Non solo d’estate: a Fiumicino apre Host
Host a Fiumicino è un ristorante di nuova apertura che propone tutto l’anno una cucina di mare creativa che talvolta sconfina nel vegetariano e vegano.
Per i romani Fiumicino non è soltanto sede dell’aeroporto, ma anche la meta preferita di chi cerca buoni ristoranti di pesce, a prezzi più accessibili rispetto a quelli della capitale. cucina di mare creativa con spunti vegetariani e vegani Sulla scia dei più noti indirizzi gourmet della zona, si inserisce Host (via Sandro Pertini, 29), una nuova realtà emergente che propone una cucina di mare creativa, che sconfina con disinvoltura in ambito vegetariano e vegano. Una trentina i coperti, laboratorio e cantina a vista, arredamento moderno dalle linee essenziali, a cui si aggiunge un bel tavolo in cedro al centro della sala. “Abbiamo deciso di aprire a Fiumicino dove da sempre c’è una buona offerta ristorativa. Tuttavia, non siamo in una posizione tale per cui possiamo attirare gente che non ha trovato posto altrove. Chi arriva qui è perché ha scelto Host”.
Lo chef Alessandro Capponi dimostra di avere le idee chiare e aggiunge: “La mia è una cucina istintiva, ma faccio i conti con la disponibilità degli ingredienti. Mi lascio ispirare da ciò che mi propongono i miei fornitori di fiducia, specialmente per quanto riguarda il pescato, rigorosamente locale. Mi approccio con grande curiosità nei confronti di specie poco note, per poi proporle agli ospiti che si fidano di noi”. Legame col territorio, ottima materia prima e apertura mentale rappresentano dunque delle linee guida fondamentali, espresse in modo particolare in questi tre piatti.
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La Carbonara. Si guarda alla tradizione con occhi diversi, nel caso della carbonara, che in realtà diventa un antipasto: uovo cotto a bassa temperatura, spuma di pecorino e ricci di mare, con la pasta soffiata che si limita a guarnire un piatto, in definitiva molto gustoso.
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La mia visione del sushi. Richiami esotici sono presenti nella più delicata, ma altrettanto riuscita, reinterpretazione del sushi: crema di riso aromatizzata con aceto di riso e wasabi, lattuga di mare locale usata al posto dell’alga nori e ovviamente crudo di pesce. Ne scaturisce una convincente armonia di sapori.
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La Linguina. Semplicità e sentori decisi caratterizzano le linguine aglio, olio e peperoncino condite con la spirulina, un’alga altamente proteica che rievoca il passato da chef veg di Capponi. La dolcezza dei gamberi crudi smorza i toni e crea un buon contrasto con la pasta e il suo condimento.
In carta altre proposte meritevoli di un assaggio. Il menu degustazione (55 euro se ci si affida all’estro dello chef, 65 se si vuol scegliere liberamente) è composto da 6 portate, a cui volendo si possono abbinare i vini suggeriti dalla responsabile di sala Francesca Mangia.