La Bolkestein è una norma che regolarizza le concessioni di beni demaniali, mercati rionali compresi: ecco cosa succederà a partire dal 2018.
Da anni in Italia una normativa pende come una spada di Damocle sui mercati del Paese: è la direttiva comunitaria Bolkestein.le concessioni saranno affidate tramite gare pubbliche, con limiti minimi e massimi di durata Questa prescrizione prevede la concorrenza per concessione di beni demaniali, tra cui anche gli spazi pubblici destinati ai banchetti per la vendita al pubblico. Compresi i mercati rionali. La direttiva, numero 2006/123/CE, prende il nome da Frits Bolkestein (commissario europeo per il mercato interno) che l’ha curata e sostenuta e si concentra sui servizi del mercato unico europeo. Finora in Italia le concessioni in scadenza sono state sempre rinnovate in maniera automatica, quasi come fosse un rapporto privato tra operatori e Stato e senza messa a bando. A luglio dell’anno scorso, la Corte di Giustizia europea ha stabilito invece che le proroghe automatiche non sono più possibili: è stato quindi deciso che l’Italia dovrà rimettere in gara tutte le concessioni. Gare pubbliche, trasparenti e imparziali, adeguatamente pubblicizzate, con limiti minimi e massimi di durata entro i quali le varie regioni potranno fissare i propri paletti di tempo.
Per i commercianti, uno smacco che porta con sé il terrore di perdere il posto di lavoro: dà infatti la possibilità a nuovi operatori, stranieri compresi, di poter iniziare l’attività lavorativa, vincendo la concessione di uno spazio pubblico tramite regolare gara. Il timore, per chi già lavora da tempo nel settore, è che la liberalizzazione consenta ai nuovi arrivati di soffiare il posto ai più anziani o ai veterani del mestiere. Nei giorni scorsi la tensione tra ambulanti e governo è arrivata alle stelle, con tanto di protesta in piazza, definendo la norma “un vero esproprio di Stato ai piccoli e micro commercianti”. La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha accolto le proteste dei lavoratori e prorogato fino a tutto il 2018 la direttiva per gli ambulanti: le concessioni sono quindi estese fino al 31 dicembre prossimo, comprese quelle per cui erano state già avviate le procedure di assegnazione.
Gli ambulanti locali possono quindi tirare un sospiro di sollievo, almeno fino alla prossima scadenza, in attesa di mettere in regola i mercati rionali. Il vero problema è che la nuova normativa, pur prevedendo tutele per chi già opera in un determinato mercato o spazio, non tiene conto di un problema, ancora una volta, molto italiano: l’abusivismo. Alcuni dei nostri mercati non sono infatti a norma e, proprio per questo, gli spazi non potranno mai essere messi a bando. Ciò significa che, se quel banchetto sotto casa, sempre aperto e che tanto ci piace non sarà a prova di legge entro fine 2018 (salvo altre proroghe) potremmo dire addio, a partire dal 2019, al nostro caro verduraio di fiducia. E voi? Cosa ne pensate?