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8 cose che non sapevi fossero commestibili

di Stefania Leo • Pubblicato 22 Agosto 2019 Aggiornato 24 Ottobre 2022 15:55

Esistono tanti prodotti di uso comune che potrebbero essere anche aggiunti nel piatto: eccone qualche esempio.

Siamo circondati da ogni tipo di alimento. Alla faccia del km zero, possiamo procurarci qualsiasi cibo, anche il più esotico. Abbiamo scoperto che possiamo mangiare gli insetti, che non fanno poi così schifo. Possiamo anche farci il pane. Ma avreste mai pensato che ci si può cibare anche di gesso? Ecco 8 insospettabili cose commestibili, di cui però NON consigliamo il consumo massiccio.

  1. Argilla. Forse siete abituati ad utilizzarla come ingrediente per le maschere naturali, ma l’argilla si può anche mangiare o bere. Chi lo fa per abitudine pratica la geofagia. Ciò che è meno noto è che ingerire questa sostanza aiuta a prevenire molti disturbi, grazie al complesso di sali minerali contenuto in questa sostanza. Mangiare l’argilla aiuta a combattere meteorismo, stipsi e diarrea. Inoltre agisce su sistema nervoso e ansia. L’argilla può essere consumata in pillole o bastoncini. Può essere anche miscelata ad acqua, ma in quel caso va bevuta solo l’acqua sporcata dalla polvere, lasciando sul fondo l’argilla sedimentata.
  2. Gesso. Spesso in rete si leggono storie strane, come quella di una presunta mamma che avrebbe mangiato gessetti per nove mesi. Ma, ehi, indovinate un po’? Il gesso è commestibile. A tutti gli effetti si tratta di una roccia di origine vegetale: a crearli, sono i resti di alghe che secernono calce. Il gesso naturale è fatto al 98% di carbonato di calcio e possiamo sentire la voglia di mangiarlo se il corpo sta soffrendo una carenza di calcio. In commercio esiste il gesso alimentare che può essere somministrato a chi soffre di anemia, a chi è incinta (appunto), per chi soffre di patologie della tiroide o del fegato, o per chi ha carenza di vitamine D, E, C. Gli esperti consigliano di non superare la quantità di tre piccoli pezzi o un cucchiaio di polvere.
  3. Guscio d’uovo. Per chi ha carenze di calcio c’è un altro insospettabile alimento da tenere in dispensa: i gusci d’uovo. Basta bollirli e passarli in forno a 200 gradi, fino a farli diventare croccanti. Poi vanno ridotti in polvere e usati come condimento. Mezzo cucchiaino contiene fino a 400 mg di calcio assimilabile.
  4. Didò. Tutti, da bambini, abbiamo pensato di farci una scorpacciata di Didò, magari dopo aver modellato una mela o un finto gelato. Chi l’ha fatto, può confermarlo: il sapore non è dei migliori. Tuttavia i gusti non si discutono: ciò che è importante sapere è che il Didò è commestibile (in piccolissime quantità). La pasta modellante è composta da farina arricchita con glutine e sale. Possono essere aromatizzati, ad esempio, con delle essenze di mela. Quindi, coloranti a parte, queste paste sono innocue, a meno che il bambino non soffra di celiachia. In quel caso è meglio evitare l’ingresso del Didò in casa.
  5. Cuoio. Ora non è il caso di dimostrare la veridicità di questa teoria, dando un morso ai vostri stivali di pelle. Ma, tecnicamente, mangiare il cuoio è possibile. Basta bollirlo per molte, moltissime ore, fino a renderlo morbido. Tuttavia il cuoio trattato con dei coloranti può darvi qualche problema di digestione.
  6. Carta. All’interno del picacismo, quel disturbo che causa la voglia di ingerire sostanze non nutritive, c’è anche la fame di carta. Al di là delle cause che portano a questa diffusissima abitudine, è bene dire che la carta è commestibile perché interamente composta di una sostanza vegetale nota come cellulosa. Il nostro stomaco però non la digerisce. Una volta raggiunto l’intestino agisce come una fibra, spingendo le feci verso l’esterno, ma causando allo stesso tempo forti dolori addominali. Fino a che la carta non viene espulsa, il sintomo persiste. Ingerita in piccole quantità, la carta viene espulsa facilmente. Da evitare quella colorata: il rischio è di ingerire pericolosi metalli pesanti.
  7. Seme di avocado. Siamo abituati a gustarci la polpa di avocado in insalata o su un toast, buttando (o piantando) il nocciolo. Ciò che è meno noto è che quel seme può essere consumato con grandi benefici per il nostro corpo. In primo luogo è ricco di antiossidanti e amminoacidi, oltre a fibre, vitamina E e principi attivi con doti antitumorali. Inoltre, il nocciolo di avocado è utilissimo nella lotta a colesterolo cattivo e trigliceridi. Come consumarlo? Lo si può grattugiare sulle pietanze, dopo averlo essiccato per qualche tempo. Lo si può mettere in infusione per preparare una tisana o, grattugiato, lo si può aggiungere a frullati e yogurt.
  8. Cactus. Chi mai mangerebbe una foglia piena di spine? Eppure, contro ogni credenza, il cactus è commestibile. Le foglie sono ricche di acqua e questo permette di consumarle crude o cotte, abbinate a dessert, drink, insalate o in zuppe. Il sapore? È simile a quello di un cetriolo.