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Lecce in 12 ore: i locali imperdibili

di Stefania Pianigiani 18 Giugno 2019 09:17

Lecce, indimenticabile perla del barocco, è anche una città dove si mangia e si beve bene: ecco una piccola guida ai locali imperdibili.

Lecce “gentile e beddha ògghiu cu cantu, quiddhu ca me sta sentu intr’a lu core“, canta Tito Schipa in una nota canzone, mentre Teodoro De Cesare declama: “Le strade strette guidano l’anima insicura verso improvvise apparizioni: chiese e palazzi con pietre chiare e sfuggenti e il vento porge i suoi sbuffi silenti tra loro“. la perla del barocco stupisce il visitatore a ogni angolo La città  salentina è una perla del barocco: meravigliatevi davanti l’Anfiteatro romano in piazza Sant’Oronzo, scovate il Teatro romano, ammirate il castello di Carlo V, visitate il Duomo, la Basilica di Santa Croce e l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate. Andate alla ricerca dei palazzi storici e delle chiese barocche disseminate per tutta la città, come quella dedicata a San Matteo; seguite i profumi dei fiori e scoprirete angoli incantati. Se vi trovate in Salento nel mese di agosto,  ricordatevi che Lecce commemora i suoi santi patroni, Oronzo, Giusto e Fortunato con una grande festa che si protrae dal 24 al 26 agosto con messe, processioni, attrazioni e lo spettacolo pirotecnico che chiude la festa.

Oltre all’arte, la città pullula di locali, quindi sorge spontanea la domanda: cosa mangiare a Lecce? Dai classici ciceri e tria, la tradizionale pasta e ceci, alle orecchiette con sugo alla ricotta forte di pecora, senza dimenticarsi della carne di cavallo, i famosi pezzetti preparati in molte varianti, sia arrosto che al sugo. Un’altra pietanza tipica di Lecce è il rustico leccese, una pasta sfoglia ripiena di besciamella, salsa di pomodoro e mozzarella. Altro simbolo della tradizione è la pitta di patate, da accompagnare a un buon bicchiere di Negroamaro. Tra i dolci spopolano pasticciotti e purceddhruzzi, ottimi e golosi in tutte le stagioni. Pronti per seguirci tra trattorie, pasticcerie e ristoranti?

  1. Colazione. Alvino (piazza Sant’Oronzo, 30) è una delle istituzioni gastronomiche cittadine: per colazione potete spaziare dai pasticciotti ai fruttoni (i pasticciotti ripieni di marmellata e mandorle e ricoperti con cioccolato fondente) fino alle cupete di mandorla da accompagnare al caffè leccese e agli ottimi rustici. Il Cin Cin Bar (piazza Sant’Oronzo, 4) offre pasticciotti, mustaccioli, fruttoni, copeta, fichetti e rustici, da poter mangiare anche ai tavolini all’aperto. Siete ossessionati dal caffè? Segnatevi Avio in via Trinchese: il caffè leccese composto da uno strato di ghiaccio, latte di mandorla ed espresso è buono, così come gli espressi dalle miscele selezionate. Il Caffè Cittadino (via F. Rubichi, 35) è una piccola pasticceria artigianale che, sotto eleganti campane di vetro,  custodisce golosi pasticciotti, ciambelloni, crostate e biscotti.
  2. Pranzo. Il Vico del Gusto (vicolo dei Fieschi, 14/c, in foto) è un ristorante che fa prevalentemente pesce: carrello con il pescato del giorno da far scegliere ai commensali, crudo di gamberi e tonno e insalata di piovra e carciofi sono tra i piatti da raccomandare. La Vecchia Osteria (via Francesco Lo Re, 9) propone cozze gratinate al forno, linguine ai frutti di mare, ciceri e tria e altre bontà. La Trattoria Le Zie (via Costadura, 19) promuove un cucina casareccia e tradizionale: qui si gustano ciceri e tria, sagne n’cannulate e involtini di cavallo al sugo. L’Angolino Matteotti (via G. Matteotti, 31) è il paradiso degli amanti della puccia: Special Max con lampascioni, rape, acciughe e mozzarella e la puccia con le polpette e cicoria sono dei veri e propri must.
  3. Merenda. Il rustico tra i più buoni della città lo fa il Bar Prato (via G. Matteotti, 5), locale molto vintage e verace. Per il gelato la Pasticcereia Gelateria Natale (via San Trichese, 7) è l’indirizzo giusto: crema allo zabaione, nocciola, pasticciotto e gianduia sono tra i gusti più rinomati del locale. Per il calzone fritto (il panzerotto) andate da La Sirena in via Filzi al 19.
  4. Aperitivo. L’aperitivo più famoso e sostanzioso di Lecce lo fa da più di quarant’anni il Bamboo Bar (via M. Schipa, 2): ci sono state le mamme e i papà e ora ci vanno i figli. Praticamente è un’icona generazionale molto cara ai leccesi. Il 300Mila Lounge (via 140° Reggimento Fanteria, 11, in foto) è stato premiato come miglior Bar d’Italia nella Guida del Gambero Rosso: ideale per l’aperitivo, offre anche piatti espressi e cocktail di livello.
  5. Cena. Il pesce preparato a regola d’arte lo trovate da Alex (via V.Fazzi, 15, in foto). La giovane chef Alessandra Civilla è la mano e la mente che sa accostare con delicatezza e fantasia il pescato dell’Adriatico a ingredienti mediterranei ed esotici. Il Gran piatto di crudo è una vera gioia per gli occhi e per il palato; il Tagliolino fresco al limone con tartare scampi e gamberi di Gallipoli e stracciatella, profumato e delicatissimo, è uno dei piatti icona del ristorante e vi resterà in mente per tutta la vita. Altro indirizzo imprescindibile è Bros’ (via degli Acaya, 2). Il ristorante di Floriano Pellegrino è stato premiato con una stella dalla guida Michelin lo scorso novembre e si tiene stretto Isabella Potì, sous chef e pasticciera, una delle chef Under 30 che secondo Forbes reinventerà il futuro. Da provare Rana pescatrice e nocciola, quaglia, melanzana e fagioli fermentati, Linguine al pistacchio e liquamen e Soufflè al limone, fiori di arancia e miele.
  6. Dopocena. Il Road 66 (via dei Perroni, 8) è l’indirizzo giusto per gli appassionati di birra insieme a Officine Birrai (via G.D’annunzio, 52), dove trovare cuochi, birrai e musicisti. Altro posto rinomato per gli amanti della birra è Il Locale (via G. Giusti, 2/b) birreria con cucina.

DORMIRE

La Bella Lecce (via A.Galateo, 43) è il B&B di Roberto e Stefany, coppia italo-inglese. Dopo aver girato il mondo hanno ristrutturato alcune stanze in un palazzo storico, dove l’accoglienza salentina è di casa. Per colazione non mancano mai i pasticciotti caldi, appena sfornati.

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