La shortlist dei The World Restaurant Awards è stata annunciata: ecco tutti i nominati per la premiazione del 18 febbraio 2019 a Parigi.
Vi avevamo già annunciato la longlist dei The World Restaurant Awards, nel 2019 alla loro primissima edizione. Il premio ideato da IMC, in collaborazione con i critici gastronomici Joe Warwick (diretto creativo) e Andrea Petrini, presidente della giuria, vede anche Agrodolce come protagonista, con la presenza tra i giudici della nostra Lorenza Fumelli. La giuria, bilanciata tra uomini e donne, ha messo insieme la lista e le categorie di ristoranti e chef che saranno premiati il 18 febbraio a Parigi. Oggi 17 gennaio è stata annunciata la shortlist, ulteriore selezione fatta alla lista resa nota circa un mese fa.
Gli italiani in gara
Tra i nomi che sono rimasti dalle due selezioni ci sono diversi italiani. Nella categoria No Reservation Required, per i locali dove è possibile sedersi senza prenotazione, troviamo uno dei ristoranti che più ha fatto parlare di sé a Roma (e non solo): Retrobottega. Per House Specials, categoria che tiene conto dei ristoranti con un piatto speciale in menu, c’è la Cacio e Pepe cotta in vescica di maiale del Lido 84 di Riccardo Camanini. Tra gli eventi dell’anno, che nella longlist erano ben 16, figura Al Meni, una delle più vitali manifestazioni gastronomiche italiane, ideata da Massimo Bottura. Ed è proprio lo chef di Modena che figura nella categoria Ethical Thinking con il suo progetto Food for Soul, con i refettori sparsi in giro per il mondo per limitare lo spreco, inducendo a un uso consapevole del cibo. Per Arrival of the Year, ossia la categoria che premia i ristoranti aperti tra il 1 settembre 2017 e il 30 settembre 2018, troviamo DaGorini di Gianluca Gorini: primo ristorante di proprietà per il giovane chef, già alla ribalta con un premio prestigioso. Chiude le fila degli italiani, per la categoria Red Wine Serving Restaurant, il romanissimo Roscioli, ben conosciuto nella Capitale e in patria per la sua cantina.
Big plates: Original Thinking
Enigma – Barcelona, Spain
Ikoyi – Londra, UK
Mugaritz – San Sebastian, Spagna
Noma – Copenhagen, Danimarca
Le Clarence – Parigi, Francia
Big plates: Off-Map Destinations
Mil – Maras, Perù
Bootshaus – Klosterpl, Austria
Wolfgat – Paternoster, Sudafrica
Tokuyamazushi – Shiga, Giappone
Riley’s Fish Shack – Tynemouth, UK
Big plates: No Reservations Required
Clamato – Parigi, Francia
Kiln – Londra, UK
Mocoto – Sao Paolo, Brasile
Delifucious – Tokyo, Giappone
Retrobottega – Roma, Italia
Big plates: House Special
Gazela / ‘Hot dog’ – Portogallo
Yat Lok / Roast Goose – Hong Kong
Obana / Unagi – Giappone
Trishna / Soft Shell Crab – India
Lido 84 / ‘Cacio e Pepe’ cotta nella vescica di maiale – Italia
Big plates: Forward Drinking
Cub – Londra, UK
Mugaritz – San Sebastian, Spagna
Dersou – Parigi, Francia
Amass – Copenhagen, Danimarca
Godenya – Hong Kong, Hong Kong
Big plates: Event of the Year
Refugee Food Festival, Francia (e resto del mondo)
Parabere Forum, Norvegia
Al Meni, Italia
Game at Lyle’s, UK
The Presidential Train, Portogallo
Big plates: Ethical Thinking
Blue Hill at Stone Barns – New York, USA
Food For Soul – Italia e resto del mondo
Noma – Copenhagen, Denmark
Saint Peter – Sydney, Australia
Silo – Brighton, UK
Big plates: Enduring Classic
Peter Luger’s – New York, USA
Paul Bocuse – Lione, Francia
La Mère Brazier – Lione, Francia
Hyotei – Kyoto, Giappone
Elkano – Bilbao, Spagna
Big plates: Collaboration of the Year
Vespertine X This Will Destroy You, USA
Mirazur X Huilerie Saint Michel, Francia
Cafe Paradiso X Gort na Nairn Farm, Irlanda
Single Thread Farm X Bloodroot Blades, USA
Frantzen X Jacob Marsing-Rossini, Svezia
Big plates: Atmosphere
Punk Royale – Copenhagen, Danimarca
Vespertine – Los Angeles, USA
Chambre Séparée – Gent, Belgio
Astoria Seafood – New York, USA
Machneyuda – Gerusalemme, Israele
Big plates: Arrival of the Year
DaGorini – Bologna, Italia
Inua – Tokyo, Giappone
Virtus – Paris, Francia
Angler – San Francisco, USA
Kjolle – Lima, Perù
Small plates: Tweezer-Free Kitchen of the Year
Bo.Lan, Thailandia
Racines, Francia
Black Axe Mangal, UK
Small plates: Trolley of the Year
Ballymaloe House, Irlanda
Otto’s, UK
The Grill, UK
Small plates: Tattoo-Free Chef of the Year
Clare Smyth
Alain Ducasse
David Thompson
Small plates: Instagram Account of the Year
@little_meg_siu_meg
@mattymatheson
@alain_passard
Small plates: Long-Form Journalism
Lisa Abend – The Food Circus, Fool Magazine
Helen Rosner – What Jonathan Gold meant for food writing, The New Yorker
Jonathan Gold – Anthony Bourdain Opened the Working Class Kitchen to the World, LA Times
Small plates: Red-Wine Serving Restaurant
Noble Rot, UK
Roscioli, Italia
Le Baratin, Francia