Guida Oro I Vini di Veronelli 2018: i 5 vini migliori d’Italia
La Guida Oro I Vini di Veronelli 2018 è disponibile in edicola dal 26 ottobre: tra le 2.084 tra cantine segnalate, scopriamo quali hanno ottenuto un premio.
È il panorama vitivinicolo tra i più interessanti quello descritto e recensito nella Guida Oro I Vini di Veronelli 2018, disponibile dal 26 ottobre in edicola. La storica pubblicazione fu fondata dal padre della critica enologica nazionale, Luigi Veronelli, tra le penne più raffinate che ha inquadrato il patrimonio gastronomico e agroalimentare del nostro Paese. Un’edizione che porta con sé tante novità, rinnovata nel team dei curatori e nei contenuti.
Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, il quadro enologico contemporaneo è stato dipinto, dopo aver esaminato e degustato 16.137 etichette, da Gigi Brozzoni, da sempre firma autorevole del volume, da Marco Magnoli, collaboratore del Seminario Veronelli, e da Alessandra Piubello, giornalista e degustatrice professionista. In totale questo vademecum, pensato per accompagnare sia il lettore appassionato sia il neofita, racconta 2.084 tra cantine, piccoli produttori e vigneron. La logica della guida è anche quella di segnalare chi ha portato avanti il proprio progetto vinicolo in modo eccellente, mettendo in commercio vini di grande bevibilità, eleganza, raffinatezza e fortemente territoriali.
In questa edizione, sono soltanto 5 i vini insigniti con il riconoscimento Miglior Assaggio, ottenendo il punteggio massimo:
- Miglior vino spumante: Franciacorta Extra Brut Rosé Riserva Cuvée Annamaria Clementi 2007 di Ca’ del Bosco (Erbusco, Brescia)
- Miglior vino bianco: Montepepe Bianco Vintage Toscana 2012 di Montepepe (Montignoso, Massa Carrara)
- Miglior vino rosato: Vigna Mazzì Salento Rosato 2015 di Rosa del Golfo (Alezio, Lecce)
- Miglior vino rosso: Barolo Riserva Falletto Vigna Le Rocche 2011 di Bruno Giacosa (Neive, Cuneo)
- Miglior vino dolce o da meditazione: Carmignano Vin Santo Riserva 2010 della Tenuta di Capezzana (Carmignano, Prato).
Dieci sono invece le etichette encomiate dai curatori con il riconoscimento dei Soli: Valle d’Aosta Petite Arvine 2016 dell’Institut Agricole Regional (Aosta), Barolo Ciabot Mentin 2012 di Clerico Domenico (Monforte d’Alba, Cuneo), Rossese di Dolceacqua Bricco Arcagna 2015 di Terre Bianche (Dolceacqua, Imperia), Vin de la Neu Vigneti delle Dolomiti Johanniter 2015 di Nicola Biasi (Predaia, Trento), Colli di Conegliano Refrontolo Stèfen 1624 2012 di De Stefani (Fossalta di Piave, Venezia), Arbis Blanc Venezia Giulia Bianco 2015 dell’azienda Borgo San Daniele (Cormons, Gorizia), La Pineta Toscana 2015 di Podere Monastero (Castellina in Chianti, Siena), Capri Bianco Scala Fenicia 2016 di Scala Fenicia (Capri, Napoli), Le Braci Salento Negroamaro 2010 prodotto da Vigneti e Cantine Garofano (Copertino, Lecce) e, infine, Carignano del Sulcis Riserva Gavino 2014 della Cantina Vitivinicola Mesa (Sant’Anna Arresi, Carbonia-Iglesias).
A queste categorie prestigiose si uniscono anche quella delle Super Tre Stelle, cioè la rosa dei vini valutati con un punteggio uguale o superiore ai 94/100, che nell’edizione in uscita sono solo 314, e quella dei Grandi Esordi, che include new entry in guida o vini che per tanto tempo non sono stati inseriti; in tutto quest’anno sono 28 etichette.
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- Scala Fenicia