Un palazzo di cioccolato? A Bologna diventa realtà da FICO
Il padiglione di Venchi all’interno di Fico Eataly World a Bologna è costruito con pannelli di praline di cioccolato: ecco com’è fatto.
A meno di un mese dalla prossima apertura di FICO Eatay World, l’opera di Carlo Ratti nella Disneyland del cibo ha già fatto venire l’acquolina in bocca a tutti gli amanti del cioccolato. Infatti, l’archistar e direttore del Senseable City Lab del MIT ha progettato l’intero padiglione di Venchi. I prodotti del brand che dal 1878 dedica i propri sforzi al cioccolato, saranno racchiusi in pannelli – udite udite – completamente commestibili.
La struttura
L’unicità del progetto di Ratti sta proprio nell’aver scelto di costruire i muri esterni del padiglione con oltre 30.000 praline di differenti varietà, distribuite su una superficie di 8 metri di lunghezza per 3,5 metri di altezza. Ogni cioccolatino può essere preso e gustato dai visitatori, che pian piano andranno a smontare il padiglione. Le praline sono posizionate in modo da rendere la struttura simile a una tavoletta di cioccolato. Per la precisione, la più grande al mondo.
Le recensioni facciali
Dopo aver scelto la propria pralina, i visitatori però non devono mangiarla subito. Infatti, all’interno del padiglione ogni persona potrà sedersi, scartare il proprio cioccolatino e degustarlo davanti ad alcuni sensori che introdurranno i fan di Venchi nel mondo dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie per il riconoscimento facciale. Questi software entreranno in funzione proprio mentre si mangeranno le praline, scandagliando ogni espressione del viso e le reazioni di ognuno ai diversi gusti. Dopo la degustazione individuale, questi volti digitalizzati saranno visibile nella camera dei Ritratti al cioccolato. Qui verranno proiettate tutte le emozioni scatenate in tutti i visitatori dalle praline Venchi.
L’idea per il padiglione
“Non mi è mai piaciuto il fatto che le mostre richiedano l’uso di grandi quantità di materiali da costruzione, che poi finiscono in discarica dopo pochi mesi – ha raccontato Carlo Ratti – In questo progetto abbiamo pensato: se fosse possibile smantellare il padiglione semplicemente mangiandolo?” Un’altra delle idee che ha ispirato Ratti è stata la fiaba di Hansel e Gretel. I due fratelli ghiotti di dolciumi si cacciano nei guai, finendo nella casa di marzapane di una vecchia strega cattiva. Senza far fare la stessa fine ai visitatori dello stand Venchi, Ratti ha rivelato che durante l’installazione dei muri commestibili alcune praline tendevano spesso a scomparire, rendendo il lavoro un po’ complicato. Anche gli operai del resto hanno diritto a una pausa gustosa, no?
- IMMAGINE
- Daniele Iodice