare: che utilizziate un fornelletto o un fuoco libero, è fondamentale trovare un posto adatto per mettervi a cucinare. Alcuni campeggi dispongono di aree coperte appositamente attrezzate, con piani di metallo o pietra su cui appoggiare i fornelli, altri propongono solo tavoli di legno, che possono andare bene per un fornelletto, ma certamente non per attrezzature più complesse o incontrollate come i barbecue usa e getta. Anche il terreno, sgombro e in un luogo riparato dal vento, può andare bene per una cucina da campo. In questo caso, se vi trovate lontano da alberi e disponete di una fonte d’acqua nelle vicinanze, e se i regolamenti del luogo non lo vietano, potete anche accendere un falò, con legna portata da voi o raccolta nelle vicinanze: scegliete rami secchi per il fuoco, verdi per infilzare salsicce e verdure da cuocere sulla fiamma. In ogni caso, una volta terminate cena e chiacchere, spegnete il fuoco usando l’acqua. Limitarsi a calpestarlo potrebbe portarvi a trascurare qualche brace accesa, e sarebbe un peccato (oltre che un reato) distruggere in questo modo il luogo in cui avete trascorso una serata tanto piacevole.