Heineken inaugura il robot bar zero contatto
Heineken ha dato vita al primo bar robotico zero contatto a Sydney: l’esperimento si allinea con le nuove tendenze dovute al distanziamento sociale.
Il lockdown è finito ormai da un bel po’, siamo tutti tornati a una vita quasi normale ma il rischio di contagio da Coronavirus c’è ancora, quindi abbiamo il dovere di rispettare alcune norme e misure per proteggere noi stessi e gli altri. Il distanziamento sociale, ormai lo sappiamo bene, è in cima alla classifica insieme all’obbligo di indossare la mascherina. E proprio finalizzata ad agevolare il rispetto della giusta distanza è la novità messa in campo da Heineken: il bar robotico.
Per ora solo birra analcolica
Gli assembramenti sono pericolosi, bisogna stare sempre attenti, è necessario prendere alcune precauzioni: tutto sacrosanto. i due bracci meccanici al servizio dei clienti si chiamano heidi e ken Ma è anche giusto avere la possibilità di concedersi, senza patemi d’animo, i piccoli piaceri della vita. Sorseggiare una birra ghiacciata, per esempio. È partendo da tali considerazioni che, in collaborazione con alcuni studenti dell’Università di Sydney, Heineken ha sviluppato il suo robot bar. “I ragazzi – ha spiegato Stefan Williams, docente presso la Facoltà di Ingegneria Aerospaziale, Meccanica e Meccatronica – hanno programmato e costruito un robot che è in grado di percepire quando i clienti si avvicinano al bar e subito consegna loro una bottiglia di birra”. L’ambiente è molto piccolo e può entrare soltanto una persona alla volta; i due bracci meccanici si chiamano Heidi e Ken, le scorte sono praticamente infinite ma è importante sottolineare che si tratta dell’Heineken 0.0, ovvero di birra analcolica.
Un esperimento riuscito
Il bar robotico Heineken è stato operativo per quattro giorni a Darlinghurst, uno dei quartieri più trendy e vivaci di Sydney. Le birre sono state distribuite gratuitamente. L’azienda olandese, com’è comprensibile, ha voluto testare le reazioni della gente, vedere come sarebbe stato accolto il bar a contatto zero. Certo, qualcuno avrebbe preferito che la birra non fosse priva di alcol, ma per certi versi la scelta è comprensibile: permette di evitare eccessi. Con ogni probabilità, quindi, presto il bar robotico diventerà una presenza fissa in diverse zone di Sydney e non solo. Anzi, vien da pensare che non passerà molto tempo prima che Heidi e Ken varchino i confini dell’Australia per proporsi in altre parti del mondo.