L’estate nell’orto: tipi di peperoni
Il peperone (Capsicum annuum) è della famiglia delle solanaceae come le melanzane e la sua origine è abbastanza oscura. Teoricamente si pensa che provenga dal Sudamerica visto che tante specie là crescono spontanee, il suo nome deriva dal latino capsa, scatola, perché i semi vi sono racchiusi come in una scatola ma sappiamo anche che queste piante erano coltivate prima che Colombo scoprisse l’America. È certo che il peperone sia giunto in Europa nel XVI secolo e si sia diffuso con eccezionale rapidità in tutto il continente: si narra che in Italia fosse assai più diffuso del pomodoro. Il suo nome, capsicum, deriva dal latino capsa, scatola, perché i semi sono racchiusi nel frutto come in una scatola. È un ortaggio versatile diffuso da nord a sud, tipicamente estivo e colorato: ne troviamo in commercio di bianchi, gialli, rossi, arancioni e verdi, che si prestano a mille ricette sfiziose, oltre alla classica peperonata, il gazpacho e la bagna cauda. Inoltre il peperone è un ottimo antiossidante, è ricchissimo di vitamina C e di betacarotene e contiene potassio, calcio, magnesio e ferro. Ecco le tipologie principali di peperoni.
Cappello del Vescovo o Peperone Lanterna: questa varietà di peperone dolce prende il nome di Cappello del Vescovo proprio per la sua forma molto particolare. La buccia è soda, croccante e sottile, e diventa rosso a completa maturazione. È una pianta super produttiva ed è ideale per farne dei sughi per condire la pasta.
Papaccella Napoletana: chiamato anche riccia, è un peperone molto carnoso e saporito dai frutti piccoli, costoluti e schiacciati. È uno dei Presìdi Slow Food, e si presta per conserve sott’olio, sott’aceto e in agrodolce. I suoi frutti sono molto dolci e sono sia gialli che rossi.
Peperone di Carmagnola Igp: il peperone è arrivato a Carmagnola agli inizi del Novecento grazie a Domenico Ferrero, orticoltore di Borgo Salasio. Oggi il peperone di Carmagnola Igp è caratterizzato dal vivace colore rosso o giallo intenso. Sono quattro le tipologie morfologiche riconosciute dal consorzio dei produttori, che hanno denominazione di peperone di Carmagnola: il Quadrato, quasi un cubo con quattro punte; il Corno di Bue, un peperone dalla forma molto allungata che è Presidio Slow Food, la Trottola a forma di cuore, e il Tumaticot, un peperone tondeggiante e schiacciato ai poli. I tradizionalisti lo usano per la bagna cauda, ma è ottimo anche ripieno di carne.
Peperone di Pontecorvo Dop: la sua forma è allungata, come fosse un cornetto, e la sua buccia molto sottile è di color rosso acceso. Le caratteristiche che lo rendono unico sono dolcezza, sapidità e digeribilità. Il Peperone di Pontecorvo è prodotto in provincia di Frosinone, nel comune di Pontecorvo e in parte dei comuni di Esperia, S. Giorgio a Liri, Pignataro Interamna, Villa S. Lucia, Piedimonte S. Germano, Aquino, Castrocielo, Roccasecca e San Giovanni Incarico. Ottimo per un’insalata di baccalà e peperoni.
- Peperone nostrano piacentino Goccia d’Oro: tipico della tradizione piacentina, la sua buccia è di colore verde chiaro. Lo caratterizzano il gusto dolce e l’alta digeribilità. Sono ottimi gratinati.
- Peperone Friggitello Torricello: è una varietà tipica della tradizione campana, e i suoi frutti sono lunghi una decina di centimetri, conici e di color verde scuro, virante al rosso a maturazione avvenuta. Trova il suo impiego ideale sia fritto che saltato in padella, come vuole la tradizione.
Peperone dolce d’Altino: questo peperone abruzzese è Presidio Slow Food e si produce nei comuni di Altino, Archi, Perano, Roccascalegna, Casoli, Sant’Eusanio del Sangro e Atessa. Altino dà il nome a piccoli peperoni rossi con la forma a corno. Sono chiamati anche peperoni a cocce capammonte ovvero a testa all’insù, perché il frutto è rivolto verso l’alto. Una volta giunti a maturazione, sono raccolti e infilzati con un ago e dello spago all’altezza del peduncolo, in modo da formare una collana chiamata crollo. Poi si lasciano essiccare all’aria per diversi giorni e, quando non c’è più traccia di umidità, si fanno tostare in forno per qualche minuto oppure si passano velocemente in olio bollente. Ottimi sbriciolati sulla pasta, sulle verdure e sulla carne di maiale.
