Alte Terre: ecco come si rinasce dopo il terremoto
Alte terre, la natura su misura è un progetto che coinvolge i comuni colpiti dal sisma del 2016: venite a scoprire il pic nic diffuso.
Una terra ferita ma non malata. Anzi sana e bella come solo il dolore sa creare. Quando viene cancellata l’opera dell’uomo a testimoniare è ancora la natura. Parliamo delle lande dell’Alta Valle del Velino e delle Terre di Amatrice che oggi, a 2 anni dal sisma, vogliono tornare ancora una volta ad affascinare i viaggiatori, ad accogliere, a raccontare. Come? Con il progetto Alte Terre. Lo scopo è portate gli ospiti a contatto con l’ambiente, accompagnandoli ad ammirare le bellezze naturalistiche e ospitandoli per far incontrare i produttori (mai fiaccati) della zona. La conoscenza dei luoghi passa per l’esperienza, tanto testimoniano la vista e il tatto quanto la gola, lo sosteniamo da sempre. Allora perché non andare a conoscere questi luoghi assaggiando e degustando?
Qui nel centro esatto di Italia, la culla della gricia e ovviamente della amatriciana è di nuovo pronta ad accogliere. È per questo che nasce Alte Terre – La natura su misura. Progetto giovanissimo che aspetta solo di essere sposato. Alle spalle il consorzio Salariaè, rete di 21 aziende del territorio che per il territorio si prodigano. Agriturismi e ristoranti, birrai, produttori di formaggi, carni, salumi e frutta. Divisi per comodità in quattro aree quella di Amatrice e Accumuli, di Cittareale, di Posta, di Antrodoco, Cittaducale, Castel Sant’Angelo.
E venendo al progetto. Immaginate una area pic nic di 600 km quadrati, che comprenda vette e valli, laghi, fiumi e cascate. un territorio da scoprire a passo d’uomo con tutta la calma e lo stupore di cui un bel viaggio necessita. E per combattere i morsi della fame o appagare desideri golosi, un cestino contenente ottimi prodotti del il territorio, disponibile in ogni azienda che aderisce al progetto. Un panierino di cartone che può essere facilmente portato con sé durante le passeggiate o acquistato per riassaporare, una volta a casa, un po’ del buono che qui viene prodotto. Ad un prezzo medio tra i 5 e i 15 euro.
Ma chi poi, ne siamo certi, dovesse farsi incuriosire ancor più, molte le strutture ricettive e i punti di interesse, per chi trascorrere qui un week end corto o lungo. Un buon numero di eventi popolari che coinvolgeranno i comuni della zona. Da un lato lasciatevi ammutolire dalla natura incontaminata del Gran Sasso e dei Monti della Laga dalle quali sgorgano le cascate della Laga. Appena più lontano sorge il Lago Scandarello creato sbarrando il corso del torrente omonimo affluente del fiume Tronto. E ancora il Lago di Paterno vicino alla villa di Vespasiano o il fiume Velino dal quale si origina la meravigliosa e potente Cascata delle Marmore.
Dall’altro cedete alle gioie della gola. Provate gli Gnocchi ricci conditi con il ragù di castrato, le crespelle che ad Antrodoco prendono il nome di stracci, non dimenticate le Sagne alla molinara a Cittaducale. Provate il fungo porcino a Posta e la Ricotta di pecora stagionata ovunque vi imbattiate in una forma. Comprate qualche sacchetto di fagioli di Amatrice e non dimenticate la patata Turchesa varietà dimenticata e che vive di nuova vita, intingete le dita o il pane nel miele della Laga e se in stagione fate incetta di fragole e ciliege (anche nella versione confettura). Armatevi di voglia di innamorarvi e non vi resta che partire.