Dal 4 al 6 marzo presso il centro congressi Mi.Co di Milano torna Identità Golose: ecco cosa vorremmo vedere all’edizione 2017.
Per molto tempo l’alimentazione è stata essenzialmente un fatto pratico. In gran parte delle cucine si seguiva la tradizione o si improvvisava, nel semplice tentativo di rendere gli alimenti buoni e nutrienti. l'offerta del congresso è tale da sentirsi disorientati, si vorrebbe seguire ogni incontro Ma ormai da tempo il cibo è diventato il centro di discorsi più o meno teorici, che spesso non si svolgono né ai fornelli né al tavolo da pranzo: dal 2005 esiste addirittura un congresso tutto dedicato alla cucina d’autore. In 13 anni Identità Golose, la manifestazione ideata da Paolo Marchi, ha toccato tre continenti e coinvolto centinaia di chef, chiamati a parlare di fronte a un pubblico che paga per ascoltare, e non per mangiare. Dal 4 al 6 marzo 2017 Identità Golose tornerà a Milano: nelle quattro sale di Mi.Co., il palazzo congressi di via Gattamelata, si susseguiranno gli interventi di cuochi ed esperti, mentre i fornitori saranno impegnati a presentare le novità che troveremo fra qualche mese nei piatti o ad arredare gli ambienti dei ristoranti blasonati. L’offerta del congresso è tale da sentirsi disorientati; meglio fare luce sugli eventi da non perdere!
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Per chi arriva in Lombardia apposta per l’occasione, un buon inizio saranno gli interventi della mattinata di sabato 4 marzo, nell’Auditorium: il tema è proprio la regione ospitante. La Lombardia sarà presentata dal centro metropolitano (ci penserà lo chef Cesare Battisti, del Ratanà) alla Valtellina di Gianni Tarabini, dalla cucina pop di Davide Oldani a quella creativa ed elegante di Giovanni Santini.
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Ma quest’anno Identità Golose punta ad arrivare lontano: il tema principale del congresso sarà infatti La forza della libertà: il viaggio. Domenica 5 e lunedì 6 la sala Auditorium sarà interamente dedicata all’argomento: sul palco si alterneranno nella prima giornata chef come Enrico Crippa, Cristina Bowerman, Massimiliano Alajmo.
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Dall’Asia, sempre domenica 5 e lunedì 6, arriveranno Umberto Bombana (bergamasco che pochi giorni fa è stato premiato alla cerimonia dell’Asia’s 50 Best Restaurants per la carriera e per i ristoranti Otto e mezzo a Hong Kong, Shanghai e Macau) e Paul Pairet, ideatore di Ultraviolet, ristorante multisensoriale a Shanghai; da Copenaghen si attende l’intervento di Christian Puglisi, del ristorante ecosostenibile Relae; mentre dalle Dolomiti e dalla capitale arriveranno rispettivamente Norbert Niederkofler e Heinz Beck. La prima giornata si chiuderà con il confronto fra la pizza partenopea di Franco Pepe e quella di Sara Minnick, che rivendica con orgoglio la propria identità di Portland.
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Lunedì 6 nella Sala Auditorium sarà il turno, fra gli altri, di Massimo Bottura, di Carlo Cracco, di Paolo Lopriore e di Niko Romito. In chiusura è previsto l’intervento di Hilde Soliani e di Enrico Bartolini: a loro il compito di svelare come le fragranze di una creatrice di profumi possano combinarsi con i piatti di uno chef da quattro stelle Michelin in quattro ristoranti.
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La libertà di viaggiare non ha però necessariamente bisogno di confini così ampi: per chi preferisce rimanere vicino casa, lunedì 6 marzo, nella sala blu 1 andranno in scena le Identità di Montagna e di Mare. Alfio Ghezzi, chef della Locanda Margon, racconterà dei monti di Trento; Moreno Cedroni parlerà dei suoi ristoranti sulla costa adriatica; mentre Giulio Terrinoni si dedicherà al mare messo in tavola nel centro di Roma, sede da poco più di un anno del suo ristorante Per Me.
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Se siete invece curiosi delle ultime novità in merito alla cucina vegetariana e del territorio, gli interventi da non perdere saranno sabato 4 marzo, nella sala blu 2. Qui si racconteranno le Identità Naturali: un’occasione per scoprire la cucina vegana nei discorsi di Daniela Cicioni e Simone Salvini; ma anche per rivelare l’essenzialità di Antonia Klugmann, che nel suo ristorante L’Argine a Vencò (Gorizia) ama utilizzare i propri ortaggi tanto quanto le erbe spontanee.
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Gli interventi, in tre giorni di congresso, saranno molti più di quelli che qui è possibile presentare: se nel leggerli vi sentite già indecisi, non dimenticate che ogni giorno ci sarà la possibilità di una pausa frizzante. Da sabato a domenica, dalle 12 alle 15 circa, nella sala gialla si celebreranno le Identità di Champagne: a coordinare i brindisi ci penseranno, fra gli altri, gli chef Marco Sacco (sabato), Davide Oldani e Corrado Assenza (domenica) e Matteo Baronetto (lunedì).
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