A Milano la birra si produce (anche) in carcere: Malnatt
Malnatt è la birra del progetto che permette a detenuti ed ex detenuti delle carceri di Milano di reinserirsi nel mondo del lavoro.
Lo stereotipo vuole che per i milanesi il lavoro sia la cosa più importante di tutte. E forse, in alcuni casi, è davvero così: negli ultimi giorni il Comune di Milano, insieme ai penitenziari di Bollate, Opera e San Vittore e a un gruppo di imprenditori del territorio ha presentato un progetto che mira alla riabilitazione di detenuti ed ex detenuti proprio attraverso il lavoro – in particolare, attraverso la produzione e distribuzione della birra Malnatt.
Il progetto si dimostra meneghino già dal nome: Malnatt è un termine dialettale che indica gli sbandati di ogni genere, ma che viene usato anche dai nonni per rimproverare affettuosamente i nipotini. E poi ci sono le istituzioni quanto mai vicine ai cittadini: a pochi giorni dal lancio dell’iniziativa, il sindaco Beppe Sala ha pubblicato su Instagram una propria foto con una bottiglia di Malnatt Opera, la Red Ale co-protagonista del progetto.
Malnatt prevede infatti la produzione di ben tre birre: la Malnatt San Vittore, una Blond Belgian Ale da bere nei momenti spensierati; la Malnatt Bollate, una Weiss di frumento dall’aroma erbaceo e note di miele; e la Malnatt Opera, la Red Ale dal gusto di malto e caramello apprezzata dal sindaco milanese. Tutte le Malnatt sono birre agricole, prodotte nel Parco del Ticino presso l’azienda agricola La Morosina con materie prime coltivate in loco, non pastorizzate, non filtrate e rifermentate in bottiglia o fusto. La distribuzione è invece affidata alla società Pesce e ad Anesa Birra.
Duplice – o meglio triplice – è l’obiettivo del progetto: da una parte, dieci detenuti o ex detenuti saranno impiegati nelle attività di produzione e distribuzione; dall’altra, i ricavi potranno essere destinati a ulteriori attività di recupero dei detenuti e di formazione per la polizia penitenziaria. E poi c’è l’obiettivo più ovvio di ogni progetto brassicolo: la creazione di birre di buona qualità, che è già possibile assaggiare in alcuni fra i più noti locali di Milano e dintorni come ad esempio il nostro amato Trippa, ma anche al Woodstock di via Lodovico Il Moro, al Frida nel quartiere Isola e tanti altri.