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Ambiente: come si smaltiscono correttamente gli oli?

di Marta Manzo • Pubblicato 5 Maggio 2019 Aggiornato 10 Luglio 2019 14:31

L’olio esausto, specialmente se usato per friggere, non va assolutamente buttato nel lavandino: vi spieghiamo come smaltire correttamente gli oli.

Quante volte apriamo una scatoletta di tonno e mettiamo distrattamente a scolare l’olio nel lavello o sciacquiamo con l’acqua calda la padella in cui è rimasto il grasso di cottura e lo mandiamo via nello scarico? gli oli sono riciclabili quindi vanno smaltiti correttamente Per non parlare poi di come buttiamo l’olio della frittura. Sembrano gesti innocui, ma non c’è niente di più sbagliato. Gettare oli e grassi esausti in maniera errata danneggia irrecuperabilmente l’ambiente, visto che l’olio da cucina non è né biodegradabile, né organico. È però – e questa è una buona notizia – recuperabile e riciclabile, visto che da questo si possono ricavare biodiesel, grassi industriali, lubrificanti vegetali ed energia elettrica e termica. Per un corretto smaltimento degli oli e dei grassi di frittura, di quelli per la conservazione delle verdure o del pesce, della sugna, dello strutto, bisogna seguire le regole.

Danni

Questi prodotti non possono essere gettati nel lavandino perché ciò comporterebbe una serie di conseguenze a lunga gittata, come un intasamento delle reti fognarie, con conseguenti costi di manutenzione, un costo elevato per la depurazione delle acque, a discapito dei cittadini, l’inquinamento delle falde e delle acque superficiali, con danni a tutto l’ecosistema. Peggio ancora andrebbe con l’olio usato per la frittura: se versato caldo potrebbe danneggiare le tubature dell’appartamento e del condominio, mentre a freddo, disperso nell’acqua, formerebbe una pellicola che impedirebbe ai raggi solari di penetrare e renderebbe l’acqua non potabile.

Smaltimento corretto

Come fare, allora? L’olio esausto va raccolto in un apposito contenitore, di solito ceduto dal comune di appartenenza (ma va bene anche un qualsiasi flacone) e va conferito in uno degli appositi punti raccolta delle isole ecologiche comunali. va conferito negli appositi punti raccolta delle isole ecologiche comunali In alcuni paesini è frequente trovare, accanto agli altri cassonetti o ai distributori di benzina, alcuni bidoni blu in cui versare gli oli portati da casa. Come rifiuto pericoloso non smaltibile, è vietato lasciare l’olio accanto ai cassonetti della spazzatura. Purtroppo la raccolta differenziata non è uguale in tutto il Paese: se non dovesse esistere questo punto raccolta bisogna tenere a mente che per le attività professionali è comunque sempre attivo il ritiro di questo tipo di rifiuti da parte del Conoe, il Consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali e animali esausti. I ristoranti, gli alberghi, le pizzerie e le rosticcerie (comprese le fiere e le sagre) che generano oli da smaltire devono raccoglierli in appositi contenitori, quindi contattare un trasportatore autorizzato che si occuperà del ritiro. Se quindi dovete buttare quel litro d’olio esausto con cui avete fritto le patate e non sapete come fare vi basterà chiedere ai gestori del vostro ristorante di fiducia se potete conferirlo insieme a loro.