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A Madrid nel Triangolo d’oro dell’arte e della buona cucina

di Alessandra Gesuelli • Pubblicato 21 Febbraio 2018 Aggiornato 5 Settembre 2019 17:13

Se cercate gli indirizzi giusti per mangiare a Madrid nei dintorni del museo del Prado, vi veniamo in aiuto: ecco la nostra selezione.

Dalle finestre si vede il Museo del Prado. Dall’altra parte della scenografica fontana di Nettuno – icona dell’Atletico Madrid che vi festeggia ogni vittoria – si può notare l’edificio del Museo Thyssen-Bornemisza. vicino al prado c'è una zona gastronomica tutta da scoprire Infine, a 10 minuti a piedi si raggiunge il Museo della Reina Sofia dove è custodita, tra i tanti tesori, la splendida tela Guernica di Picasso. Chi soggiorna a Madrid nel NH Collection Paseo del Prado si trova nel triangolo d’oro della grande arte antica e moderna della città e di tutta la Spagna. Ma si trova anche in una zona tutta da scoprire dal punto di vista gastronomico. Ecco alcuni indirizzi selezionati per voi, a 15 minuti di distanza dal bell’edificio bianco di inizio secolo scorso, parte del gruppo NH Hotels, i cui tappeti delle camere, fatti a mano, sono stati dichiarati patrimonio nazionale da preservare.

