Un romantico a Milano: 10 ristoranti dove fare colpo
29 Agosto 2018
Milano non è esattamente la prima città a cui si pensa quando si parla di romanticismo. Eppure, anche nella metropoli lombarda gli amori nascono e si festeggiano: e se non ci sono un tramonto sul mare o un borgo antico a fare da sfondo, si può sempre rimediare con una romantica cena a due, possibilmente in un’ambientazione suggestiva. Per fortuna in città, anche se i panorami forse scarseggiano, i ristoranti abbondano: molti sono perfetti per una ricorrenza romantica.
La Voliera, in via Crema 17, ha fatto proprio del romanticismo uno dei suoi tratti distintivi: luci soffuse, specchi e arredi vintage caratterizzano l’interno del locale, che è anche dotato di giardino. Il menu è breve, con pochi piatti provenienti dalla tradizione italiana rivisti in chiave contemporanea, comprese diverse proposte vegetariane.
La cucina lombarda è invece protagonista all’Antica Osteria di Ronchettino (via Lelio Bassi 9), ospitata in una cascina risalente al 1600. L’ambiente tradizionale, con caminetto, travi e mattoni a vista, è ingentilito dai colori chiari e dalle tante luci calde. Il menu è scritto su vecchi quaderni delle scuole elementari, e comprende classici come i risotti, i mondeghili, le cotolette.
Per chi desidera un’atmosfera ancora più romantica, quasi fiabesca, la scelta giusta è però il Rubacuori di Château Monfort. Varcata la soglia di corso Concordia 1, le diverse sale ricordano l’ambientazione di Alice nel Paese delle meraviglie: ci sono le poltroncine colorate a forma di cuore, i candelabri, i tanti specchi, i trofei di caccia in ceramica bianca. La carta varia di settimana in settimana, spaziando dal club sandwich alla pasta di Gragnano.
Decisamente più classico il romanticismo della Locanda Chiaravalle, in via San Bernardo 36. Il punto forte infatti è il giardino, che si affaccia sull’abbazia del Tredicesimo secolo: valutate bene l’ora del vostro arrivo, per approfittare della luce del tramonto. In inverno ci si può spostare nelle sale interne, dove l’arredo si muove fra il minimalismo scandinavo e il rustico italiano, e dove i tanti piatti di carne o il risotto si possono gustare davanti al caminetto accesso.
Se amate le ambientazioni bucoliche, da prendere in considerazione è invece il ristorante Al Garghet (via Selvanesco 36). Senza uscire dal comune di Milano, potrete cenare circondati dal gracidare delle rane, da cui deriva appunto il nome del locale – garghet indica proprio il gracidio, in lombardo. Il ristorante si trova infatti in mezzo alle risaie del parco agricolo a sud di Milano, e le sale quanto la carta rispettano la tradizione: tanto legno, tessuti e una veranda da una parte, il menu scritto a mano e in dialetto lombardo dall’altra.
Capra e Cavoli (via Pastrengo 18) non ha invece uno spazio all’aperto: ma l’intero ristorante, al piano rialzato di un edificio vicino alla ferrovia, è arredato come fosse un giardino. I piatti della casa, tutti vegetariani o a base di pesce, dalla presentazione molto curata, vengono infatti serviti su tavoli da esterno, l’uno diverso dall’altro, come le sedie: e all’interno della sala si trovano persino lanterne e ombrelloni.
Per chi preferisce la carne, il ristorante adatto a una cena romantica può essere invece El Porteño (in viale Elvezia 4 e in viale Gian Galeazzo 25). La cucina è argentina, con un ricco assortimento dalla parrilla, qualche empanadas e persino una manciata di proposte adatte ai vegetariani; il tutto servito al ritmo del tango, sfondo musicale di ogni serata, in un ambiente dalle luci soffuse e dalle tonalità scarlatte.
Da Savana, in via Canonica 45, la sala è invece calda di tonalità africane, grazie alle pareti color sabbia con decorazioni dipinte a mano e ai quadri che ricordano il continente che ha dato origine all’uomo. Le specialità della casa provengono dall’Eritrea: dopo l’accoglienza calorosa, sfiorarsi la mano prendendo i sambusa o lo zighinì può essere davvero romantico.
Ma se l’occasione è veramente importante, se il vostro compagno o compagna ama l’alta cucina e al romanticismo volete aggiungere qualche piatto creativo, allora il ristorante Seta (via Andegari 9) potrebbe essere la scelta giusta. Assicuratevi di prenotare un tavolo in cortile: rilassatevi quindi sui divanetti o sulle poltroncine, riparate dalle siepi e dagli alberelli in vaso, e lasciate che davanti a voi arrivino i piatti curati dallo chef Antonio Guida, dalle ostriche con friggitelli e salsa allo Champagne fino all’ormai famoso riso in cagnone con polvere di lampone.
Infine, se non cercate un ristorante ma solo un posto che sia intimo, accogliente, in centro ma lontanissimo dal caos e ricco di dolcezza, suonate al citofono di via Caminadella 23. Nel cortile interno del palazzo di ringhiera, nascosta agli sguardi dei passanti, si trova infatti Caminadella Dolci: una pasticceria con laboratorio a vista, poltrone in vimini e arredi in vecchio stile. Potete fermarvi per il tè, per una fetta di cheesecake o un cannelé, per la torta pane e cioccolato, sicuri di non essere disturbati dal mondo esterno almeno per qualche mezz’ora.
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
Agrodolce racconta i luoghi e le persone del buon mangiare e del buon bere. Controlla la nostra Email ogni giorno e dicci se ci riusciamo.
Se vuoi aggiornamenti su Lombardia, Milano inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
La tua iscrizione è andata a buon fine. Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.