Da venerdì 6 a domenica 8 aprile torna a Roma La Città della Pizza: ecco chi saranno i pizzaioli per la pizza all’italiana e quella degustazione.
Seconda edizione, da venerdì 6 a domenica 8 aprile al Guido Reni District a Roma, per La Città della Pizza, l’evento organizzato da Vinòforum dedicato all’eccellenza degli impasti del nostro piatto nazionale più conosciuto al mondo. ecco chi saranno i pizzaioli che prepareranno la pizza all'italiana e quella degustazione Incontri e workshop dedicati a materie prime, tecniche, produzioni, in una tre giorni dal programma articolato e un evento a ingresso gratuito che consentirà di conoscere (e assaggiare) da vicino alcuni dei più grandi pizzaioli. Come già per il 2017, anche quest’anno l’organizzazione ha deciso di dividere i professionisti in gruppi di lavoro, salvo rare eccezioni. Sarà quindi possibile trovare realtà di pizza all’italiana, pizza degustazione, pizza al taglio, pizza napoletana e pizza fritta. Nella prima categoria ricadono più generi e influenze che uniscono e dividono il nostro Paese a seconda della latitudine. Ecco, quindi, chi saranno i maestri pizzaioli dello Stivale che interverranno per raccontarci cosa voglia dire, per loro, fare la pizza.
-
Lello Ravagnan, Pizzeria Grigoris di Mestre (VE) - pizza all'italiana. Ruggero Ravagnan, detto Lello, ha aperto Grigoris nel '95 a Mestre, ma ci aveva già provato a Patmos, in Grecia. In terra veneziana, si ostina a dire la sua su lievitazione e ingredienti in maniera mai banale.
-
Paolo de Simone, Pizzeria da Zero di Milano - pizza all'italiana. Miglior pizzaiolo d'Italia 2017, De Simone con Giuseppe Boccia e Carmine Mainenti ha dato vita nel 2014 a Milano al progetto Da Zero – Pizza e Territorio, valorizzando la sua terra d'origine, il Cilento. Si occupa degli impasti, dal mix delle farine al lievito ai tempi di lievitazione, per una pizza soffice e particolarmente digeribile.
-
Andrea Morini, Pizzeria da Cecio di Porcari (LU) - pizza all'italiana. Sceglie con cura le farine, la lievitazione supera sempre le 24 ore, sceglie soprattuto le materie prime – tra cui farine particolari come quella di Enkir - nonché prodotti di stagione. La pizza di Andrea Morini – già Oscar nel 2016 - è tutta da raccontare, per la sua voglia di essere sempre particolare e diversa.
-
Pier Daniele Seu, Pizzeria Seu Illuminati di Roma - pizza all'italiana. Ex Gazometro 38, dopo l'esperienza al Mercato Centrale di Roma vicino a Bonci, ha appena aperto un locale di proprietà, Pizza Illuminati, nella zona di Porta Portese. Pizzaiolo emergente nel 2016, Seu ha trovato il suo stile, con una pizza dal cornicione importante
-
Massimo Giovannini, Pizzeria Apogeo di Pietrasanta (LU) - pizza all'italiana. Toscano, con un grande amore per la pizza che viene dal passato, con l'impasto del pane che sua madre lasciava a lievitare. Nel '94 ha aperto il Pachino a Viareggio, poi nel 2008 è tornato a Pietrasanta e ha aperto l'Apogeo. Nella sua pizza, Giovannini cura tutto, dall'inizio alla fine, selezionando le materie prime e proponendo impasti e lavorazioni diverse per ogni suo prodotto.
-
Giancarlo Casa, La Gatta Mangiona di Roma - pizza all'italiana. Uno degli innovatori nel campo della moderna pizza tonda grazie all’utilizzo di lunghe maturazioni e soprattutto grazie alla ricerca e cura delle materie prime utilizzate. La pizza della Gatta Mangiona continua a essere uno degli esempi più riusciti di contaminazione fra scuole diverse, anche nella sua sterzata recente verso i migliori stili partenopei.
-
Pierluigi Fais, Pizzeria Framento di Cagliari - pizza all'italiana. Nato chef, ha imparato a fare il pizzaiolo grazie a passione e ricerca. Nel 2017 ha aperto nel capoluogo sardo la sua pizzeria, basata su materie prime di qualità e lunghe lievitazioni: nell'impasto solo lievito madre – frammentu, in sardo, da qui il nome del locale – e una lievitazione di circa 24 ore.
-
Petra Antolini, Pizzeria Settimo Cielo di Settimo di Pescantina (VR) - pizza degustazione. La pizza di Petra Antolini è frutto di studio intenso su farine e lievitazioni. Usa pasta madre viva e ha grande attenzione per le materie prime utilizzate.
-
Davide Fiorentini, Pizzeria 'O Fiore Mio di Faenza (RA) - pizza degustazione. Nato pasticciere, ma senza limiti alla sua curiosità, Davide Fiorentini ha scientificamente imparato a fare la pizza dal 2011. Artigianalità, passione, qualità della materie prime sono le sue prime scelte. Ha anche un suo lievito madre.
-
Matteo Aloe e Massimo Giuliana, Berberè di Roma - pizza degustazione. Matteo è la mente, Massimo è il tecnico degli impasti. Nel locale romano portano la terza via della pizza, con farine semintegrali biologiche macinate a pietra, lievito madre vivo rinfrescato ogni giorno, per una pizza non sottile e ricca di alveoli, leggera dentro e croccante fuori.
-
Edoardo Papa, Pizzeria in Fucina di Roma - pizza degustazione. "Per noi la pizza è come un piatto: un’idea antica che nasce ai tempi degli antichi greci e romani, e che abbiamo scelto di interpretare a nostro modo". Parola di Edoardo Papa. Autodidatta e studioso da più di 25 anni, la sua pizza è di altissima digeribilità, con farine farine esclusivamente italiane, biologiche, semintegrali, macinate a pietra da mugnai artigiani.
-
Simone Lombardi, Dry di Milano - pizza degustazione. Pizza-chef che studia, Simone Lombardi, fa parte della generazione dedita all'impasto, per una pizza contemporanea – che va pari passo con la cucina, con prodotti stagionali - nel suo locale che è anche cocktail bar.
-
Marzia Buzzanca, Percorsi di Gusto de L'Aquila - pizza degustazione. La pizza gourmet è stata la sua rinascita. Negli impasti, nei tempi di preparazione, mette dentro lievitazione naturale e grano, i suoi elementi di forza
-
Stefano Vola, Pizzeria Vola Bontà Per Tutti di Santo Stefano Belbo (CN) - pizza degustazione. Cresciuto sotto l'ala di Gabriele Bonci, ha quindi inserito la pizza nella bottega di famiglia. Sforna pizze in teglia di giorno e tonde di sera, con grande attenzione per le farine. È sempre alla ricerca di materie prima d'eccellenza.