  1. la-tasqueria-2La Tasqueria (calle Duque de Sesto, 48). Una cucina elegante, fatta però con i tagli poveri: le interiora di maiale, vitello e agnello. Il quinto quarto proposto dallo chef Javi Estévez  nella sua Tasqueria di Madrid, è una golosa tentazione anche per chi di frattaglie non è appassionato. Il locale è uno spazio accogliente, a poche fermate di metro da Banco de Espana, che alterna legno, metallo e mattoncini rossi e ha un’indaffarata cucina a vista.  Il nome nasce dall’unione tra  le parole tasca (trattoria) e casqueria, cioè frattaglie.  E la promessa dell’insegna è mantenuta nei piatti. Il menu propone quindi tre sezioni principali, dedicate a manzo, maiale e agnello. Ma non trascurate le scelte di tarros (vasetti), che contengono porzioni di paté o creme dagli abbinamenti che incuriosiscono, come quello di pernice, mela e sherry. Un’alternativa ai tagli di carne proposti. Per i più temerari tra di voi carnivori, chiedete se è disponibile la cabeza de cochinillo: la testa del maialino arriva servita fritta, tutta intera, e ben posizionata in trionfo su un piatto-vassoio in legno scuro.
  2. alimentacion-quirogaAlimentacion Quiroga (calle de las Huertas, 19). Non sorprende che Cervantes, Lope de Vega, Calderón de la Barca e Góngora abbiano scelto nei secoli passati il Barrio de Las Letras per vivere. L’area, appena dietro a Paseo del Prado, dopo anni di incuria, è oggi un bel mix di atmosfera bohemienne, antiche case recuperate, vicoli autentici e molto local, boutique di abiti vintage e ricercati. Qui si può ancora visitare la casa museo dello scrittore spagnolo Lope de Vega. A pochi passi il bar di tapas Alimentacion Quiroga è il classico ritrovo del quartiere. Gli esterni sono rimasti agli anni ’50, quando ha aperto l’insegna, e così l’atmosfera all’interno, tra i tavolini e gli sgabellini dove si raduna ogni sera un piccola folla. Guardate la lavagna sul muro per le tapas del dia, fatte in modo semplice come da tradizione ma tutte con materie prime di eccellenza. Prendete un piatto di jamon iberico, da abbinare con un bicchiere di cava.
  3. the-patissierThe Patissier (calle Columela, 9). Un bel laboratorio dedicato alla pasticceria e alla cioccolateria è The Patissier, a 10 minuti a piedi da Paseo del Prado. Il progetto creativo è diretto da Ricardo Velez. Con lui la giovane emergente Ester Roelas, il cui stile è da tempo sotto i riflettori (era tra i finalisti del primo concorso di Pastelero Revelación nell’edizione appena conclusa di Madrid Fusion). L’ambiente è luminoso, dai colori pastello, fatto di legno e colori naturali, intorno ai tavoli e agli spazi per le lezioni e i workshop di pasticceria. Tenete d’occhio il calendario per fare una esperienza originale durante la vostra visita a Madrid. Prossimo appuntamento il 2 marzo per una lezione con Ester sulle tartellette. Obbligatoria la prenotazione.
  4. estado-puro-madrid-focal-journey-by-gustavo-espinola1Estado Puro (plaza Cánovas del Castillo, 4). Al piano terra dell’NH Collection Paseo del Prado con due belle vetrine affacciate sulla piazza, il gastro-bar Estado Puro by Paco Roncero, è una scelta facile per chi dopo una giornata di visite non vuole fare molta strada. Lo chef, che ha anche il ristorante due stelle Michelin la Terraza del Casino, vicino Puerta del Sol al piano superiore dello storico edificio del 1910 del Casinò di Madrid, collabora da tempo con il gruppo NH di cui cura le proposte F&b in altre proprietà. Gli interni divertenti di Estado Puro giocano con le classiche e iconiche peinetas del flamenco, gli scenografici pettinini che raccolgono i capelli delle ballerine, stampati sulle pareti e nel menu. In carta una raccolta variegata che accontenta sia il madrileno sia il turista di passaggio, tra proposte tapas con un twist d’autore, piatti unici di carne e verdure, fritti e panini gourmet. Provate la selezione di croquetas ai funghi, alla coda di bue e di jamon iberico.
  5. salmon-guruSalmon Guru (calle Echegaray, 21), nel Barrio de Las Letras è il regno di Diego Cabrera. Argentino di nascita ed europeo di adozione, da tempo Diego, referente di Diageo in Spagna, sta guidando una promettente generazione di bartender spagnoli e la new wave della miscelazione iberica. Non stupisce quindi che questo bel bar nel cuore di Madrid, la sua ultima creatura, aperto da un paio di anni, sia così amato in città e un indirizzo da mettere in agenda per gli appassionati. Gli ingredienti del successo vanno oltre la bravura di Diego: l’ambiente è cool, eclettico e intimo al punto giusto. Nell’altra saletta un secondo bancone con pochi posti è dedicato ai bartender ospiti. Nella sera in cui abbiamo fatto visita, ha preparato i cocktail Vasilis Kyritsis, protagonista della scena ateniese (città da tenere d’occhio per i bar). La carta propone classici e le Creacion d’autore. Come lo speziato Chipotle Chillon,  a base di mezcal, assenzio, succo di limone e sciroppo di peperoncino. Oppure il divertente Steam Drunk, servito in una teiera cinese con tequila bianca, pisco, Pimm’s, succo d’arancia e amaro di rabarbaro.
  6. b_nh_collection-paseo-del-prado_263Se dopo una giornata di visite siete stanchi  e non volete muovervi dall’hotel, allora la proposta dell’NH Collection Paseo del Prado Tea & Suite (plaza Cánovas del Castillo, 4) fa per voi. La proprietà, 113 camere in parte dal design liberty, patrimonio nazionale, ha trasformato lo spazio della lounge al pianoterra in una sala da tè intima dove dalle 16 alle 23, è proposta una bella selezione di 16 tè Jing, tra cui l’ottimo e affumicato Tea Royal Puerh 1990. Insieme è servita la classica alzatina di snack dolci e salati della tradizione inglese. Si possono degustare anche i cioccolatini d’autore firmati dal mâitre chocolatier Ruben Da Silva. Per la sera i cocktail al bar si ispirano al mondo del tè.
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