Home Bevande 10 cocktail con vodka da provare prima che finisca l’estate

10 cocktail con vodka da provare prima che finisca l’estate

di Veruska Anconitano

La vodka è un distillato ottenuto da cereali o patate molto utilizzato per i cocktail, vediamone 10 da provare. Da quelli facili facili da replicare in casa a quelli che necessitano di un barman per essere gustati alla perfezione magari prendendo un aperitivo tutto estivo.

Siete sicuri di conoscere tutti i cocktail con la vodka? Ottenuta dalla fermentazione e distillazione di cereali e (o) patate, la vodka è considerata una delle bevande più antiche del mondo proprio perché preparata con ingredienti alla portata di tutti, ovvero acqua, alcol e cereali/patate. Se Polonia e Russia detengono il primato nella produzione e anche nel consumo di vodka, questa bevanda si sta diffondendo sempre di più ovunque, bevuta liscia o consumata in altri modi, anche più elaborati. Ecco 10 cocktail per bere la vodka.

Vodka Martini

shutterstock_222358444 Vodka Martini è  il drink di James Bond che lo chiede “agitato, non mescolato”, si consuma prevalentemente come aperitivo ma nulla vieta di ordinarlo per un post cena. Vodka e Vermut dry sono i due ingredienti principali ma la realizzazione del cocktail può essere classica con mescolamento degli ingredienti tutti insieme oppure secondo il metodo In&Out ovvero lasciando infondere ghiaccio e Vermut e aggiungendo la vodka solo alla fine.

Vodka Sour

Agrodolce Vodka Sour è dedicato a chi cerca un long drink leggero e fresco, il Vodka Sour si prepara mescolando vodka, limone e sciroppo di zucchero in maniera tale che nessuno dei tre ingredienti sovrasti gli altri. Annoverato tra i cocktail estivi per eccellenza, si serve con o senza ghiaccio.

White Russian

Agrodolce White Russian è un cocktail difficile perché a base di vodka, liquore al caffè e panna fresca e dunque decisamente non leggero. Nato agli inizi del ‘900 in Russia insieme al fratello più minore, il Black Russian, e consacrato da film e romanzi di genere. Il suo sapore può ingannare sulla presenza di alcol.

Black Russian

Agrodolce Black Russian: due ingredienti, vodka e caffè, caratterizzano questo cocktail che nasce in Belgio ma spopola in primis in Russia e poi nel resto del mondo. Viene considerato il fratello minore del White Russian per l’assenza della panna che lo rende adatto anche agli uomini.

Screwdriver

Agrodolce Screwdriver: due ingredienti nonostante un nome forse difficile da pronunciare, lo screwdriver è ancora poco diffuso in Italia ma la combinazione vodka + succo d’arancia è garanzia di successo, specie se l’arancia è spremuta a freddo.

Long Island Iced Tea

Agrodolce Long Island Iced Tea: nonostante il nome, nel Long Island di tè non c’è neanche l’ombra e anzi questo cocktail che negli anni Novanta spopolava si prepara solo con rum bianco, gin, vodka, triple sec, sweet&sour (succo di limone e zucchero liquido) e cola.

Bloody Mary

Agrodolce Bloody Maryun cocktail a base di vodka dal sapore particolare e unico per via della presenza di pepe, tabasco e salsa Worcestershire. Ideale per l’aperitivo, il Bloody Mary si accompagna di solito al gambo del sedano che ne spegne il sapore forte.

Cosmopolitan

Agrodolce Cosmopolitan: grande classico tra i cocktail, di derivazione americana e consacrato dalla serie tv Sex and the City, il Cosmopolitan deve la sua fama non solo agli ingredienti (vodka, succo di lime, cranberry e triple sec) ma anche al bicchiere dentro cui viene servito, la coppa Martini. Nato per soddisfare le donne, è oggi uno dei cocktail a base di vodka più amati nel mondo.

Caipiroska

Agrodolce Caipiroska: vodka, succo di lime e zucchero di canna grezzo per uno dei cocktail più famosi di sempre. Famoso al punto tale da essere l’ideale accompagnamento per gli aperitivi e le serate estive insieme al mojito.

Moscow mule

Agrodolce Moscow mule: nato per dare nuovo lustro alla vodka Smirnoff e alla ginger beer, il Moscow mule è diventato negli anni uno dei classici cocktail da preparare e servire dopocena. La sua particolarità era un bicchiere di rame dentro il quale era servito ma oggi si serve in prevalenza nel rock alto.