- Peperone Sigaretta Biondo: è una varietà di peperoni dolci, con frutti lunghi 10-12 cm. È una pianta vigorosa, produttiva e considerata la la migliore varietà da fare sott’aceto. Si presta molto bene anche alla coltivazione in vaso.
Peperone di Senise IGP: di forma appuntita, a uncino o a tronco, a seconda del tipo. Di colore rosso porpora, si caratterizza per le piccole dimensioni e la polpa sottile (da 1,5 a 2,2 mm). Il peduncolo è ben saldato alla bacca, tale da non staccarsi nemmeno a essiccazione avvenuta. Il prodotto secco si deve presentare in collane o serte di lunghezza variabile da 1,5 a 2 m. Il sapore è dolce. È commercializzato fresco, secco e in polvere. La zona di produzione comprende le aree limitrofe al comune di Senise che si affacciano sulla valle del Sinni e sull’Agri in Basilicata. Con i peperoni di Senise si realizzano numerosi piatti della tradizione contadina, passati in olio bollente e salati sono chiamati cruschi.
- Peperone Trottolino: è un peperone dolce della tradizione calabrese, con frutti rossi di dimensioni medio-piccole, con polpa spessa e molto dolce. Il Trottolino è una pianta rustica, produttiva e bella esteticamente quando i frutti sono in piena maturazione. È usato per la colorazione naturale dei salumi.
Peperone di Capriglio: varietà antica, tipica del Piemonte, dove da oltre 200 anni è coltivato nel Monferrato. Presidio Slow Food, è un peperone di dimensione medio piccola, nei colori giallo e rosso, e la sua forma ricorda una trottola. Ha polpa molto spessa e ottimo sapore, è squisito sott’aceto o in agrodolce. Provateli grigliati e conditi con olio e timo.
- Peperone Nostrano Mantovano: tipica varietà della tradizione lombarda, è molto apprezzata in cucina per via del sapore delicato. I suoi frutti sono allungati e di colore verde chiaro.
Peperone Quadrato di Asti Rosso: si chiama così per via del classico frutto quadrato, dalla polpa molto spessa e di ottimo sapore. Provatelo fritto.
- Corno Pescarese Capricorn: i suoi frutti soni lunghi e la polpa è rossa e molto saporita di ottima digeribilità. È consumato fresco oppure può essere essiccato.
- Piemontese Rosso di Cuneo: varietà tipicamente piemontese di grande pregio, con frutti di colore rosso intenso, dal sapore dolce e dalla forma caratteristica. La sua polpa soda è ideale per farli imbottiti.
- Torpedo o Peperone Pomodoro: La forma piatta e costoluta insieme al colore rosso hanno battezzato questa varietà peperone pomodoro, si mangia anche crudo ed è apprezzatissimo da fare ripieno. Provatelo al forno, ripieno di riso.
- Peperone Jubilandska: piccolo peperone di color rosso e di forma allungata. Questo peperone è ottimo come contorno e perfetto nelle grigliate. La pianta cresce lenta ed è nana, quindi adatta per coltivarla in vaso.
Corno di Toro Giallo: dai frutti lunghi oltre 20 centimetri, è una pianta forte, parecchio produttiva anche in condizioni difficili. La polpa è saporita e delicata, di ottima digeribilità. È la tipologia più utilizzata come peperone da cuocere sulla griglia.
- Tricorno Piemontese: di colore giallo, si chiama così per la sua forma tronco conica, non molto appuntita e a tre lobi, si caratterizza perché è facilmente digeribile, ed è la varietà ideale per una splendida vellutata.
Peperone bianco piacentino: questa varietà, originaria dell’Europa dell’Est, se raggiunge la piena maturazione, tende al rosso-arancio. Dalla forma a corno o mezzo corno, è molto digeribile anche da crudo, ma voi fateci una bella marmellata.
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
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