Sostanze pericolose in alimenti e mangimi: l’Italia al primo posto
Secondo quanto comunicato del ministero della Salute, l’Italia sarebbe il Paese europeo in cui avvengono più segnalazioni per sostanze pericolose nei cibi.
L’Italia è al primo posto in Europa per le segnalazioni di sostanze pericolose all’interno di alimenti e mangimi. Lo dice la relazione annuale, pubblicata sul portale del ministero della Salute, che spiega come in Europa, nell’ultimo anno, le segnalazioni di anomalie per presenza di batteri, funghi, metalli pesanti, farmaci, siano aumentate del 28% e che il nostro Paese è al primo posto sul podio nel lanciare i dovuti allarmi. in italia le segnalazioni per sostanze pericolose sono aumentate dal 2017 Questa operazione è facilitata dal sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi in ambito europeo (RASFF), che consente di notificare, in tempo reale, i rischi per la salute pubblica connessi ad alimenti e mangimi e di intervenire il prima possibile per eliminare i prodotti dal mercato. Nel 2017, grazie al RASFF sono state trasmesse in totale 3.759 notifiche (2.925 nel 2016), oltre il quaranta per cento delle quali ha significato respingimenti al confine per i prodotti pericolosi. Il nostro Paese ha contribuito con le sue 548 notifiche, pari al 14,6 per cento del totale, “a conferma – si legge sulla relazione – della particolare attenzione alle attività di controllo nel settore della sicurezza alimentare”.
Molte delle notifiche, per quel che riguarda i contaminanti biologici, sono riferiti alla salmonella: rispetto ai due anni precedenti, nel 2017 le segnalazioni sono state oltre duecento in più, per un totale di 781. Numerose anche le segnalazioni per istamina, seguite da listeria monocytogenes e norovirus, responsabile di infezioni gastrointestinali. I contaminanti chimici notificati più frequentemente sono stati invece le micotossine, generalmente sostanze chimiche tossiche prodotte da funghi (583) e i residui di fitofarmaci (445), questi ultimi in aumento rispetto all’anno precedente e collegati alla problematica relativa all’utilizzo dell’insetticida fipronil negli allevamenti delle galline da uova. A scalare, infine, metalli pesanti, additivi e coloranti.
La relazione ha designato anche i Paesi che hanno ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi. Sul podio, al primo posto, c’è il Brasile, seguito dalla il Paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi è il Brasile, seguito dalla Turchia e dalla Cina. L’Italia si attesta al sesto posto.