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Il controllo della filiera produttiva: il pollo e la sua Origine

di Alessia Dalla Massara • Pubblicato 31 Ottobre 2017 Aggiornato 18:32

Il controllo della filiera produttiva è una questione ormai fondamentale per i consumatori: ecco l’impegno di Coop nell’allevamento e commercio del pollame.

Tra le numerosissime realtà italiane del settore alimentare e non solo, Coop è stata la prima ad affrontare da vicino il problema riguardante la garanzia e la tutela dei consumatori. E l’ha fatto dando delle risposte concrete attraverso la nascita – a partire dagli anni 2000 – un sistema di certificazione sull'origine e la tracciabilità totale di un sistema di certificazione sull’origine e la tracciabilità totale di alcuni alimenti particolarmente utilizzati e ad alto rischio di contaminazione, come l’olio, le conserve di pomodoro, e il latte e il pollo. Grazie alle Filiere controllate Coop è possibile ricostruire la storia di ogni prodotto, con l’identificazione di tutte le aziende coinvolte: in ogni momento è possibile risalire agli operatori che hanno preso parte alle singole fasi di trasformazione. Questi prodotti fanno oggi parte della linea Origine Coop, garantiti dall’origine alla tua tavola.

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Nel 2013, in ragione dell’importanza sempre maggiore assunta dall’informazione consapevole e dalla conoscenza ragionata delle etichette di ogni alimento, Coop ha deciso di lanciare il sito www.cooporigini.it in cui ciascun consumatore può controllare per ogni prodotto a marchio Coop la provenienza degli ingredienti principali. La linea Origine si propone di fare proprio questo: attraverso etichette chiare e precise, ci si rivolge al consumatore per comunicare ogni elemento fondamentale per l’acquisto. È riportata la storia del prodotto e i valori sono espressi in modo semplice e diretto.

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Il controllo della filiera produttiva del pollo ha richiesto un’attenzione particolare soprattutto alla luce dell’utilizzo sempre più massiccio di antibiotici nell’allevamento di questi animali. Negli ultimi decenni l’uso indiscriminato degli antibiotici ha raggiunto livelli così preoccupanti, da aver condotto i maggiori enti internazionali a salvaguardia della salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) a lanciare un allarme contro l’abuso dell’utilizzo di questi medicinali. Coop ha offerto risposte tangibili e concrete: da diversi mesi in ogni punto vendita sono disponibili ben 5 avicoli allevati a terra quali la faraona, il cappone, il grangallo, il galletto livornese e il pollo allevato all’aperto, provvisti dello speciale bollino Allevato senza uso di antibiotici.

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Ma non finisce qui, perché l’impegno Coop si è concentrato anche verso iniziative tese a garantire il benessere degli allevamenti attraverso una gestione degli animali sana ed etica: in prima battuta l’uso degli antibiotici ridotto e limitato ai casi di necessità. Ed ancora, l’impiego di piccoli ma significativi interventi per migliorare il benessere dei polli a marchio Coop, come per esempio la presenza di luce naturale e l’inserimento di posatoi e balle di paglia.