Home Mangiare Ristoranti Reggio Emilia in 12 ore: i locali imperdibili

Reggio Emilia in 12 ore: i locali imperdibili

di Stefania Pianigiani • Pubblicato 21 Marzo 2019 Aggiornato 29 Marzo 2019 10:22

La cucina reggiana è ricca di prelibatezze e Reggio Emilia propone molti luoghi dove mangiare e bere bene: ecco i nostri indirizzi preferiti.

Reggio Emilia è  detta la città del Tricolore poiché  nel 1797 fu la prima ad adottare il vessillo, divenuto poi bandiera nazionale. Situata nella pianura padana, alterna simboli antichi come la seicentesca Basilica della Ghiara o il famoso Teatro Municipale all’arte contemporanea presente nel ponte e nella Stazione dell’Alta Velocità Mediopadana, realizzati dall’architetto Santiago Calatrava. la cucina reggiana propone prelibatezze come l'erbazzone, il risotto alla zucca e succulenti arrosti Il centro storico, da visitare a piedi, vi porterà alla scoperta della Sala del Tricolore e del museo. In piazza Prampolini, chiamata dai reggiani Piazza Grande, si affacciano la Cattedrale, il Battistero e il Palazzo Municipale per proseguire fino a piazza Fontanesi, il salotto cittadino circondato da alberi. Ritagliatevi del tempo per visitare il Palazzo dei Musei e la  Galleria Parmeggiani. Reggio Emilia è anche città di prelibatezze enogastronomiche: la cucina reggiana propone i cappelletti in brodo, la bomba di riso servita con il ragù di piccione, il risotto con il Lambrusco e il risotto alla zucca, i tortelli ripieni di erbette o di zucca, il Parmigiano Reggiano e l’Aceto Balsamico Tradizionale. Senza dimenticarci i carrelli dei bolliti e i succulenti arrosti. Dai suoi forni escono erbazzone, lo gnocco al forno, le chizze. Dalle pasticcerie invece prendete la spongata, zuppa inglese e torta di riso. Se vi piace il Lambrusco, seguite la Strada dei Vini e Sapori dei Colli di Scandiano e Canossa e la Strada dei Vini e Sapori delle Corti Reggiane. Per mangiare invece seguite i nostri consigli.

  1. Colazione. Alla Pasticceria Incerti (via A. Tamburini, 3) la colazione comincia con veneziane e maddalene, oppure con golose monoporzioni come la Pesche, zafferano e arancia. Se volete farvi del male sul versante salato, non perdetevi il croissant con prosciutto crudo e mascarpone. Alla Pasticceria Nuovo Swing (via A. De Gasperi, 32) trovate un ottimo caffè, golosi bignè e i cestini allo zabaione.
  2. Pranzo. Se volete assaporare i veri piatti della tradizione reggiana, andate da Canossa (via Roma, 37, in foto): cappelletti in brodo, sorbir, un monumentale carrello dei bolliti accompagnato dal  famoso al pin, una specie di polpettone con uovo, pangrattato, prezzemolo e Parmigiano Reggiano. A Mangiare (viale Monte Grappa, 3/a) è il ristorante che fa parte dell’Associazione del Cappelletto Emiliano e che propone la Spuma di parmigiano reggiano con mostarda di pere, i cappelletti in brodo di carne e il Coniglio arrotolato con pancetta, taccole alle mandorle e liquirizia.
  3. Aperitivo. Se siete amanti del vino, il vostro indirizzo è Il Brentino (viale Olimpia, 5/a) una delle più famose enoteche di Reggio Emilia gestita da Giuseppe Battistuzzi e Mauro Borsini, che da un decennio propongono vini e salumi di qualità. In piazzetta 24 Maggio c’è Bottega 39, che abbina tapas – come i rotoli di maiale con salvia, pancetta, uvetta e mele – a squisiti cocktail: da provare il Bitter degli Angeli con bitter, infuso al caffè, Frangelico oppure lo Zen Spritz con Sweetbitter, prosecco, ginger beer, cetriolo in infusione. Se amate la birra, andate da Oldo, il birrificio agro-artigianale poco distante dal centro città.
  4. Cena. Al Caffè Arti e Mestieri (via Emilia a San Pietro, 16) Gianni D’Amato reinterpreta la tradizione in chiave moderna con il Cubo di bolliti, le Tagliatelle di ragù di tre carni oppure si addentra nel mare con i curiosi Spaghetti ai ricci di mare e gelato di peperone giallo. Se cercate creatività, Marta in Cucina (vicolo Folletto 1/c) è curato dalla talentuosa chef Marta Scalabrini, che ama stupire i suoi clienti con i Cappelletti ripieni di baccalà in guazzetto di melone e capperi oppure con il pan, salam, fichi e LambruscSe volete una pizza fatta come si deve, in piazza XXV Aprile trovate Piccola Piedigrotta, la creatura del pizzaiolo Giovanni Mandara, che vanta Tre Spicchi nella Guida delle Pizzerie del Gambero Rosso. Sempre alla ricerca di impasti digeribili e di farine eccellenti, tra i suoi cavalli di battaglia propone la Volpe e l’uva, una pizza con mozzarella di Vacche rosse, uva caramellata di Pisticci, spalla cruda e quadretti di capra affumicati al luppolo.
  5. Dopocena. Teneri vizi, liquidi piaceri è lo slogan di Rookie (piazza Fontanesi 1/f) piccolo e accogliente locale che in estate ha il bonus di mettere i tavoli all’aperto. Da provare Les jeux sont faits, un cocktail miscelato con Clairin Communal, liquore all’arancia amara, bitter aromatico, una punta di bergamotto e un tocco di amaro alpino.
Clicca qui per visualizzare la mappa